(30)
Introduzione alla lettura
21/05/14
Molti commentatori plaudono Vespa per essere stato
finalmente un giornalista all’altezza della situazione. Io al contrario credo
che abbia continuato a fare spettacolo a favore dei potenti come ha sempre
fatto quando si è genuflesso davanti al potente di turno, solamente che questa
volta non c’era nessun potente, al contrario c’era l’antipotere e quindi via a
menar fendenti! Con una trasmissione così confezionata che di fronte alle
battute di uno che di battute se ne intende, il pagatissimo pubblico presente
in sala non ha mai accennato ad un pur timido applauso.
Ha dunque vinto Vespa? Per quanto riguarda lo share
della sua trasmissione certamente. Per il compito di cantore del potere non
credo proprio, anzi è stato ripagato con la stessa moneta con la quale lui ha
retto il giochino di Berlusconi Silvio tanti anni fa. Ve le ricordate le
lavagnette, le scrivanie di ciliegio, approntate per far vincere il Berlusca?
Peraltro il Silvio 20 anni aveva ben compreso che gli italiani volevano sognare
e lui via con il milione di posti di lavoro, ecc. Allora la sinistra a
sgomitare che non era credibile e sappiamo tutti come andò a finire.
Ora la situazione è cambiata. C’è una bella fetta
di Italiani che non sogna più e che non sa che farsene delle finte speranze
alla Renzi, che odia di un odio cupo una classe politica che sente responsabile
del suo malessere. Grillo lo ha capito e aveva il problema di come raggiungere
un pubblico che non naviga su internet, ma sensibilissimo a certi discorsi e ha
avuto il colpo di genio di cui il Vespa, tutto teso a tirar trappole mediatiche
al Grillo, non si è quasi accorto. Il plastico del castello di Lerici è stato
la scrivania di ciliegio dei nostri tempi. A chi chiede giustizia Grillo ha
detto che se lo votano avrà giustizia.
Per inciso Vespa, capito il pericolo, si è
rifiutato di far entrare il plastico in studio, perché la sua trasmissione non
è un teatrino, ammettendo peraltro implicitamente che le altre volte fu
teatrino. Resta il fatto che era tardi, il messaggio di giustizia a chi voleva
giustizia, e giusta vendetta, era
arrivato.
paolosenzabandiere
Nessun commento:
Posta un commento