30 gennaio 2013

(07) MPS - ABI. BANCHIERI O BANCAROTTIERI?

Gennaio (07)
Introduzione alla lettura
28/01/13

     Le pagine di cronaca sul caso Mussari sono quanto più di vergognoso sia accaduto ai vertici bancari in questi ultimi anni. Se un bancario avesse fatto un milionesimo dei danni provocati da questi signori non solo sarebbe stato licenziato senza pietà, ma un branco di avvocati famelici, sguinzagliati dalle banche,  avrebbe cercato di toglierli tutto, fino all’ultimo euro. Invece in queste storie di dirigenza bancaria lor signori cadono sempre in piedi, e senza problemi, se non facesse cucù quella ficcanaso di magistratura. Ve lo ricordate il Profumo amministratore delegato che fece perdere all’Unicredit miliardi e miliardi di capitalizzazione, un crollo da oltre 7 euro a ben meno di 1 per azione, per avergli fatto comprare banche dell’est europeo a prezzi di affezione? A suo modo fu sincero ed onesto. Disse che lui la crisi non l’aveva proprio vista arrivare. Evidentemente comprendere il grado di parossismo, di riscaldamento dell’economia è compito di chi partecipa alla prova del cuoco e non di chi è ai vertici di una grande banca. Gli azionisti dell’Unicredit la pensarono diversamente, ma poco poco diversamente, visto che lo allontanarono dalla carica premiandolo però con un ricca liquidazione di 38 milioni, si 38 milioni di euro!!!.....*(vedi nota)

20 gennaio 2013

(06) SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE NAPOLITANO – GIUDICI DI PALERMO. DA REPUBBLICA PRESIDENZIALE A MONARCHIA ASSOLUTA?

Gennaio (06)
Introduzione alla lettura
19/01/13







    Sullo scontro Napolitano - giudici di Palermo ci sono da aggiungere alcune cose considerando che la Corte Costituzionale, richiamandosi all’art. 271 del c.p., impone ai giudici palermitani di distruggere i nastri delle telefonate registrate intercorse tra il Mancino, che cercava soluzioni ai suoi problemi giudiziari riguardanti la trattativa tra Stato e mafia, e il presidente Napolitano. L’articolo 271 in pratica recita che non possono essere usate le intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni di alcune categorie, dai ministri di culto, ai commercialisti, ai medici, ecc., “quando hanno a oggetto fatti conosciuti per ragione del loro ministero, ufficio o professione, salvo che le stesse persone abbiano deposto sugli stessi fatti o li abbiano in altro modo divulgati”. Ma nell’articolo in questione mai viene menzionata una figura istituzionale pubblica, dal singolo ministro in su, a cui applicare la legge. Tra l’altro l’applicazione a mio parere forzata dell’articolo 271 del c.p. alla figura del Presidente della Repubblica, va a stridere con alcuni articoli della Costituzione stessa che sono ben più pertinenti al suo ruolo. L’art. 90 della Costituzione recita: “Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tal caso è messo in stato di…..”. E’ del tutto evidente e implicito che reati compiuti non “nell’esercizio delle sue funzioni” sono ovviamente perseguibili come fosse un normale cittadino. Questi possibili reati “personali” o i reati contemplati esplicitamente dall’art. 90 non possono certo essere perseguiti intercettando volontariamente il Presidente della Repubblica,  ma qualora emerga, intercettando terzi per reati che li riguardano, che il Presidente abbia commesso  a sua volta reati, quelle intercettazioni devono essere usate per evitare che la Repubblica Italiana si trasformi in una  monarchia assoluta, con il monarca a cui tutto è permesso e che non può essere per alcun motivo perseguito…..



14 gennaio 2013

(05) SANTORO E TRAVAGLIO. SILVIO SENTITAMENTE RINGRAZIA.

Gennaio (05)
Introduzione alla lettura
12/01/13

     È quasi il caso di dar ragione a Grillo, in televisione non ci si va perché li i vecchi marpioni ti stritolano. Prima della apparizione televisiva di Silvio Berlusconi, Lù il padrun de quasi tut, a Servizio pubblico, ragionavo sul perché il “nostro” eroe avesse deciso di andare, e purtroppo la risposta che mi davo non mi tranquillizzava affatto. Anche un politico alla frutta non andrebbe mai in una trasmissione televisiva in cui potrebbe essere fatto a pezzi. Paventavo, giuro, un signore che volesse buttarla in rissa e/o che tenesse in serbo qualche dossier da usare contro i suoi avversari. È successo di peggio. Alla luce di quanto accaduto si potrebbe concludere che la trasmissione fosse “acchittata” (termine romano con cui si definisce una combine malandrina per far concludere una partita con un risultato prestabilito, per trarne un vantaggio economico) ma non è così, è solo la semplice, ridicola, spocchiosa sicurezza di sé che pervade tutta una serie di personaggi che combattono Silvio Berlusconi sottovalutandolo costantemente ed essendo, da questo genio della comunicazione, puntualmente stritolati. Ve la ricordate la gioiosa macchina da guerra di Ochetto? Il dibattito politico dovrebbe essere la capacità non di convincere i tuoi ma al contrario il seminare il dubbio nello schieramento avversario. Purtroppo molti radical chic, che non sanno comunicare alla gente, tanto sono pieni di se, queste cose non le comprendono, o non vogliono usarle, tanto pensano eccezionale il loro pensiero, e puntualmente vengono battuti da chi la comunicazione la usa in maniera geniale.  Sono vent’anni che ce la meniamo con il conflitto di interessi che a chi vota per Lù, non è mai interessato e oggi che gli stessi elettori del piddielle hanno motivi di avercela a morte con il loro “conductator” che facciamo? Ma è chiaro, un bell’accorduccio con il nostro eroe per non parlare dei suoi processi  e per dargli degli spottoni che neanche la lavagna del miglior Vespa…..

10 gennaio 2013

(04) ALEMANNO, VELTRONI, RUTELLI E LE COGLIONEIDI DELLE TARGHE ALTERNE.

Gennaio (04)
Introduzione alla lettura
10/01/13

    Altro che odissea, queste sono vere e proprie coglioneidi che da 20 anni i sindaci di Roma propinano ai propri sudditi (come chiamarli altrimenti?) che evidentemente, come un tappo andato a male, hanno un non lieve sapore di idioti, che tutto si bevono. Puntualmente i nostri sindaci, i difensori della nostra salute (sic!), ci propinano a gennaio le targhe alterne perché i livelli di inquinamento atmosferico sono diventati intollerabili. Questo per un marziano potrebbe essere una validissima giustificazione, ma basta avere presente alcuni punti fermi e si comprende benissimo che le cose non stanno così. L’inquinamento da mezzi di locomozione raggiunge il picco quando questi mezzi vengono usati in massa e non quando, causa mancanza di soldi, molti automobilisti sono costretti a lasciarli fermi a casa. I sindaci sono obbligati, per legge, a bloccare il traffico quando lo smog raggiunge certi livelli, il farlo, in malafede, in differita, li rende responsabili di un grave attacco alla nostra salute…..

7 gennaio 2013

(03) BOATENG E LE CURVE IMBECILLI

Gennaio (03)
Introduzione alla lettura
06/01/13


     A Como il campione del Milan stufo dei continui buu razzisti contro di lui, portati avanti da un centinaio di tifosi della Pro Patria, calcia fuori il pallone e smette di giocare tra la solidarietà dei propri compagni. A Roma gli uomini delle tenebre fanno uh, uh scimmieschi, continui, mirati, nei confronti del giocatore cagliaritano Ibarbo, non tenendo in nessuna considerazione che nella Lazio, società che ha una storia gloriosa che è l’antitesi del razzismo pataccaro di questi signori, giocano anche giocatori di colore. Tutto questo contro la volontà della maggioranza dei tifosi laziali che per questo li fischiano. Ma gli idei non amano gli imbecilli e per irriderli pensano bene di…..  

(02) I VOTI CHE SPOSTA LA TELEVISIONE.



Gennaio (02)
Introduzione alla lettura
05/01/13


     Sentire politici, direttamente interessati al problema, dichiarare che la televisione non sposta voti, quando passano la loro vita alla ricerca affannosa di una trasmissione televisiva, può far sorridere. Ma sentire dei giornalisti, che dovrebbero essere obbiettivi, sostenere le stesse cose mi fa arrabbiare tantissimo, conscio di essere in presenza di un giornalista furbo o semplicemente imbecille. Ovviamente l’intervento metodico di un politico in televisione non sposta una quantità massiccia di voti ma quanto basta, a volte, per vincere le elezioni. Eclatante su questo argomento quanto avvenuto in questi ultime settimane televisive. La presenza massiccia degli esponenti del piddì in televisione per le primarie ha portato le preferenze per quel partito oltre il 30%.  La successiva massiccia presenza del Berlusconi, Lù il padrun de quasi tut, ha successivamente ridimensionato il fenomeno del piddì facendo riguadagnare posizioni al piddielle…..


4 gennaio 2013

(01) SILVIO SPARAPALLE E I COMPLICI SILENTI.

Gennaio (01)
Introduzione alla lettura
03/01/13






     Togliere l’Imu e al suo posto aumentare di un “pochino” le tasse sui tabacchi e sugli alcolici, tanto per non allarmare, scontentare, chi ne fa uso. Avessi trovato uno straccio di giornalista, di politico, di economista, che abbia accusato Silvio sparapalle di dire delle vere e proprie sciocchezze…..