19 dicembre 2009

QUANDO LA SCORTA PARTECIPA AD UN REALITY.

Dicembre (90)
Introduzione alla lettura
19/12/09
Devo fare una premessa. Con questo post torno ad essere una persona normale con le sue idee. Per questo dismetto gli abiti da marziano imparziale con cui avevo voluto e dovuto vestirmi nell'articolo precedente. D'altronde se il marziano è imparziale per natura stante la sua proverbiale non conoscenza dei problemi, io ritengo, o ho la presunzione di ritenere, di conoscere qualche problema e di avere appunto dei problemi a non tenere conto di quanto so.

15 dicembre 2009

QUANDO UN PAESE NON VUOLE CAPIRE

Dicembre (89)
Introduzione alla lettura
15/12/09

.
Scrivere d'impatto su argomenti scabrosi può essere pericoloso. Per scrivere seriamente di un argomento c'è bisogno di averlo pensato e ripensato altrimenti si corre il rischio di fare la fine di quei tanti signori che in televisione ci ammorbano con il loro parlare fluente e l'altrettanto devastante vuoto pneumatico in testa.

11 dicembre 2009

NUN SARA' COME ER '29

Dicembre (88)
Introduzione alla lettura
11/12/09

NUN SARA' COME ER '29

Ce stanno a riccontà che stavorta
nun sarà come quell'artra.
Stavorta, dicheno, ce stamo noi a comannà
e voi der popolo potete stà tranquilli che faremo de tutto pe' potevve sarvà.
Stavorta avemio capito la lezione e nun staremo co' le mani in mano,
com'ha fatto ner '29 quer tontarello de Hoover er republicano.


E in effetti, a pensacce bene so' intervenuti come er settimo cavalleria a tutta callara
e cò le trombe in mano pe fa sentì forte la caciara.
Pe' aiuta li troppo privati indebitati
stampeno a più nun posso carta moneta come se fusse carta da parati.


Ner '29 co' meno buffi venne giù er diluvio universale,
stavorta invece ce se metteno puro li stati a indebitasse in modo generale.
Da quanno in qua, da che monno è monno, li buffi de li troppi indebitati
vengheno sarvati d'artri buffi pè nun vedelli finì affogati?
E stampa che t'aristampa già ce lo so come po' annà a finì 'sta storia,
portata avanti da gente piena de incapace ma proterva boria.


Intanto ne l'aria nun più terza se sentono arriva dù goccioloni
co' e società de reting pronte a degradà i buffi de li stati sovrani.
E oggi po' tocca a Abu Dabi, domani a l'Ateniesi
e poi a tutti l'artri che resteno sospesi.
Ma se p'a crisi de sfiducia la carta moneta ritorna a esse solo 'na brutta carta da parati
allora chi dovremmo ringrazià pe' 'sti drammi programmati?


Come poi vedè puro tu, caro lettore che giochi a nisconnarella,
'sta crisi nun sarà come er '29, ma po' esse più forte e tostarella,
Nell'artra Herbert er “finto” tontarello sarvò armeno 'a moneta che c'javevi in saccoccia,
stavorta 'sta banna de' furbi, forse, nun te lascerà nimmanco du baiocchi pe' fa bisboccia.



paolosenzabandiere

Ps. In poche righe di un'oscena poesia in dialetto sull'economia (e appunto per questa oscena, vero?) la sintesi di un pensiero diverso, di un sentir un'altra campana, dalla visione totalitaria che le umane scimmie hanno avuto al 99,99 per mille della crisi del 1929 e della crisi attuale. Herbert er tontarello ha affondato l'economia o ha salvato il salvabile, moneta compresa, come potrebbe pensare Schumpeter? E coloro che hanno contribuito all'insorgere di questa crisi, alimentandola senza comprenderne la gravità, saranno coloro che salveranno l'economia o che l'affosseranno definitivamente?
paolosenzabandiere

10 dicembre 2009

LA D'ADDARIO, I TRANS E UNA STRAORDINARIA COINCIDENZA.

Dicembre (87)
Introduzione alla lettura
10/12/09



Uscito fuori lo scandalo delle escort, ancora più scandaloso se si pensa che poi queste signore venivano anche candidate, il nostro pensa bene di alzare il tiro, di buttarla, come si dice a Roma, in caciara.

Ma per fare ciò ha bisogno di gente con pochi scrupoli ed il vecchio direttore del “Giornale”, Giordano in una lettera di dimissioni dimostra invece di averne in abbondanza. Dice che nelle battaglie politiche non si è mai tirato indietro, ma di non voler entrare come gli è stato richiesto nelle alcove delle persone. Al suo posto subentra Feltri e scoppia subito il finto scandalo Boffo (dico finto perchè è di questi giorni la retromarcia su quelle accuse del direttore del Giornale).
Ma fin qui stiamo nei limiti di una (in)decorosa indecenza. Se i lettori del giornale in questione si sentono sollevati con un finto, a posteriori, scandalo su Boffo che serva ad attutire, ovattare i problemi di Silvio con le escort, il problema è fondamentalmente del lettore di quel foglio, non di altri.
Diverso è invece il comportamento, e diverse le responsabilità, di persone che svolgono il loro lavoro di giornalisti, tramite una cosa pubblica come l'etere e per di più, in maniera più diretta, nella televisione pubblica. C'è il direttore del tg1 Minzolini che finchè può nega lo scandalo delle escort, teorizzando di non voler fare gossip, come se appunto un politico che fa parte di uno schieramento che vuole vietare al suo popolo di frequentare prostitute e che viene poi scoperto a frequentarle non sia appunto un caso politico. La cosa è politicamente più devastante visto che la stessa signora che il nostro ha frequentato nel lettone di Putin viene poi candidata in una lista del suo stesso schieramento.
Che dire dell'altro campione dell'informazione che risponde al nome di Vespa. È talmente delicato nel caso della D'Addario da non invitarla mai ad una delle puntate della sua creatura. Sapete la trasmissione non può trattare argomenti così scabrosi e poi i bambini sono in piedi fino a tardi. E così, neanche a farlo apposta il desiderio di Lù di creare un polverone per tratteggiare con contorni meno definiti il suo caso si sposa con quel..........giornalismo che delle cose che non fanno piacere al capo non parla, o ne parla malvolentieri.
Poi quanto i venti della vergogna coinvolgono gli altri allora si può dire, ovviamente solo degli altri, di tutto e di più. In quel caso i bambini sono già a letto, fatto scontato, e allora vai con il trans in tutte le salse.
Caro lettore fantasma consentimi due considerazioni tra di loro legate. In un paese normale i giornalisti possono avere una loro visione personale della vita e della politica ma non dovrebbero mai silenziare una notizia per compiacere qualcuno. In questo caso non si tratta di giornalismo, ma di un vero atto antidemocratico, di un attentato alla verità, tale e quale alle veline praticate dal Min.cul.pop del ventennio. Ovviamente chi nasconde volutamente una notizia per compiacere il potente di turno commetterebbe, sempre in quel paese normale, un reato vero e proprio, con tanto di sanzione per il giornalista e con il suo immediato allontanamento. Qui su Anormalia, il pianeta dei furbi imbecilli, questi personaggi invece vengono premiati.
Due paroline su quei ridicoli rappresentanti dell'opposizione frequentatori di certi salotti. Siete cosi contenti e scodinzolanti quando venite invitati che non vi accorgete che per voi ci sono solo degli strapuntini, le lavagne e i gessetti sono solo per Lù.

paolosenzabandiere

9 dicembre 2009

NO B. DAY O NO B. FOR EVER? CON LA GIOIA NEGLI OCCHI, L'AMARO IN BOCCA E LA SPERANZA NEL CUORE.

Dicembre (86)
Introduzione alla lettura
09/12/09




La manifestazione del 5 dicembre è stato un evento eccezionale se si pensa che ad organizzarla sono stati in gran parte dei giovani che fino a due mesi prima neanche si conoscevano.

4 dicembre 2009

IL POKER E I SUOI PERONAGGI. IL RILANCIONE.

Dicembre (85)
Introduzione alla lettura
04/12/09

Alcuni di questi personaggi nel gioco del poker sono destinati a perdere in maniera quasi sistematica, altri ad avere un bilancio sostanzialmente attivo e questo al di là del fenomeno fortuna, che comunque ha il suo peso in questo, come in altri giochi.

1 dicembre 2009

LA MAFIA, LU' E GLI ITALIOTI. A CIASCUNO IL SUO.

Dicembre (83)
Introduzione alla lettura
01/12/09
È su tutti i giornali la possibilità che dopo Spatuzza si possano pentire anche uno o entrambi i fratelli Graviano.

IL CASO LETTA E L'ANTIGIUSTIZIA DI CLASSE. DA BECCARIA A BARBAB LU'.

Dicembre (84)
Introduzione alla lettura
01/12/09

In Italia il cerchio sulla giustizia si chiude. A quando la reintroduzione della tortura per i poveracci? Lo so caro lettore fantasma che pensi ai vari casi Cucchi, ma io non sto parlando di episodi, ma di un ritorno metodico alla giustizia del re Sole, dove solo i poveracci pagano il conto, anche quando innocenti.

27 novembre 2009

IN QUESTO BLOG GLI ARTICOLI POSSONO ESSERE CORRETTI, INTEGRATI

Novembre (82)
Introduzione alla lettura
27/11/09

IN QUESTO BLOG GLI ARTICOLI POSSONO ESSERE CORRETTI, INTEGRATI

Mi scuso per errori fatti per la fretta e per errori di ortografia. Per entrambi chiedo scusa al lettore fantasma, quanto alle integrazioni nel post n° 80, per esempio, ho aggiunto qualcosa. A proposito, in quel post parlavo di un condominio senza regole,o meglio con una solo regola fondamentale, da parte dell'amministratore: “ho la maggioranza e faccio come mi pare”. Sostenevo che uno così porterebbe entro poco un clima da guerra civile nel “condominio” e neanche a farlo apposta il giorno dopo Lù, il padrun de quasi tut, parla di giudici e di guerra civile, smentendo poi, come sua decennale tradizione di averne parlato. Tanti auguri, ne avremo bisogno. 
paolosenzabandiere

25 novembre 2009

TANTI CASI CUCCHI, LA DEMOCRAZIA E LE FORZE DELL'ORDINE.

Novembre (81)
Introduzione alla lettura
25/11/09

Quante persone fanno il poliziotto per vocazione, quante intendono la professione di poliziotto come una vera e propria missione?

24 novembre 2009

LA “DEMOCRACIA” SECONDO LU', IL PADRUN DE QUASI TUT

Novembre (80)
Introduzione alla lettura
 24/11/09

Adesso qualcuno si stupisce, si rammarica, vede lo Chevalier sotto una luce diversa, lo vede soprattutto interessato a risolvere i suoi problemi personali, strano, non me ne ero mai accorto. È da sempre che è così e paradossalmente il nostro non ne ha colpa.

23 novembre 2009

L'AVVOCATO SCHIFANI

Novembre (78)
Introduzione alla lettura
20/11/09


E infatti passano alcuni giorni, stavolta sono stato veloce e l'idea arriva, però a questo punto devo fare un riassunto di quale sia l'argomento del contendere. Sul Fatto di venerdì scorso appaiono due intere pagine su una storia di mala giustizia italiana, avvenuta a Palermo.

20 novembre 2009

L'AGENDA DI PAOLO BORSELLINO. ROSSA DI RABBIA E DI VERGOGNA

Novembre (78)
Introduzione alla lettura
20/11/09


Uno usa l'intelligenza di cui la natura lo ha fornito come meglio crede. Io sicuramente non ho una intelligenza reattiva, non ho la lingua sempre pronta, al contrario, ne possiedo una molto, ma molto impacciata e lenta.

16 novembre 2009

PREGHIERINA SUL DIGITALE TERRESTRE

Novembre (77)
Introduzione alla lettura
16/11/11

L'Italia quando ci si mette sa battere la concorrenza, anzi sa stravincere. Siamo i primi per consumo di cocaina in Europa e saremo anche i primi a far partire il digitale terrestre. Avrai sentito anche te tutte l'italiche televisioni starnazzare sulla copiosa pioggia di nuovi canali televisivi offerti dalla nuova tecnologia. Come si dice a Roma? “ce la stanno a mischià”.


PREGHIERINA SUL DIGITALE TERRESTRE

Credo che il digitale terrestre sia il primo passo con cui un bene pubblico, e finora dato del tutto o quasi gratuitamente, venga di fatto privatizzato a tutto vantaggio del potente di turno che abbia in mano la concessione televisiva. La concessione pubblica che finora garantiva, pur in presenza di ridicoli canoni di affitto, di poter vedere televisione commerciale senza pagare un euro scomparirà di fatto.Tra qualche tempo se vorrai vedere un film, una partita, qualcosa di decente e non solo il solito spettacolo visto decine di volte dovrai pagare fior di soldini al “televisorista” di turno.
Ovviamente nessuno avrà fatto un favore a nessuno. Questa è una legge europea voluta da tutti e da tutti appoggiata. Sicuramente appoggiata da Lù il padrun de quasi tut, che ne godrà dei vantaggi ma gli altri, gli oppositori non dormivano certo e tutti insieme, appassionatamente, a votar “siffatta legge pel prence”. Credo sia necessaria una puntualizzazione. Per “prence” gli eurodeputati non hanno inteso i potenti di turno, ma il popolo..............loro signore. Giusto?
Allora caso Gesù, speriamo che gli italioti, i primi a “guadagnar contenti l'alba dell'europeo digital traguardo” siano stati così intelligenti da comprare decoder compatibili con le offerte a pagamento che i soliti nostri saranno prontissimi ad offrirci. Anzi che i nostri desideri di “pagar sanza fiatar” siano “sì copiosi, da soddisfar cotanto lorsignori in si lauti affari da distoglier lo sguardo lor da altri e più forti e avidi commerci”. Sperando caro Gesù, ma è una speranza che hanno solo gli uomini semplici e non “l'ommini empi de tutta brama pieni” che si sappiano contentare dei forti guadagni a venire e non facciamo scempio di cose più importanti del pagare per guardare la televisione. Ma la risposta me la da già il tentennar del tuo capo. Dopo aver privatizzato di fatto un bene pubblico come l'etere, con tutto il corollario che questo comporta, andranno a privatizzare la gestione dell'acqua e poi chi sa, ci sarà sempre “un malnato servo a ricordarci che l'aria che respiriamo non ci è concessa per diritto divino...................
                               paolosenzabandiere

7 novembre 2009

GORDON BROWN E LE PROPOSTE DI CHI NON COMPRENDE

Novembre (76)
Introduzione alla lettura
07/11/09


Tassare una rendita finanziaria con un'aliquota appropriata è sicuramente una cosa giusta ma farlo nel momento sbagliato può essere devastante.

M'AR(r)AZZO DAR RIDE

Novembre (75)
Introduzione alla lettura
07/11/09

Per questo post ho usato, storpiandolo, il nome del nostro ex presidente della Regione Lazio Marrazzo. A Roma arazzarsi, persona che m'arazza, stanno a significare eccitarsi, persona che mi stimola sessualmente. A proposito di stimoli evidentemente il nostro aveva un cognome da ..........predestinato, anche se il suo fisico la sua faccia non tradivano queste sue particolarità nascoste.


M'AR(r)AZZO DAR RIDE

 Giocando con le parole non voglio arazzarmi per nessuno, solo ridere un po' di questa disgrazia che l'uomo Marrazzo ha regalato con nonchalance all'intero suo popolo, facendo peraltro un enorme favore a Lù il padrun de quasi tut.
Voglio con delle battute, con delle freddure, spezzare se possibile l'angoscia di quelle persone di sinistra, che da questi discutibili e maldestri comportamenti, hanno sicuramente subito dei danni nella loro continua lotta contro i potenti ed i prepotenti di turno, anche se c'è da dire che in molti, con la richiesta di dimissioni, hanno dimostrato che la loro disapprovazione nei confronti di personaggi discutibili non si limita ai politici di destra, ma ai suoi stessi rappresentanti, perchè questo popolo è in gran parte libero e senza padroni, a differenza di altri.
Che le freddure abbiano inizio:
1) Le vendite della Ford in Italia non sono mai andate così bene. La gente fa la fila davanti ai concessionari per comprare l'ultima Escort e il nuovo ford Transit;
2) Marrazzo e “chiappe d'oro” (il politico di destra che frequentava gli stessi trans) apriranno a Trastevere un nuovo ristorante con piatti tipici...........brasiliani;
3) Sembra che i frati di Montecassino fossero stanchi ed esauriti perchè Marrazzo ogni mattina chiedeva un cappuccino.
Ma poi le cose scherzose finiscono presto e purtroppo mentre scrivo la notizia del comportamento efferrato di un politico sorpreso a letto da una telecamera nascosta fa il giro delle televisioni con questo tristo figuro, sparito chissà dove, ricercato dalla maggioranza della popolazione. Il Papa appena saputa la notizia scomunica con tempestiva bolla il politico criminale, incredibilmente sorpreso a letto con la moglie! Il reprobo.
Si è meglio riderci sopra, la nottata prima o poi finirà.

aolosenzabandiere

6 novembre 2009

L'ARRESTO DI TOTO' RIINA E LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA

Novembre (74)
Introduzione alla lettura
06/11/09
 

La mafia non può pensare di fare la guerra allo Stato. Può vivere, convivere, prosperare con lo Stato ma una organizzazione malavitosa che si contrappone violentemente al potere costitutito o crea un nuovo potere o soccombe.

CRISTO, IL CROCEFISSO E I FINTI CRISTIANI

Novembre (73)
Introduzione alla lettura
06/11/09

Basta vederli come fremono i finti cristiani dell'ultima ora per la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che dà un parere negativo sul crocefisso nelle aule scolastiche.

4 novembre 2009

INFLUENZA SUINA.STATE TRANQUILLI, SI SALVI CHI PUO'!

Novembre (72)
Introduzione alla lettura
04/11/09

 
Quello in atto è il più grande e demenziale tentativo di tranquillizzare l'opinione pubblica da parte di tutti i vertici politici e sanitari mondiali, dove la demenzialità non sta nel minimizzare il pericolo ma nel come si vuol raggiungere l'obbiettivo.

INFLUENZA SUINA.STATE TRANQUILLI, SI SALVI CHI PUO'!


La cosa è così maldestra che può produrre l'effetto contrario. Continuano a dirci che questa nuova influenza suina ha una mortalità inferiore alle normali influenze e poi ogni morto per questa nuova forma influenzale viene sbattuto in prima pagina come se fossimo in presenza della peste del secolo.
Domandina piccolina, piccolina. Di grazia perchè della vecchia influenza, che chiamate in vari modi a seconda del ceppo di provenienza, mai un morto sbattuto in prima pagina e di questa invece vita e morti senza miracoli a nove colonne? Perchè, come è successo qualche mese fa, per questa nuova e a vostro dire quasi innocua malattia, le autorità aereoportuali inglesi avevano stabilito che doveva restare a terra chi fosse febbricitante, quando non era stato mai preso un provvedimento così per altre influenze? Non ho capito bene il compito di questi signori. Sono pagati per tranquillizzare o per allarmare?
Un pletora di medici a dirci che la situazione non è grave, che loro sconsigliano addirittura di fare il vaccino e poi li vedi belli, belli con le loro brave mascherine che usano solo per questa influenza “scemenza” perchè con le influenze normali, quelle “ben più pericolose”, non le hanno mai usate. Idioti incoerenti o mascalzoni che sottacciono cose gravi. A proposito di vaccini e ancora di medici. Ormai è chiaro a tutti che il vaccino non c'è per tutti e poi una notizia, chiamiamola così, curiosa sui dottori. Su diciotto morti tre sono dottori, una bella media non c'è che dire.
Non ho elementi per poter dire se questa pandemia sia più grave di una normale influenza , ma di certo è del tutto evidente la totale incapacità delle autorità preposte nel loro ridicolo e vano tentativo di tranquillizzare le persone. Alcuni affermano che l'influenza suina sotto i rifletori sarà un affare per chi produce il vaccino. Può darsi ma resta il fatto che fino ad oggi ne sono state distribuite poco meno di 50.000 dosi e questo mi fa pensare che più che pronti ci si sia trovati impreparati. Qualche argomento in più lo ha chi pensa che si è voluto ridimensionare la cosa per le grave implicazioni economiche implicite che potrebbero esplodere con l'arrivo della paura
Per finire una preghierina a Gesù. Se ti è possibile lasciaci qualche bambino vivo in più, e se non puoi fare a meno di portarti qualcuno con te, guarda quanti politici ci sono in giro.
 
paolosenzabandiere
 
Ps. a Maggio 2009 una poesia sull'influenza “porcina” nel post n° 35


1 novembre 2009

IL DELITTO DI NAPOLI. IL RITORNO ALLE ORIGINI.

Novembre (71)
Introduzione alla lettura
01/11/09

Grande invenzione la civiltà. Come detto può riuscire a trasformare in poco tempo un popolo sommamente primitivo e violento come i vichinghi in un esempio di civiltà e di rispetto degli altri, come lo sono gli svedesi oggi.

31 ottobre 2009

MARRAZZO E “CHIAPPE D'ORO”. IL CASO ITALIANO

Ottobre (70)
Introduzione alla lettura
31/10/09

Nei paesi anglossassoni c'è una frase che sintetizza mirabilmente il grado di affidabilità del politico di turno. Comprereste una macchina usata da questo signore?

27 ottobre 2009

UN FREMITO DI SDEGNO SCUOTE L'ITALICO STIVALE

Ottobre (69)
Introduzione alla lettura
27/10/09

E sì questa volta la misura è colma. Un'ondata di sdegno scuote le coscienze (a trovarle!) dei furbi italioti. Il Vaticano con un tempismo veramente eccezionale sembra stia preparando un atto di scomunica contro l'immondo politico. In tutto lo stivale si stanno svolgendo migliaia di manifestazioni con il meglio del mignottificio nazionale in prima fila. L'ondata di protesta sta montando di ora in ora, la polizia teme possano scoppiare disordini.

24 ottobre 2009

CASO MARRAZZO, TRA INCUBO E SOGNO

Ottobre (68)
Introduzione alla lettura
24/10/09

Come detto andare con un trans non è un reato, ma devi essere in grado anche di giustificare il tuo comportamento senza tentennamenti, senza paure, senza vergogne per quel che si sta facendo. Da come sembra stiano le cose invece il Presidente della regione Lazio di vergogna ne ha avuta parecchia.

22 ottobre 2009

GIUDICI, GIUSTIZIA E MANGANELLATORI DELLA PENNA

Ottobre (67)
Introduzione alla lettura
22/10/09

Devo fare una premessa sulla sentenza del giudice Mesiano in merito al risarcimento richiesto dalla Cir per il lodo Mondadori. Premessa scontata per chi segue le cose con logica, ma non per i cretini o i finti cretini che al solo sentire piangere qualcuno lo assolvono condannando a priori il giudice, ovviamente bollandolo con l'epiteto di essere, di appartenere, al gruppo da lui più odiato. A tale proposito va alla grande l'essere definito come uno sporco comunista anche se poi non mancano altri aggettivi altrettanto ridicoli.


GIUDICI, GIUSTIZIA E MANGANELLATORI DELLA PENNA

Dicevo della premessa e non mi riferivo alla sentenza odierna ma a tutto quello che era successo precedentemente. Quando l'avvocato Previti venne condannato, con sentenza definitiva, per aver corrotto un giudice del processo del lodo Mondadori. A seguito di ciò la casa editrice andò definitivamente alla Fininvest. È naturale e conseguenziale, visto i presupposti, che il ricorso della Cir per i danni subiti aveva buone possibilità di essere accolto e che quindi venisse quantificato un risarcimento per il danno subito dalla società. In questo credo che il giudice Mesiano avesse poche alternative.
La cosa vergognosa è minacciare che sul “giudice Misiano ne vedremo delle belle” e poi puntualmente arrivano le notizie e visto che non si approda a nulla di scandaloso, fortunatamente per il giudice, si va a sindacare in tv sui colori del suo abbigliamento. Io credo che non solo sia stata violata la privacy del cittadino Mesiano ma che si sia cercato, in maniera raffinata, di avvertire tutti i “Mesiani futuri” di cosa potrebbe loro succedere da oggi in poi. Ovviamente sentenze sgradite a “qualcuno” potrebbero significare nuovi approfondimenti e questa volta magari accadrà che un giudice con l'amante o chissà cosa. venga scoperto e la sua la famiglia ne risentirà. Qualcuno vuole con una sentenza rovinare la propria famiglia? Signori siete avvertiti.
Tutto ciò in un paese che sappia avere il rispetto delle leggi ma anche, e maggiormente, un senso della giustizia, sarebbe proibito. In Italia credo che non sia nemmeno reato. Guardate che la cosa è stata fatta, a mio parere, con un certa raffinatezza giuridica. Mi spiego. Minacciare un giudice prima di una sentenza penso che sia già contemplato come reato, reato che si aggiunge a quello per cui l'imputato è sotto processo, se ritenuto colpevole. Cosa volete che sia invece un'inchiesta televisiva fatta su un giudice da cui qualcuno si ritiene danneggiato. È storia di calzini celesti, quasi goliardia. Vero?


paolosenzabandiere





14 ottobre 2009

LA CARFAGNA, IL BURKA E IL CORPO DELLE DONNE

Ottobre (66)
Introduzione alla lettura
14/10/09

Le donne in Italia, hanno conquistato dopo decenni di lotte la propria soffertà libertà e non si può pensare che chi viene in questo paese abbia nei confronti delle stesse un atteggiamento di totale preclusione, di negazione dei loro più elementari diritti. Qui non si tratta di imporre un credo religioso come purtroppo molti fanno nei loro paesei di provenienza, si tratta solo di far comprendere a tutti che non esistono cittadini di seria a e di serie b e che le donne devono avere gli stessi diritti e doveri degli uomini.

10 ottobre 2009

'A FINE DER MONNO A MONTE CITORIO

Ottobre (65)
Introduzione alla lettura
10/10/09


Quello ch'è successo a Monte Citorio parla de 'na storia già vista
de quanno l'armate de puzzone I°, er romagnolo ex socialista,
a petto a li schiaffoni presi dar capo in guera
buttareno come 'n solo omo le camice nere pe' tera,
p'annasse a nisconne, senza tentennamenti vari
dietro le bandiere rosse de quelli che fino a ieri ereno l'avversari.


Come già detto quello che s'è visto a Monte Citorio
nun è proprio da riccontà in un piccolo oratorio.
Parla de 'na storia vecchia e ar tempo stesso mai ariccontata,
dè tradimenti perpetrati e fatti,
e de vessilli a tera gettati.
e parla, in modo vergognoso e strano, puro pe' 'sto paese de li campanelli,
che a sarvà Sirvio da tutti 'sti tranelli
so proprio l'amichi nostri, quelli der piddì
che so' sì cari da faje 'n favore armeno 'na vorta ar dì.


Questa è la trista historia come nei fatti s'è avviluppata,
e sò io quanto me costa d'avella così narrata
ma devo tirà 'e conclusioni de tutti 'sti fattacci ricorrenti
che se ripeteno co 'st'intrallazzi 'gni vorta più indecenti,
e qui ve dico che se 'n indizio solo nun fà certo n'assassino
cento indizi uno appresso all'altro so 'n chiaro elemento de 'n tradimento cristallino.


paolosenzabandiere

7 ottobre 2009

L'ITALIA E I PARADISI FISCALI, UN PAESE CONTROCORRENTE

Ottobre (64)
Introduzione alla lettura
07/10/09


Italiani brava gente! Quando c'è da aiutare qualcuno in difficoltà noi siamo i primi ad offrirci volontari, a cercare, inventare soluzioni anche fantasiose per risolvere i problemi sul tappeto. E di problemi sul tappeto i poveri evasori a livello mondiale ne cominciavano ad avere, eccome! Le isole Cayman attaccate da quel Robin Hood di Obama, la mitica Svizzera pronta a togliere il segreto bancario sui conto correnti dei cittadini stranieri depositati nei suoi forzieri. Ragazzi che tempi!

6 ottobre 2009

GLI ITALICI FURBI SON DIVENTATTI CRETINI

Ottobre (63)
Introduzione alla lettura
06/10/09

È uno di quei momenti che i furbi abitanti dello stivale non vorrebbero arrivasse mai. Loro così furbi, così pronti a svegliarsi un minuto prima degli altri per potersi vestire a loro scapito, si ritrovano come si dice in mutande. Sono così incapaci di vedere la realtà che chiedono, o meglio pietiscono, ai loro leader la soluzione dei loro problemi.

2 ottobre 2009

SANTORO, GIORNALISTA DI PARTE, I FAZIOSI E LA D'ADDARIO

Ottobre (62)
Introduzione alla lettura
02/10/09

Spesso il giornalista di parte è un giornalista preparato, preparatissimo, che proprio per le idee che si fa del mondo che lo circonda è disposto a combattere per sostenerle a spada tratta. Montanelli è il prototipo di questo giornalista. Anticomunista come pochi non era però disposto ad allearsi con chicchessia in difesa dell'idea che aveva della libertà. Come sapete l'ex direttore del Giornale rompe con l'anticomunista Silvio B. per allearsi con quelli che sono i nipoti del vecchio Pci.

23 settembre 2009

ER FATTO E L'ANTEFATTO

Settembre (61)
Introduzione alla lettura
23/09/09

ER FATTO E L'ANTEFATTO


Oggi è er giorno che doveva sortì 'sto giornale novo
che puramente, neanche a fallo apposta,
come er “Fatto” è stato battezzato.
E devo dì che mai nome fu più azzeccato,
pe' 'sta notizia che vi ricconto ora.


Ar dunque, come tutte le mattine, alla bon'ora
me presento de fronte ar giornalaro
pe' compra li giornali che leggo, cioè tutto er notiziaro.
E alla domanna mia de damme puro er Fatto
lui me risponne co' 'n'aria dispiaciuta
d'avenne finite otto copie co' 'na battuta.


Dietro de me, neanche a fallo apposta, ‘na signora,
evidentemente poco cojonata da madama la televisora,
dopo avè chiesto puro lei er giornale,
co' l'aria tra er dispiaciuto pe' nun avè trovato 'na cosa che te piace
ma contenta assai pe’ la bona notizia tutta dentro ar fatto,
a ripetè a me e pur'anco ar giornalaio
che nell'arco breve della mattinata
questa era la terza edicola che de 'sto Fatto era esaurita.


Questa si che è ‘na notizia bella pe' uno che vo' fa' uscì un novo giornale,
perchè nun s'era mai visto, in lungo e in largo pe' tutto lo Stivale,
un giornale, de primo acchitto uscito, esaurì tutte le copie in baleno,
avecce quindi, e senza tentennamenti
un successone pieno
fin da li primi momenti.
paolosenzabandiere

ER TRIONFO DE SIRVIO E ' LI FURBI APPARACULATI

Settembre (60)
Introduzione alla lettura
23/09/09
 
ER TRIONFO DE SIRVIO E ' LI FURBI APPARACULATI

A vorte nun te basta de comannà su cinque canali
perchè er sesto, quello che t'amanca, te fa venì in testa i temporali.
“Io che rippresento la demacrazzia visto che dar popolo so' stato prontamente eletto
vojo mette bocca su tutti li canali come si de Benito fussi er redivivo fantasma benedetto”.


Pensa che t'aripensa co l'amichi sui, de lui personali consijeri,
t'escogitano un modo malandrino pe' fa vede solo Sirvio in tutti li televisori.
E er popolo dei furbi matricolati s'endustria pè sopprime de Ballarò la puntata,
pe' toje matriche da le palle, e de fa in modo che in prima serata
ce resti Sirvio solo soletto cor solo giornalista de nome Brunetto
l'unico che lui ritiene pe' sé perfetto.


Or bene proprio ora che a l' Aquila 'e cose vanno pe' benino
s'organizzamo 'sto trionferello proprio co' le case costruite dar centrosinistrico Trentino.
E daje a ride come pazzi, certi de avè trovato 'na granne soluzione
che metta la mordacchia e faccia zittì tutti i problemi in ebollizione.


Ereno così sicuri de faje conquistà n'audience da granne mattatore
che tutti lor signori, granni apparaculati d'Itaja,
già s'aspettaveno de riceve in petto la medaja,
pe' 'sto lavoro certosino e baro
e ora tutt'assieme come si fusse un coro
se la piano co' l'italico popolo sabotatore
che quanno parla Sirvio spegne er televisore.


paolosenzabandiere

12 settembre 2009

A 'N PASSO DA LA GUERA

Settembre (59)
Introduzione alla lettura
15/09/09
 
A 'N PASSO DA LA GUERA


c'è mancato poco che fussimo entrati in guera co' l'hispanici cugini
pe' corpa de quarcuno che pensa li cazzi sua come si fussero de tutti i suoi affarini.
C'ammischia le cose personali, de tutta intimità
co' l'affari de stato de cui solo dovrebbe chiaccherà.
È così s'è visto 'n'allibito Zappatero nun sapè come comportasse
mentre l'amico nostro straparlava senza contenesse.
“Che faccio”, avrà pensato Zappatero
der popolo suo l'hiberico condottiero,
“je dichiaro guera seduta stante a nome de tutto er popolo spagnolo
oppuramente conto fino a centomila e je risponno quanno so' lontano e solo?
Che uno così, solo a vedemmelo davanti,
me fa salì er sangue all'occhi e sragionà come già fanno l' italici abitanti.
Pe' cui de certo oggi nun parlo proprio e de dichiarà guera manco ce penso
e poi a che vale fa er Maramaldo infame co' sto popolo un giorno sì immenso
e oggi purtroppo senza quasi storia
servo de uno che parla pe' difenne la bardoria.


paolosenzabandiere

10 settembre 2009

SILVIO L'INDOVINO?

Settembre (58)
Introduzione alla lettura
10/09/09
 
Qualche giorno fa è partito l'ennesimo attacco alle procure da parte di Lù, il padron de quasi tut, che questa volte se l'è presa con quelle di Milano e Palermo.

8 settembre 2009

LEGGI SULLA STAMPA E PARTITI D'OPPOSIZIONE

Settembre (56)
Introduzione alla lettura
08/09/09
 

Alcuni giorni fa il sig. D'Avanzo, su Repubblica, asseriva che le dimissioni dei due direttori della Stampa e del Corriere della Sera erano dovute alla volontà del nostro Silvio nazionale. Allora mi siano permesse due domande.

29 agosto 2009

UNA STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA

Agosto (56)
Introduzione alla lettura
29/08/09

Storia di un rinnovo per un permesso invalidi. E' già difficile avere rapporti con un ufficio per qualsiasi pratica figuriamoci se per “convenienza”, per un problema di vicinanza, uno inizia una pratica in un ufficio che poi dovrà comunque consegnarla a coloro che dovranno rilasciare la documentazione.

28 agosto 2009

IL CODICE DELLA STRADA, LE LEGGI NAZISTE E LA GUERRA AI CICLISTI

Agosto (55)
Introduzione alla lettura
28/08/09

Premetto una cosa. Pur essendo un ciclista da oltre 7.450 km dal 7 gennaio, non sono tenero con quei ciclisti, devo dire pochissimi, che mettono a repentaglio la loro incolumità compiendo delle manovre che sono ad un nulla dal poter essere definite un vero e proprio tentativo di suicidio.

14 agosto 2009

L'ILLUMINISMO E' BIECO. FIRMATO LA LUCE DELLE TENEBRE

Agosto (54)
Introduzione alla lettura
14/08/09





Certi esponenti della chiesa cattolica non perdono occasione per ribadire la loro avversione all'illuminismo e all'amore quasi smodato che questa corrente di pensiero ha avuto nei confronti della ragione.

5 agosto 2009

GABBIE SALARIALI E GABBIE CEREBRALI

Agosto (53)
Introduzione alla lettura
05/08/09


Qualcuno può spiegare a questi signori della Lega che forse si tratta di un grosso favore fatto ai “terroni”. Il 17% di stipendio in meno al sud può significare rendere conveniente investire in meridione a scapito proprio di quel nord che le “amorevoli mani” di questi signori fanno finta di proteggere.

31 luglio 2009

ER TOMBAROLO

Luglio (52)
Introduzione alla lettura
31/07/09


A tutto c'eravamio abituati
co' “Lù, il padrun de quasi tut”
che dopo avè giurato e spergiurato sur conflitto d'interessi
cojona 'gni momento 'sto popolo de fessi.
A lui, e chi se nò, che novello Cesare in un lampo
c'jappioppa in parlamento 'e “somare” promosse sur campo


A lui imperator der fare che in dù mesetti primi,
fa sparì 'a monnezza a Napoli da tutti 'i rioni,
p'ammucchialla magara, niscosta bene e serio serio,
in quarche grotta der vasto circondario.
E poi sotto l'occhi der Vesuvio birichino
pè daje 'na botta in testa calla calla a st'arzille lesse der Piddì,
je lascia 'a Rosa Russo Jervolino e puro Antonio Bassolì,
come pè dì, ridenno a crepapelle cò l'amichi più cari,
je torgo 'a monnezza e j’ammollo i monezzari.


‘E notti sue sò entrate n'a storia
come tutto er modo co cui st'omo fà bardoria.
'Na vorta ‘e chiamaveno ammucchiate
e chi 'e praticava era mignotta oppuro un mignottaro,
che 'o facesse de giorno oppuro fora oraro.
Ma oggi, cor monno sottosopra 'sta parola sembra non piaccia
e allora 'e chiameno escorte
e l'ammucchiate diventeno torte,
che nun se magnano
e nun se 'e tireno nimmanco in faccia.


Ma francamente co' tutta ' a fantasia, che puro nun m'amanca,
nun c'javrebbe scommesso un baiocco vero
a chi m'avesse sussurato, de Sirvio, 'st'artro lavoro.
Mò sfido quarcuno a dì “io l'avevo detto”
prima ancora d'avello sui giornali letto.


L'avemio visto presidente operaio e ferroviere,
capo der governo e ar tempo stesso oppositore,
santo co' 'a luce e diavolo cor buio,
a sgobbà come un matto tutti i giorni e puro tutt'e notti
tanto pe' sè e poco pe’ nojartri fessacchiotti
ma nun m'o sarei mai immaginato,
neanche su suggerimento dichiarato,
che Sirvio in Sardegna c 'a scorta de l'escorte,
c 'a vanga, er piccone e quarche guardone a fà da palo,
s'era puro messo a studià da tombarolo.

paolosenzabandiere

22 luglio 2009

LE PENSIONI DELLE DONNE E L'INTELLIGENZA DEI SINDACALISTI

Luglio (51)
Introduzione alla lettura
22/07/09



Avete presente quella persona stramba che con l'acqua alla gola e non sapendo nuotare, grida aiuto con tutte le sue forze e poi, quando gli aiuti arrivano, incomincia sdegnosamente a rifiutare, la ciambella di salvataggio, la mano del bagnino e cose simili, e si mette paradossalmente a urlare che detesta il contatto fisico, ebbene lo avete presente? Si comprendo i vostri pensieri e anche le vostre soluzioni, anche se quest'ultime mi sembrano eccessive.

16 luglio 2009

Luglio (50)
Introduzione alla lettura
16/07/09

COME SI INTERPRETA LA LEGGE NEL PIANETA DELLE SCIMMIE.

Di buone intenzioni sono lastricate le strade dell'inferno. Quasi tutti ormai siamo convinti della nostra discendenza dai primati, ma questo porta solo pochi di noi a tirare le somme di questa evidente constatazione. A mio parere questo significa una cosa semplicissima.

Qualsiasi siano le nostre intenzioni, in ogni campo, dobbiamo essere coscienti che, pur con tutta la nostra buona volontà, possiamo fare cose che, non essendo illuminati da „sedicenti volontà divine”, possono portarci appunto a sbagliare, sapere quindi di essere fallibili. Questo approccio, solo questo approccio, ci può permettere di correggere prontamente i nostri stessi errori, ovunque.
Ora entriamo nel merito. Veniamo alle intenzioni dei nostri Padri della Patria quando hanno creato la struttura che ha dato vita allo Stato Italiano nel dopoguerra. Purtroppo la cosa iniziò allora con un grave handicap. Al di là delle differenze ideologiche tutti loro avevano in comune una finalità d'intenti che escludeva a priori il solo pensiero di poter fare una cosa che servisse solo ad una parte politica contro l'altra. Guardiamo quello che è stato deciso per la Corte Costituzionale. Apparentemente i „Nostri” hanno pensato a tutto o meglio quasi a tutto. Per fare in modo che i 15 giudici che normalmente la formano non fossero eletti da una sola parte politica stabilirono che 5 fossero eletti dal Parlamento con una maggioranza qualificata da un massimo dei due terzi ad minimo di tre quinti, 5 su proposta del Presidente della Repubblica, controfirmata dal Presidente del Consiglio, che può negare la firma solo per gravi ragioni di opportunità. Gli ultimi 5 vengono eletti tra i membri della cassazione (3), dal Consiglio di Stato (1) e dalla corte dei Conti (1). Apparentemente una ricerca di equilibrio esemplare ma, c'è sempre un ma. Questa cosa è fatta ad immagine e somiglianza di una classe politica che del bene comune faceva bandiera. Ma già dall'inizio si poteva vedere come il sistema elettivo era fortemente ed arbitrariamente sbilanciato a favore del potere politico, con tutte le gravi conseguenze che questo può comportare.
Non essendo un laureato in giurisprudenza e soprattutto non essendo una „Dotta Scimmia” mi trovo nella condizioni di dover spiegare una cosa che mi sembra del tutto evidente già ad una prima lettura. L'enorme, evidente peso politico di coloro che sono eletti come giudici della Corte Costituzionale dal potere politico tutto. È vero che anche in questo caso devono essere o magistrati a riposo o docenti universitari, comunque persone ritenute competenti nelle materie giurisprudenziali che la Corte dovrà trattare. Il problema, e non di poco conto, che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutte le persone intelligenti è che basta poco per sconvolgere il tutto. Senza scomodare il nazismo, ve lo immaginate una corte costituzionale eletta in maggioranza dal partito di Hitler, che decida in maniera autonoma dalle volontà del proprio capo? Dicevo, senza scomodare la storia, basta comunque un semplice eversorello che abbia avuto la capacità di conquistare gran parte del potere politico per poter fare della costituzione carne da macello.
Ora si comprende questa mia sostanziale acrimonia contro quelle che io ritengo dotte scimmie. Quante persone ai massimi livelli, si sono succedute, le une alle altre, nelle più alte cariche dello Stato, quanti capi di partito, quanti esperti istituzionali, senza neanche riuscire a comprendere i pericoli di stravolgimento, di cui, in determinate situazioni, può soffrire la Costituzione? Purtroppo tutti, eccetto quel logorroico di Pannella. Così un articolo della Costituzione che più chiaro non si può (tutti i cittadini italiani sono uguali di fronte alla legge, ecc.) può o potrebbe essere violato, disatteso, con argomentazioni che in una corte piena di giudici messi lì dal potere politico, possono trovare pretestuose giustificazioni.
Ma non è il solo vulnus su questa nostra Corte. Da quello che ho capito negli ultimi giorni le condizioni essenziali contemplate per i giudici della magistratura giudicante, non lo sono per i membri della Corte Costituzionale. Quindi se per ovvie ragioni di opportunità chi deve giudicare una persona non la può frequentare e meno che mai a tavola, questo per un amnesia del legislatore non è contemplato per i membri della suprema Corte. Parliamoci chiaro, il legislatore nel definire ciò che è giusto o sbagliato per il giudice normale non ritiene necessariamente che stare alla stessa tavola di colui che si deve giudicare è necessariamente indice di corruzione o di influenzabilità. Semplicemente ritenendo che questo possa accadere, se ne fa espresso divieto.
E qui si ritorna „all'architettura del vulnus” di cui hanno lastricato l'impianto della Corte Costituzionale , i nostri „Padri della Patria”. Siccome non stiamo discutendo della costituzionalità delle leggi nella repubblica di frà cappero da Velletri ma parliamo di giudici che sono tenuti a giudicare in pratica sulla costituzionalità delle leggi fatte dagli stessi uomini politici che li hanno messi in quel consesso. Praticamente una mostruosità. A questo aggiungiamo, forse uso un termine non appropriato, che questi giudici sono appunto „insindacabili” e se si ritrovano, diciamo così „scoperti”, a tavola con gli stessi uomini la cui legge dovranno giudicare, trovano questo del tutto normale, perchè loro a casa propria invitano chi gli pare!
Chiudo proprio a proposito di cose contemplate o meno con un pensiero. In un determinato periodo, con un'opinione pubblica esasperata da un'incredibile quantità di rapine, sotto l'egida del potere politico, si riunisce una commissione di esperti per valutare le varie forme di rapine e le pene da comminare a ciascuna di esse. Questo perchè, ne converrete anche voi lettori fantasma di questo blog, una rapina fatta a mani nude non ha la stessa gravità di una rapina fatta sparando all'impazzata, magari all'assalto della diligenza. Come sempre i tempi si evolvono e con la scoperta delle macchine o che sò delle pistole al laser le rapine si fanno con queste nuove tecnologie che però la vecchia legge non contempla. In un paese che funzioni sia il potere esecutivo che quello giudicante, scatterebbero prontamente per riparare l'evidente smagliatura del sistema. Nel pianeta delle scimmie, a differenza, qualsiasi persona che abbia commesso un reato non contemplato o che comunque sia andata sopra le righe, anche molto sopra le righe, di ciò che deontologicamente ci si dovrebbe aspettare da lui è praticamente nel giusto.

paolosenzabandiere



7 luglio 2009

LA CRISI STA FINENDO? LO DICE LU'

Luglio (49)
Introduzione alla lettura
07/07/09

Mi viene in mente una canzone di tanti anni fa, che se non vado ricordo male faceva così: „L'amore sta finendo, l'estate se ne va” parlando appunto di brevi amori che duravano uno solo estate. A pensarci bene ritengo che anche questa ripresa non durerà molto di più di una stagione. È vero , la discesa non è così repentina come qualche mese fa, anzi ci sono degli apparenti segnali di risveglio, il sentimento non è poi così nero, le borse hanno quasi tutte fatto un rally tra il trenta e il quaranta per cento, i prezzi delle case scendono, non crollano più, le case automobilistiche respirano un po', tutto vero.

6 luglio 2009

LA IGLESIA, L'IMPERATOR E QUEL CHE RESTA DELLA MORALE

Luglio(48)
Introduzione alla lettura
06/07/09


No, non sono impazzito nel definire quasi umana la posizione dello Chevalier in tutta questa vicenda di escort, magari aggiungo patetica. Si è proprio il caso di dire umana e patetica. Se è vera la storia della „senorina” pagata per aver passato una notte con Lù e delle feste con decine e decine di ragazze, devo presumere disponibili, siamo di fronte ad un caso umano.

LA IGLESIA, L'IMPERATOR E QUEL CHE RESTA DELLA MORALE

Senza arrivare a parlare come ha fatto la moglie, di una vera e propria malattia dello Chevalier, quanto meno qualche problema ci deve essere. Lù che potrebbe avere e gratis il mondo, o meglio il suo mondo, ai suoi piedi, e invece pagare una donna per averla (o farsela pagare, è indifferente), no, non mi sembra un grande cosa. Pensare poi che decine di ragazze sia nelle sue disponibilità, personalmente mi fa sorridere. Si possono avere rapporti con una o più donne, ma con trenta, via è come non averne nessuno. Avete presente Don Giovanni e la sua forsennata voglia di conquista, che puntualmente si fermava un attimo prima di diventare conquista reale? Certo è che comunque frequentare escort e poi fare le leggi per perseguire le prostitute ed i suoi clienti, non è proprio il massimo della coerenza, ma oltre che suo il problema è soprattutto di coloro che lo hanno votato. Punto.

Diversa la questione morale per la chiesa cattolica. Dimostra un ipocrita, come si dice, un faraisaico fastidio, per i comportamenti di Lù, ma badate bene tutto questo non perchè il signore in questione si comporti inaspettatamente da come i cardinali si aspettassero, ma al contrario solo perchè questo emerge, viene scoperto e crea disagio in un discreto numero di fedeli. Fedeli che da parte loro ce la mettono tutta a comportarsi da persone senza testa, altro che cattolici adulti! Mi spiego. I comportamenti di Lù sono la naturale soluzione ad un modo di vita che ogni giorno da decenni violenta i nostri cervelli e soprattutto quelli dei nostri ragazzi con una televisione in cui tette e culi la fanno da padrona e all'insegna del tutto se po' fa, anzi peggio, dove essere non border line ma esplicitamente trash, feccia, è il modo più sicuro per emergere.
Negli ultimi anni questa chiesa e i suoi fedeli, quelli più monoliticamente fedeli (sic!) hanno perpetrato un patto, questo sì diabolico, con le persone più lontane dalla morale cristiana, in cambio di denari, molto di più dei classici trenta, in favore della scuola privata e di un potere pressochè assoluto delle gerarchie ecclesiastiche nei confronti di quell'esercito di professori di religione su cui solo la chiesa ha diritto di assunzione e/o licenziamento. Oltre queste concessioni economiche questo potere politico, in aggiunta unisce una indiscussa sudditanza, solo formale ovviamente, ai sedicenti valori della chiesa. Per questo si arriva ad un doppio paradosso. Il primo dei paradossi è questa mignottizzazione della società civile con il silenzio quasi totale della chiesa, per anni, che però diventa estremamente intransigente su quei valori da lei ritenuti non più contrattabili. E questi valori sono quanto di meno religioso, se posso da ateo esprimere un parere , quanto di più offensivo nei confronti di Dio. Lo chiamano „diritto alla vita”. Ve lo immaginate Gesù che lotta per costringere persone senza vita a sopravvivere a se stesse per decenni perchè la scienza e non Dio, uomini mostri anche se in camice bianco o abito talare, lo desiderano?
È dal 5 agosto 2005, dalle intercettazioni di Ricucci che non vado a votare, ma al di là di questa mia scelta, ciò mi serve a far capire quanto amore possa personalmente avere per i leader del centro sinistra, i quali in maniera più o mena diretta hanno tutti contribuito all'altrimenti resistibilissima ascesa dello Chevalier ed è per questo che quanto dirò è lontano da ogni forma di partigianeria e solo corrispondente alla verità.. dunque questa chiesa , per quei tanti trenta denari appunto si è legata mani e piedi a questa destra, combattendo apertamente i politici italiani più cristiani per imporre, insieme ai suoi soci in affari un modello di religione antico ma non per questo meno riprovevole. Una chiesa, se mi è possibile rappresentarla, con un'immagine di Dio fredda se non addirittura crudele, tutte legata al rapporto di affari tra gli affaristi e se stessa, che sa solo minacciare e scomunicare e che sa molto bene passare sopra le nefandezze del potere. Ovviamente fino a che queste cose non siano così eclatanti da creare problemi anche ad un popolo di credenti portato per sua natura a non vedere, a non sentire e a non parlare.

paolosenzabandiere

2 luglio 2009

SILVIO E I DISFATTISTI

Luglio (46)
 Introduzione alla lettura
 02/07/09

A più riprese il nostro Presidente del Consiglio ha attaccato le istituzioni, nazionali ed internazionali e soprattutto alcuni giornali colpevoli, a suo dire di essere dei disfattisti. Avesse fatto solo questo! Per due volte ha invitato gli inserzionisti economici a non finanziare con la pubblicità quei giornali che con il loro comportamento fanno, a suo vedere, opera di disfattismo.

1 luglio 2009

CRONICA DER DIGGITALE TERESTRE

Luglio (46)
Introduzione alla lettura
01/07/09


CRONICA DER DIGGITALE TERESTRE

A du' voci
er primo:

“ Te lo ricordi quanno ar governo c'era puro allora Lù,
oggi più de ieri padron de quasi tut,
che se mise a dà gratis li decoder proprio sur più bello
puro quelli vennuti dar fratello?
Solo quelli che erano boni pe' Lù
e che so' appunto serviti a Mediaset pe' lancià
er calcio in primo piano co' Kakà
e pe' inizia, piano piano
a dà fastidio a Murdoch l'australiano.
Ora sta arrivà dappertutto er diggitale,
come annunciato co tutta 'sta publicità eccezionale
e a Mediasette fanno la festa pe' dà l'addio all'analogico
e nun te sembra d'esse de fronte a un progetto logico?
Dimme la verità, da amico a amico
nun ce trovi gnente de strano in quer che te dico?”
er seconno:

“Ma che stai a dì, sei er solito marfamato diffidente,
'sta legge è stata fatta in Europa, seduta stante
e tu vorresti famme crede che tutta questa bella gente
che ar parlamento europeo ce rappresenta
s'è mossa solo pe' fa un rigalo ar signor ‘mi si consenta’?”
er primo:

Co' n'aria da mette paura
tanto c'javeva impresso in faccia 'na forte forte voja de cojonella pura, pura.
’........Me sa che c'jai ragione, armeno pe 'sta vorta
e visto che è ita tutta storta
a chi voleva dimostrà
der parlamento itajano la subarternità,
pe' ajutà quarcuno volutamente in un tema impicciosetto,
figuramose se 'sta mossa je riesce pe' favorì se stesso
di fronte ar popolo europeo assiso in cotanto parlamentar consesso.»
er seconno:

“Finarmente l'hai capita, e lasselo perde,
che er Cavalier e la sua televisione te fanno passà du' ore in sana allegria
anche se t'aritrovi senza compagnia.”
er primo:

“Proprio de questo te volevo parlà.
De la gran compagnia che er digitale allo sciutto te potrà dà.
Ma si piove? ”
er seconno:

” Si piove che?’
er primo:

“Devi da sapè che l'acqua, mejo er temporale,
ar satellite fa proprio tanto male
e quanno piove forte e tira vento
nun vedi un canale neanche se preghi forte 'n santo.
Mo' nun so' se puro er digitale
sparisce de botto ar primo temporale... »
er seconno:

Lamentoso e apprensivo.
“E io d'inverno, quanno piove fitto, fitto,
senza sordi e senza compagnia a chi me riccomanno
pe' passà le du' ore famose in allegria?””
er primo:

Con fare pensoso che era tutto 'n programma.
“Certo pe' te 'sta situazzione po' diventà assai complicata..
La cosa mijore sarebbe d'invitallo direttamente, lo chevaliere,
visto che te fa tanto divertì,
ma a pensacce bene nun credo che verrebbe,
che se a te fa tanto ride,
puro a lui tu je fai solo tanto piagne,
pe' cui te resta 'na sola soluzione.
Quer movimento particolare,
fatto co' quarche dita o ' na mano intera
che t'ha reso famoso ner quartiere.”
er seconno:

”Ma che stai a dì, nun te capisco
me stai a confonne, me stai a fà uscì fora pazzo...”
er primo:

»Proprio de quello che t'ha reso famoso te volevo parlà.
L'unici dù movimenti in cui sei tanto esperto,
così a 'sto mondo va 'sto brutto andazzo,
so' uno l'esse er giustificator servile de l'artrui mosse,
ma quello dove eccelli a più non posso,
dove sei diventato granne a pezzo a pezzo,
è esse ,come nisuno ar mondo, er più testa de cazzo.’



paolosenzabandiere


24 giugno 2009

ER MIRACOLO DE ALEMANNO

Giugno (45)
Introduzione alla lettura
24/06/09

Da quando c'è questo nuovo sindaco i miracoli si susseguono in maniera incredibile,. Siete portati a pensare che una grande metropoli abbia l'aria inquinata e che questa lo sia ancora di più per alcuni espliciti provvedimenti di questa giunta come la parziale reintroduzione dei parcheggi gratuiti che hanno sicuramente aumentato il numero degli automobilisti che si spostano verso le zone centrali.

19 giugno 2009

EHI COMUNISTA! OVVIAMENTE PORCO

Giugno (44)
Introduzione alla lettura
 19/06/09
La cosa ti fa sorridere? Pensa come sorrideva chi sotto il fascismo o sotto il nazismo si sentiva apostrofare così per strada da due figuri vestiti di pelle scura. “Comunista” anche senza esserlo, vale di più vero? Andare in galera, morire, perchè qualcuno non è d’accordo con le tue idee, grande storia!

18 giugno 2009

NELLA TERRA DEI TROPPO FURBI

Giugno (43)
 Introduzione alla lettura
18/06/09

È un popolo strano quello dei furbi con le sue normalità e le sue paure. Nella sua normalità rientra sicuramente che dei camorristi mettano a ferro e fuoco un quartiere per sistemare le “proprie pendenze” con altri, o meglio contro altri compari.

15 giugno 2009

STORIE DI POLITICA ASSASSINA

Giugno (42)
 Introduzione alla lettura
15/06/09

(via Principe Eugenio angolo via Bixio, l'attraversamento assassino)
La politica è l'arte di risolvere i problemi della gente, fatti salvi i diritti delle minoranze. Non mi stancherò mai di ripetere questo assunto anche se stando in Italia spesso può essere vero anche il suo esatto contrario: la politica è l'arte di risolvere i problemi ignobili delle minoranze rumorose, a tutto danno dei diritti delle maggioranze silenti. Ma siccome non mi piacciono la chiacchiere passo subito ai fatti.