7 gennaio 2013

(02) I VOTI CHE SPOSTA LA TELEVISIONE.



Gennaio (02)
Introduzione alla lettura
05/01/13


     Sentire politici, direttamente interessati al problema, dichiarare che la televisione non sposta voti, quando passano la loro vita alla ricerca affannosa di una trasmissione televisiva, può far sorridere. Ma sentire dei giornalisti, che dovrebbero essere obbiettivi, sostenere le stesse cose mi fa arrabbiare tantissimo, conscio di essere in presenza di un giornalista furbo o semplicemente imbecille. Ovviamente l’intervento metodico di un politico in televisione non sposta una quantità massiccia di voti ma quanto basta, a volte, per vincere le elezioni. Eclatante su questo argomento quanto avvenuto in questi ultime settimane televisive. La presenza massiccia degli esponenti del piddì in televisione per le primarie ha portato le preferenze per quel partito oltre il 30%.  La successiva massiccia presenza del Berlusconi, Lù il padrun de quasi tut, ha successivamente ridimensionato il fenomeno del piddì facendo riguadagnare posizioni al piddielle…..



I VOTI CHE SPOSTA LA TELEVISIONE.

     L’elettorato italiano è fortemente ideologizzato, difficile da spostare, preferisce sovente sopportare i più improponibili leader del suo schieramento che votare per gli “altri”. La situazione elettorale, almeno fino alle passate elezioni, era abbastanza cristallizzata. Un 20% di elettori non votava o votava scheda bianca, gli altri si suddividevano, in maniera quasi equamine fra i due schieramenti. Ovviamente bastava spostare quel 5, 6% di elettori e la vittoria era assicurata. Per questo motivo la visibilità televisiva  è determinante per un partito politico. 

                                                              paolosenzabandiere

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