“Signori prego, alla destra dell’astronave potete
vedere quell’enorme buco nero pieno di detriti galleggianti. Una volta li c’era
un pianeta, il più bello di tutte le galassie. Pieno di verde, di ossigeno e
soprattutto pieno di acqua. Al confronto la maggioranza dei nostri pianeti, con
i loro razionamenti, sono veri e propri deserti.
Ma era abitato dagli umani, gente assurda. Tecnologicamente
erano riusciti a conquistare tutto il
loro mondo, ma con zero intelligenza.
Quella nel corso della loro evoluzione l’avevano lasciata sugli alberi delle loro
grandi foreste, che anche la savana faceva paura al loro intelletto.
Nel corso di migliaia di anni erano passati dalla
clava all’uso di armi sempre più sofisticate e distruttive, ma sempre in nome
dei loro assurdi, sanguinari, vendicativi dei. L’inizio della fine fu quando
alcuni di loro decisero di fare uno stato religioso in un terra cara anche ad
altre religioni. Fu la scintilla. Una
guerra continua per decenni che fomentò d’odio, di rancore, miliardi di umani,
fino agli ultimi giorni. Riuscirono a fare di una religione culturalmente
subalterna la bandiera degli oppressi al mondo. Riuscirono a fare delle loro
religioni un modo non per ragionare sulle ragioni degli altri ma per sradicare
gli altri dalla faccia della terra, in questo vergognosamente uguali. Non si sa
bene che fu il primo ad iniziare se i padroni di Israele, o i terroristi islamici
con un clamoroso attentato.
Resta il fatto che Israele si sentì minacciato a
tal punto da usare l’arsenale atomico posseduto contro gli stati vicini, in
quell’intento inconsciamente autodistruttivo che era stato già di un loro
antenato, tale Sansone nella guerra contro un altro popolo, mi pare si
chiamassero Filistei.
Gli altri, non da meno, non videro cosa migliore
che di immolarsi e far immolare, per i loro altrettanti ridicoli dei, in quella
loro sciocca demenziale volontà di distruzione e autodistruzione in onore della
loro divinità. A quel punto pure coloro che rifiutavano gli dei, professando
l’ateismo, ricordandosi di essere umani anch’essi, vollero dire la loro, e
fecero parlare le loro armi, per farla pagare ai folli, diventando un poco folli
e intolleranti a loro volta. Riuscirono tutti in quello che era l’obiettivo di
ogni forma di religiosità da sempre in quello stupendo pianeta: distruggere il
proprio e l’altrui pensiero, annullarli a favore di una entità superiore. Con
il “progresso atomico” ci riuscirono appieno, e fu la fine. ”
“Come si chiamava il pianeta?”
“Si chiamava Terra, il pianeta Azzurro”.
Questo è solo un racconto e neanche bello ma con un
piccolo sforzo ce la farete a farlo diventare realtà…
paolosenzabandiere
P.S. Invece di grattarvi, di fare gli scongiuri,
andate a riprendervi l’intelligenza, quella che avete lasciata sugli alberi
laggiù nella foresta, prima della savana…