29 maggio 2014

(31) M5S. COSA NON HA FUNZIONATO

(31)
Introduzione alla lettura
29/05/14


Debbo confessare che ci sono cascato anch’io. Se non alla conquista della maggioranza almeno una distanza di pochi punti percentuali con  il piddi la ritenevo possibile e invece questo è stato un vero e proprio cappotto.

 

    Cappotto che ha delle responsabilità ben precise. Una strategia comunicativa sopra le righe che non ha tenuto in nessun conto dei sogni o solo delle volontà degli italiani e che ha confuso anche me. Quando vai da Vespa con un plastico di un carcere in mano io spero che tu abbia capito che il fare giustizia sia nei desideri di tutti gli italiani e allora mi inchino alla tua comunicazione, in quel caso geniale. Ma se vai nel salotto buono di Vespa a dare quello che gli italiani vogliono. Ma se questo bisogno di giustizia era solo nella tua testa che cappero ci vai da Vespa a comunicare una cosa che invece che tranquillizzare il suo pubblico lo spaventa. Il geniale diventa demenziale.

 

     Il Casaleggio che fa un’intervista con Travaglio a pochi giorni dalle elezioni dicendosi pronto a fare il ministro con Grillo, non è stata proprio una genialata. Credo che proprio il Casaleggio sia il principale artefice di questa sconfitta clamorosa. Sorvolo su come questo sia assolutamente incapace di affrontare qualsiasi palco, tantomeno uno con decine di migliaia di persone che lo stanno ad ascoltare. Se poi aggiungiamo che tutta la parte finale di questa campagna elettorale è stata fatta in nome dell’onestà di Enrico Berlinguer e che si è litigato con i piddini per la sua eredità politica non si è proprio voluto comprendere che il m5s raccoglie i voti di parte del piddi e di parte del piddielle e questi tra un movimento che si vuole richiamare a Berlinguer e un Renzi che assomiglia tanto a Silvio hanno scelto l’ovvio.

 

     Ultimo, ma il più grave, l’episodio dell’Expò. Non capita spesso di avere un assist clamoroso che ti permetta di poter vincere sui tuoi avversari per degli arresti che portano acqua al tuo mulino, ma quello che si è visto dopo è incredibile, purtroppo demenziale. Scrivendo ora riesco a comprendere quanto è accaduto. La Borsa su quelle notizie perdeva anche il tre per cento  e poi ci ha pensato Beppe a farli vincere. Ti hanno permessso di segnare a porta vuota e tu al contrario ti giri e ti fai un autogol che più clamoroso non si può. Bloccare i lavori dell’Expò con quel che ne consegue significa non starci con la testa e farlo sapere a tutti, piccoli imprenditori, operai e artigiani compresi, pieni di rabbia si ma non coglioni.

 

                                                            paolosenzabandiere







 
 
 

21 maggio 2014

(30) GRILLO E VESPA, CHI HA VINTO, CHI HA PERSO? VESPA RIPAGATO CON LA STESSA MONETA.

  (30)
Introduzione alla lettura
21/05/14
 
 
 
 
Molti commentatori plaudono Vespa per essere stato finalmente un giornalista all’altezza della situazione. Io al contrario credo che abbia continuato a fare spettacolo a favore dei potenti come ha sempre fatto quando si è genuflesso davanti al potente di turno, solamente che questa volta non c’era nessun potente, al contrario c’era l’antipotere e quindi via a menar fendenti! Con una trasmissione così confezionata che di fronte alle battute di uno che di battute se ne intende, il pagatissimo pubblico presente in sala non ha mai accennato ad un pur timido applauso.
 
Ha dunque vinto Vespa? Per quanto riguarda lo share della sua trasmissione certamente. Per il compito di cantore del potere non credo proprio, anzi è stato ripagato con la stessa moneta con la quale lui ha retto il giochino di Berlusconi Silvio tanti anni fa. Ve le ricordate le lavagnette, le scrivanie di ciliegio, approntate per far vincere il Berlusca? Peraltro il Silvio 20 anni aveva ben compreso che gli italiani volevano sognare e lui via con il milione di posti di lavoro, ecc. Allora la sinistra a sgomitare che non era credibile e sappiamo tutti come andò a finire.
 
Ora la situazione è cambiata. C’è una bella fetta di Italiani che non sogna più e che non sa che farsene delle finte speranze alla Renzi, che odia di un odio cupo una classe politica che sente responsabile del suo malessere. Grillo lo ha capito e aveva il problema di come raggiungere un pubblico che non naviga su internet, ma sensibilissimo a certi discorsi e ha avuto il colpo di genio di cui il Vespa, tutto teso a tirar trappole mediatiche al Grillo, non si è quasi accorto. Il plastico del castello di Lerici è stato la scrivania di ciliegio dei nostri tempi. A chi chiede giustizia Grillo ha detto che se lo votano avrà giustizia.
 
Per inciso Vespa, capito il pericolo, si è rifiutato di far entrare il plastico in studio, perché la sua trasmissione non è un teatrino, ammettendo peraltro implicitamente che le altre volte fu teatrino. Resta il fatto che era tardi, il messaggio di giustizia a chi voleva giustizia, e giusta vendetta,  era arrivato.
 
                                                                  paolosenzabandiere
 
 
 

20 maggio 2014

(29) GRILLO DA VESPA PER VINCERE.

 ( 29)
Introduzione alla lettura
19/05/14
 
 
    Il comportamento dell’ancien regime, che in tutti i suoi componenti sembra avere ora un solo nemico, quando fino all’ultime elezioni facevano finta di litigare tra loro, la dice lunga di quale sia il sentimento di lor signori.
     Grillo che va da Vespa, ma in generale tutti i  Stelle che vanno televisione, dicono che la vittoria è alla loro portata. La borsa italiana sta solo anticipando. Prima o poi la loro festa finirà.
                                                            Paolosenzabandiere
 

14 maggio 2014

(28) LA GUERRA DELL’EURO

(28)
Introduzione alla lettura
14/05/14
 
Quello che è successo è di una tale gravità che mi sembra non sia evidenziato come dovrebbe. È di queste ore la conferma di un ex ministro americano, Geithner, che l’attacco contro l’Italia, con lo spread a quasi 600, fu chiesto da funzionari Ue (o da  rappresentanti di stati europei?)  per fare cadere Berlusconi. Nel frattempo viene nominato da Napolitano un rappresentante della Goldman Sachs, tale Monti, prima senatore a vita, e poi capo del governo. I giornali da sempre legati al potere ci hanno raccontato questo signore come il salvatore dell’Italia. Io credo che l’unica cosa che siano state salvate certamente da costui, e dai suoi amici italiani, sono le banche francesi e tedesche. Questa volta a fare quello che non dovevano fare sono stati i banchieri della Krande Cermania, che per incapacità o spettacolare avidità erano esposti pesantemente con  i Greci. Si poteva correre il rischio di far saltare le banche tedesche? Le autorità Ue, che non hanno mosso un dito per l’attacco pretestuoso contro l’Italia, prontamente si attivarono per salvare i Tedeschi e Francesi, che non pagarono per le loro banche più di tanto visto che anche gli altri paesi europei furono chiamati a contribuire. Quindi i paesi che hanno complottato, con la scusa di attaccare Berlusconi Silvio, e danneggiato pesantemente i conti dell’Italia quando si è trattato di difendere le loro banche hanno preteso che gli italici mettessero la loro parte di soldi,  e non hanno voluto sentire obiezioni. Così l’uomo più “europeo” delle nostre istituzioni ha tassato per decine e decine di miliardi gli italiani per salvare coloro che, banche tedesche in prima fila, avevano non solo concesso per avidità soldi ai Greci, ma anche partecipato alla speculazione contro i nostri titoli di stato. Ovviamente i prestiti alla Grecia li hanno passati per  aiuti. Quando mai, questi signori hanno letteralmente affamato i greci e quest’ultimi con i soldi che hanno preso dalla Ue hanno rimborsato i debiti che avevano con le banche tedesche. Per compiacere la Ue abbiamo fatte manovre lacrime e sangue che hanno mandato il paese in una fase recessiva acuta che ha appesantito la nostra situazione finanziaria. Con tutte le manovre fatte il nostro debito pubblico invece di diminuire è sensibilmente aumentato. C’è stata una guerra senza pallottole con tanto di nemici e traditori. Ora quegli stessi “europeisti”, i cui loro problemi sono di tutti ma che rifiutano i problemi degli altri, sembra che non vogliano “sentirci” con le migliaia di persone che sbarcano qui da noi. Per loro è solo un problema italiano. L’euro per come l’intendiamo per me è finito e questa fase di rottura non possono condurla coloro che  ci hanno portato il nemico in casa. Certo dovremmo essere vigili, ma credo che non ci si possa fare nulla.
 
                                                            paolosenzabandiere
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

5 maggio 2014

(27) VAURO IL COMUNISTA/REAZIONARIO SI E’ PERSO LA LOTTA DI CLASSE

(27)
Introduzione alla lettura
04/05/14
 
 
 
 
Caro brontoVauro, che nelle file del M5S ci sia un filino di intolleranza può essere, ma che uno che blatera di comunismo come te non si accorga che c’è tanta lotta di classe del nuovo tipo, del terzo millennio, è inaccettabile.
La tua generazione, oddio la mia generazione, ha oggettivamente distrutto il futuro dei nostri giovani, con le sue leggine criminali e anticostituzionali, che hanno devastato i conti dello stato, con i vostri/nostri ignobili diritti acquisiti, con le baby pensioni, con i contributi figurativi (cioè a costo zero), con certe pensioni sociali scippate (ne sai nulla di finte separazioni per cuccarsele?). Ora questi giovani dovranno lavorare anche il doppio, qualche volta anche il triplo di privilegiati che il sistema anticostituzionale difende, pagheranno contributi (a trovarlo il lavoro!) anche 100 volte superiori ai più vecchi che ancora percepiscono pensioni da scippo e forse loro in pensione non ci potranno andare mai.
E non riesci neanche a comprendere la loro rabbia, qualche volta sorda, in maniera sbagliata certo, ma loro non hanno futuro perché il futuro è stato garantito da una classe politica e sindacale ignobile ( era difficile comprendere il baby boom, vero Vauro?), spesso anche finta comunista come te, solo ad alcune generazioni.
Che bell’esempio di comunismo generazionale! Chi si alza prima si veste! Quanto somiglia al polpottiano chi porta gli occhiali è un reazionario! Mi  sa che il reazionario certo sei proprio tu!
                                                    
                                                       paolosenzabandiere
 
 
 

2 maggio 2014

(26) IL CASO SAP. GLI APPLAUSI DI UN PAESE MALATO

(26)
Introduzione alla lettura
02/05/14
 
 
 
 
 
Voglio comprendere tutto. Fai un lavoro di cacca, lo fai per gli altri e ti prendono spesso a calci. Ti chiamano giorno dopo giorno, di giorno e di notte, per situazioni d’emergenza dove tu spesso rischi la pelle, arresti qualcuno, e dopo 5 minuti una classe politica che sei costretta, disprezzandola, a scortare, a proteggere, ti fa delle leggine ignobili che sono il sogno di ogni avvocato che più che avvocato sembra un complice di chi delinque. E allora impotente devi rilasciare chi hai fermato, che ti ghigna in faccia beffardo la sua strafottenza criminale. E quando ritorni sul luogo del “delitto”, anche se era solo un furtarello, hai pure gli sguardi di disapprovazione della gente come se tutto questo fosse dovuto a te. Giornate storte per questo ne puoi avere 730 all’anno, perché tu a volte il lavoro te lo porti, o te lo fanno portare, pure a casa. A volte questa disperazione ti porta a fare delle clamorose sciocchezze, ma spiegami una cosa, se puoi. Cinque minuti di applausi a dei colleghi a cui è partita la brocca, magari puniti oltre modo, cinque minuti di applausi a chi ha ucciso un ragazzo di 18 anni che poteva essere tuo figlio, sono una cosa che non avresti dovuto mai fare.
paolosenzabandiere
 
PS. Dell’ignobile sottobosco politico presente all’assemblea del Sap, che per motivi politicamente inconfessabili ha applaudito i poliziotti nulla da dire. Cosa vuoi dire quando ti trovi di fronte a persone che per tornaconto elettorale applaudono chi, pur non volendo, ha ucciso un ragazzo di 18 anni?