28 marzo 2010

SARANNO COSI' INCAPACI DA VINCERE?

Quando arriva una grande crisi economica, i governi in carica perdono le elezioni. Questo accade in tutto il mondo, quasi in tutto il mondo perchè in Italia succede il contrario, qui il governo recupera, anzi fino a qualche mese fa ha rischiato di stravincere.
Come è stato possibile ciò. Sicuramente la grande capacita del nostro Lù, il padrun de quasi tut, di presentarsi come l'uomo del fare, contro gli altri, gli uomini della chiacchere. In questo ha avuto un'autostrada davanti grazie al problema dei rifiuti in Campania. Poi arriva il terremoto in Abruzzo e anche lì splende la luce dell'uomo del fare. Che cosa importa se le prime case consegnate sono state quelle costruite dalla regione Trentino, governata dalla sinistra, chi se ne accorge, chi ne parla?
Con lo scandalo Marazzo la situazione per il centro sinistra addirittura precipita. Si fa concreta la possibilità che riescano a tenere solo le regioni rosse. Il governo è al top. Poi il lento declino. Gli arresti in Lombardia, gli affaristi con il terremoto dell'Aquila.
Per il centro sinistra la lenta risalita, con la svolta di Bersani che fà propria la candidatura della Bonino nel Lazio. Ad onor del vero anche i tentativi di spostare il dibattito politico sulle emergenze sociali sortisce degli effetti. Ma la capacità di recupero del centro sinistra finisce lì. Hanno la fortuna incredibile di poter sfruttare concretamente quelle che è il sogno di ogni candidato americano. Riuscire forse a pizzicare l'avversario che non ha pagato i contributi della domestica o meglio ancora che non ha pagato le tasse e non fanno nulla per sfruttare l'eventuale vantaggio. Non riesci a capire caro lettore fantasma? Il fatto quotidiano pubblica che la signora Polverini ha potuto comprare due appartamenti dall'Inpdap e dallo Ior a prezzi estremamente facilitati e lor signori non fanno, non dicono nulla. In un paese in cui ci sono centinaia, milioni di persone, che avendo contratto un mutuo per comprare una casa a prezzi purtroppo altissimi, si trovano in condizione di estremo disagio economico questo modo di fare, magari perfettamente legale, è visto dalla maggioranza di cittadini come privilegio insopportabile, per questo può spostare voti, che sarebbero importantissimi se si prendono per buone le stesse affermazioni della Bonino che nel Lazio si vincerà per una attaccatura.
Questo è il paese dei Meniconi Nando, ricordate l'americanismo da macchietta di un grande Alberto Sordi. Un'Italia senza democrazia dentro che stravedeva per gli aspetti esteriori dell'America, per le gomme americane, le scarpe bianche da ginnastica, le grandi moto e nient'altro. Il concetto di democrazia, il lottare per la libertà degli altri come se fosse per la tua, il rispetto per le regole è una cosa inconcepibile per la maggioranza di questo popolo che fino ad un attimo prima era estasiato dalle promesse del Duce di vantaggiosi ritorni dalle italiche prepotenze.
Ovvio che se questo è lo strato culturale che accomuna gran parte degli Italiani, chiedere conto a qualcuno di chiarire alcuni fatti che lo vedono protagonista viene quasi visto come il perfido comportamento di colui che vuole il male del prossimo. Ti è mai capitato, caro lettore unico di arrabbiarti per un torto subito e vedere intorno a te persone pronte a dare ragione al sorridente maleducato di turno piuttosto che a te. Questo è il paese. Ci si accompagna al sorridente mascalzone ma la vittima incazzata e magari urlante non la sopporta nessuno.
E così a urne aperte dovremmo aspettare lunedì pomeriggio per sapere chi ha vinto e di quanto. Perchè nessuno, né la Bonino e i radicali, né il Pd, né i verdi, né Italia dei Valori, né sinistra e libertà, né i comunisti, né i socialisti e neanche il movimento viola hanno impostato una campagna all'americana per chiedere, con grazia, ma anche con la dovuta fermezza alla candidata avversaria di chiarire quanto c'era da chiarire. Ma si sa qui non ci sono americani, ma tanti Meniconi Nando.........
28 marzo 2010 paolosenzabandiere
paolosenzabandiere
Ps. per quanto possa valere un appello su un blog fantasma voglio dire che io la Bonino la voterò comunque.

27 marzo 2010

I PARTITI DELL'AMORE ALLA GUERRA CONTRO I CRISTIANI DENTRO

Come si riconoscono tra di loro i partiti dell'amore, con la loro intransingenza contro gli altri, nella loro lotta senza quartiere contro i partiti degli altri, “quelli dell'odio”? Ma naturalmente dalla scia di sangue che, puntuali come un orologio svizzero, hanno lasciato dietro di se nel corso dei decenni, dei secoli, dei millenni. Credere in Dio o al contrario negarne l'esistenza, non è importante per appartenere ad uno dei tanti partiti dell'amore che puntualmente sbocciano, lasciandosi poi sul loro cammino la loro brava dose di sangue e rovine.
Anzi proprio qui sta il bello di queste cose. I leader più anticristiani che si possano conoscere si trovano coccolati, vezzeggiati, nella più ignobile e oscena alleanza con quelle gerarchie pseudo religiose che offendono Cristo in ogni attimo della loro vita. Le gerarchie sanno avere nei confronti dei loro naturali nemici un comportamento ferreo, intransigente, senza tregua. Quando si accorgono di essere di fronte ad un leader che cerca di rendere più sopportabile la vita ad una umanità dolente che è stata educata da loro ad avere paura della vita, a vergognarsi del sesso, che per colpa dei cari alleati della chiesa si trova piena di problemi economici, allora si che l'intransigenza di lor signori si fa proverbiale. Si può sopportare di tutto, e quindi leader che certo non per colpa del domani, visto la pienezza dei propri conti in banca, fanno abortire le proprie donne, che divorziano a go-gò, che vivono una vita di infinita, estrema avidità, ma colui o colei che di fronte a questa umanità con mille problemi magari si ingegna per evitare gli aborti clandestini, addirittura per contrastarli con una sana educazione sessuale questo no. Questi ignobili farisei non possono permetterlo, non lo sopportano.
Che ci fossero centinaia di migliaia di aborti clandestini con decine, centinaia di donne morte per gli uteri perforati dalle mammane a questa bella gente non interessava e fintanto che la cosa era segreta, proibita, c'era il loro complice silenzio, e non esisteva, non si parlava di diritto alla vita. Ma lottare perchè un dramma come l'aborto venisse almeno vissuto in condizione mediche dignitose e fosse data soprattutto un'educazione sessuale che evitasse gravidanze indesiderate, questi personaggi non potevano sopportarlo. Per lor signori, qualsiasi leader che non divorziasse, non andasse a puttane, pardon “escort”, che si comportasse come un cristiano è da contrastare, sempre. Perchè comunque sarà sempre, pur nella sua discutibilità, un uomo più giusto degli osceni di cui caldeggiano l'alleanza.
Ma gli uomini giusti non danno i soldi alle ricche scuole private cattoliche per negarli alle disastrate e povere scuole statali. E non solo perchè la Costituzione pur prevedendo la possibilità dell'educazione religiosa, ritiene che questa non debba essere finanziata dal denaro pubblico, ma proprio per l'oscenità di un insegnamento che oggi può essere ai confini dell'obiettività e domani, magari vittima di un'esplosione integralista, devastare il concetto stesso di democrazia. Ve la immaginate la contrapposizione tra le scuole cattoliche e le scuole coraniche? E tutto questo in uno stato democratico?
Resta il fatto che in questa oscena rincorsa a servire una chiesa in cui non si crede, questi politici, con la complicità delle gerarchie negano sempre più soldi alle scuole statali per darne a quelle religiose, e se i ragazzi si feriscono o muoiono nel crollo di tetti o di calcinacci nelle scuole statali non è colpa di nessuno, vero? Li non esiste il diritto alla vita, solo il diritto agli affari dei mercanti.
Con un assist incredibilmente violento come non era mai accaduto a pochissimi giorni dall'elezioni il cardinale Bagnasco chiede ai cattolici di non votare chi è contro il diritto alla vita, ovviamente chiedendo appunto un voto per il più anticristiano degli schieramenti europei, poi visto la violenza, la strumentalità di quanto detto, il giorno dopo arriva la finta correzione, che ci sono anche “altre” priorità per Chiesa. Ovviamente per Bagnasco non è importante che i seguaci del partito dell'amore sfilino in molti con il braccio teso, con i galiardetti della Decima Mas e tutti con un odio sordo, violento, contro chi non la pensa come il loro capo
Parlano di diritto alla vita e poi quando arriva la vita sono i primi ad attentare alla salute psichica dei bambini che sono loro affidati. In tutti il mondo sta scoppiando il caso ignobile, vergognoso dei preti pedofili, ancor più mostruoso per la scoperta che questi mostri, come l'ultimo pedofilo che ha violentato in decenni 200 bambini sordomuti, sono stati quasi sempre “protetti” dalle gerarchie ecclesiastiche. E ancora hanno il coraggio di parlare di diritto alla vita? Dopo che la vita di milioni di persone nel corso dei millenni è stata distrutta dalle loro violente prevaricazioni in nome di un Dio che nei fatti hanno offeso e offendono in molti atti da loro compiuti.

21 marzo 2010

I MIRACOLI DI SILVIO E LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI IMBECILLI

E così Silvio il miracoloso compie in piazza S. Giovanni una serie incredibile di miracoli. E non solo miracoli personali. Ma procediamo con ordine. Piazza S. Giovanni è non è piena nenche per metà, stanno a dimostrarlo le riprese ad altezza d'uomo e mai dall'alto, con gli ossequiosi servi del potere che non possono riprendere gli ampi spazi vuoti. Il palco è oscenamente portato a livello della scalinata della chiesa, nascondendo qualche decina di migliaia di metri di piazza, forse più Neanche a farlo apposta bisogna aspettare quasi le nove di sera per avere dalla questura un ampio, oltre modo abbondante, “sono centocinquantamila”, quando neanche a calci sarebbero stati più di centomila. Stavolta per grandeggiare con gli uni lo sono stati anche con gli altri. 200.000 alla manifestazione per l'acqua? Ma scherziamo! Forse anche li hanno contato gambe e braccia. E comunque anche qui il primo miracolo di Silvio. Un milione!
Ma non divaghiamo, torniamo ai miracoli. Oltre al partito dell'odio trasformato in partito dell'amore gli viene molto bene anche la moltiplicazione degli imbecilli, anzi lì riesce a coinvolgere la quasi totalità della nazione. Non ti sento d'accordo caro lettore fantasma, non vorresti coinvolgere tutti gli......... o quasi tutti gli italiani in questo miracolo del nostro? Ma come, questo vuole fondare il partito di una religione laica e afferma che entro tre anni sconfiggerà il cancro, lui e chi se no? E tu mi chiedi angosciato perchè voglia coinvolgere nel miracolo degli imbecilli, cioè la loro moltiplicazione, il 99%, è troppo?, facciamo allora il 95% degli italiani?
La cosa per me è talmente evidente. Non solo quasi il 50% degli italiani vota per questo imbonitore con le sue porzioni miracolose, a proposito quante ne avrà bevute per i suoi capelli, ma gli altri votano o hanno votato per altrettanto cialtroneschi leader che non sono riusciti, o meglio non hanno voluto rintuzzare le ridicole mostruosità del nostro.
Una domanda per te caro lettore fantasma. In un mondo in parte in mano agli sciocchi che votano, quelli che non riescono a combattere gli imbecilli, perchè non sanno parlare al cuore delle persone, come li chiameresti tu? ......................non sono forse appunto semplicemente......il resto degli imbecilli?

MANI DA CENTENARIO IN UN CORPO FATTO E RIFATTO.

Ogni tanto un po' di sano, sarebbe il caso di dire malsano, gossip. Su “la Repubblica” di lunedì 15 marzo c'è una stretta di mano tra il Silvio e don Verzè, per i novant'anni del prete milanese. La foto è illuminante più di mille recensioni. Pur avendo quasi venti anni di meno il nostro amato Premier ha le mani letteralmente devastate da rughe incredibili, da sfigurare con quelle del novantenne, e io a chiedermi come uno così attento ai particolari, o meglio alle finzioni, non avesse trattato con la stessa cura del volto, le sue martoriate manine.
La cosa sarebbe stata senza risposta, dato la mia crassa ignoranza in materia, se non ne avessi accennato alla parrucchiera che mi taglia i capelli, in quello splendido crescendo wagneriano di antiberlusconismo che ci accomuna. In pratica secondo lei la plastica si mette dappertutto, ma nelle mani non si può intervenire, e quindi le mani sono il segnale incancellabile della tua età biologica. Debbo ritenere che abbia ragione e allora caro Silvio le tue mani dimostrano che sei molto, ma molto avanti negli anni.

LU' E LA DEMOCRAZIA , VIA LA MASCHERA CON IL SILENZIO DEGLI ALTRI

Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, in merito all'inchiesta di Bari sono di una gravità assoluta. Dopo l'arresto del pd Frisullo,in Puglia, il “garantista” Berlusconi getta la maschera e tira fuori, in maniera del tutto evidente il suo carattere antidemocratico e assolutista. Il giudice di Bari che arresta l'esponente del pd è un bravo giudice, al contrario di quelli che lo perseguitano, ovviamente. I giudici che sotto le elezioni (ma ci sono elezioni quasi ogni anno!) arrestano o avviano indagini contro esponenti del centro destra sono farabutti e comunisti e se al contrario la loro attenzione si rivolge, sempre sotto le elezioni, contro la controparte politica sono degli splendidi esempi di dedizione al lavoro.
È del tutto evidente che quest'ideale della giustizia alla Bokassa, alla Papà Doc, in cui i giudici sono bravi solo se arrestano e indagano gli avversari politici, la dice appunto lunga sul livello di democrazia presente nello schieramento del centro destra e in chi lo guida. In un paese realmente democratico e quindi non in Italia che lo è solo formalmente, certe affermazioni avrebbero provocato le dimissioni di chi le avesse fatte. Invece qui è normale, tanto normale che neanche l'opposizione sembra accorgersi della gravità di quanto detto dal nostro, tant'è che la cosa passa, con la loro complicità, nel silenzio più assoluto.

17 marzo 2010

LU', GLI ENTI DI GARANZIA E L'OPPOSIZIONE DEGLI IMBECILLI.

Che si sarebbe arrivati a questo punto era talmente evidente. L'occupazione dei partiti politici di tutti gli organi di garanzia, soprattutto di quelli creati paradossalmente per controllarli era da tempo sotto gli occhi di tutti. La sinistra quando era al potere ha sempre visto la Rai come l'ente da contrapporre alle televisioni dello Chevalier. Invece di risolvere il conflitto di interessi ha inciuciato non ponendosi mai e poi mai un problema che era di tutta evidenza. Se noi consideriamo la Rai quasi una cosa nostra, pur disposti a lasciare degli spazi ai nostri avversari, quando e se vincerà Lù, il padrun de quasi tut, si ritroverà a comandare non solo sulle sue televisioni ma anche su quelle pubbliche e con il senso della democrazia che ha, ogni forma di opposizione credibile sarà per lui intollerabile. Era chiaro.
Così non solo i partiti non sono usciti dalla televisione pubblica ma hanno permesso che continuasse quel modo incredibile di far televisione partigiana, subdola, che una bella fetta delle televisioni del nostro praticava. Invece di troncare sul nascere questo tipo ignobile di far televisione si è permesso che al contrario che questo modello fosse il solo vincente. E così abbiamo permesso che nelle teste delle persone, in maniera subdola, venissero immesse ingenti quantità di virus osceni, di devastanti troian, che sotto forma di sedicenti giornalisti incominciassero a storpiare i nomi dei politici indigesti, che facessero boccacce in loro presenza o solo nominandoli per poi illuminarsi quando invece si parlava del politico a cui si era giurata profonda e servile fedeltà.
Al buio dei nostri salotti si è permesso che centinaia, che milioni di persone avessero le teste violentate, devastate da questa cosciente cricca di antidemocratici che facendo finta di cavalcare la protesta, la nausea della gente per tangentopoli, nei fatti tramava per il ritorno all'antico regime. Nessuno di questi imbecilli, e per questo non necessariamente collusi, perchè l'imbecille il lavoro te lo fa gratis, ha mai pensato che essendo l'etere un bene pubblico dovesse essere proibito a chicchessia, su qualsiasi televisione di fare propaganda faziosa per una parte politica?
Tutto il resto è venuto da solo. La democrazia secondo Lù è avere in mano tutte le televisioni disponibili e quindi anche tutti gli organi che ne controllano il funzionamento. C'è qualche anima candida che può pensare che chi viene messo dal nostro in posizioni di controllo nel variegato mondo della televisioni possa poi avere una sua autonomia.
Al nostro danno fastidio anche le nicchie di resistenza democratica presenti nelle televisioni pubbliche. Personalmente continuo a pensare che Santoro sia sì un giornalista schierato ma che permetta a chiunque la pensi in maniera diversa di poter parlare senza essere sbeffeggiato come è usanza fare in altre televisioni.
Per finire una nota di colore. Lù ha fatto una pressione cosi insistente, così assillante presso coloro che ha messo nei vari posti di comando o controllo della televisioni che il direttore della Rai Masi, di fronte a richieste che in alcuno modo si potevano giustificare, per quanto più che ben disposto nei suoi confronti, sembra se ne sia uscito con l'espressione: “non siamo mica lo Zimbabwe”. E si, non siamo lo stato africano, ..................e se fossimo peggio?

16 marzo 2010

I GIUDICI E I BAMBINI NELLA CATTOLICA ITALIA.

Volevo mettere questo articolo nella pagina dell'ignomia, ma di inventare una nuova pagina non ne ho voglia. I giudici di Cassazione hanno deciso che un genitore di un bambino che frequenta la nostra scuola deve essere allontanato dall'Italia se non ha più il permesso di soggiorno, perso per mancanza di lavoro. Che la madre del ragazzo sia invece in regola e stia ottenendo la cittadinanza italiana a lor signori non interessa. L'albanese non in regola deve essere allontanato perchè prima di tutto bisogna difendere i “sacri confini patri” dai barbari irregolari che premono alle porte.
Se i giudici avessero avuto qualche problema per colpa dei grandi, quando erano piccoli, non avrebbero, ripeto, non avrebbero mai emesso quella sentenza. Quando si è bambini non esistono differenze di razze, di nazione, di religione. E quando sei in quella classe, quando parli italiano come gli altri le maestre ti insegnano la storia di quello che tu ritieni il tuo paese, perchè come molti bambini non ne conosci altri, perchè quel mondo è il tuo mondo e quello di cui vagamente ti parlano, se te ne parlano i tuoi genitori, è troppo lontano dai tuoi occhi e dai tuoi pensieri.
Non voglio parlare dei genitori. Della grande fortuna di perdere il lavoro o di vedersene offrire solo uno in nero che non ti garantisce la permanenza in Italia, e questo ad un straniero adulto può capitare in qualsiasi momento. Voglio parlare delle speranze dei ragazzi e degli uomini neri, che magari rispettando le leggi, quelle speranze spazzano via in un attimo. Un attimo fa ti sentivi, eri italiano, quello era il tuo inno, gli azzurri nel tuo cuore e poi tutto questo ti può crollare addosso. Se i tuoi genitori decidessero di tornare al loro paese diventeresti un ragazzo senza patria. Non più italiano ma neanche cittadino del tuo impronunciabile paese d'origine, un disadattato forse, con davanti una vita di rimpianti o di rancori o di entrambi questi orribili sentimenti.
Tutto questo perchè “il sacro suolo patrio” deve essere difeso da quelli come te, da quelli come i tuoi genitori, a proposito, quanti saranno i senza permesso con figli nelle italiche scuole? Così tanti da dovergli fare una guerra così crudele?
A proposito di guerra, di vinti e di vincitori. Chissà se la sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito tutto questo è stata fatta in un'aula con la presenza del crocefisso. Quante volte si uccidono ancora le sue idee in suo nome. Non sono pratico di citazioni religiose ma non era sua la frase: “Chi farà loro del male sarà come se lo avesse fatto a me”.
Questo accade oggi nella cattolicissima Italia.

IL PROPOSITORE FOLLE E IL MURO DEGLI IMBECILLI

Personaggi di questo articolo sono il propositore folle, le sue proposte e alcuni personaggi che orbitano attorno ad alcuni leader della sinistra se non addirittura alcuni di questi stessi leader maximi, quello che in sintesi nel titolo definisco il muro degli imbecilli. Ti chiederai come possa descrivere in maniera così tranchant questi signori. Per una semplice ragione. Come avrai già capito il propositore folle sono io e conoscendo ciò che ho proposto a costoro non posso che definirli il muro degli imbecilli, ma visto che fin'ora abbiamo parlato, meglio scritto di parole, ora lasciamo parlare i fatti.

IL PROPOSITORE FOLLE E L'ITALIA DEI VALORI
Si era alla vigilia delle elezioni del 2001, e Idv si presentava da sola e per la prima volta. Avendo a nausea gli altri partiti avevo fatto la scelta di votarla, comunque, a prescindere, e mi era venuta un'idea che ancora considero geniale. A Roma si candidava nella XX Circoscrizione Cesare Previti e l'idea era semplice, fare volantinaggio in tutte le chiese circoscrizionali per far capire, chiarire chi fosse il mancato ministro della giustizia proposto da Silvio B. Con bene in vista il motto del volantinaggio: “Dare a Cesare quel che è di Cesare”. A mio parere questo avrebbe avuto un forte impatto non solo sul territorio ma anche a livello nazionale e sapendo parlare poco scrivo per benino la proposta a cominciare dal titolo, appunto “Dare a............
La sede Idv allora era a piazza Vittorio e appena faccio l'atto di accennare la cosa ad un'indaffaratissima segretaria, la stessa mi dice testuale che alla gente di Previti non frega nulla. Non mi scoraggio, incomincio a leggere quello che avevo scritto, e so scrivere niente male, mi ripeto, tant'è che la signora in questione mi fa finire la lettura e poi mi fa parlare con il candidato a sindaco del comune di Roma. Parliamo per una mezz'ora di cosa fare e prima di lasciarci, sulle scale, mi dice che ci sono ancora dei posti disponibili in lista a Roma. Rifiuto e aspetto ancora oggi di essere richiamato per organizzare la mia proposta.
Alle elezioni Idv prende il 3,9% quando il quorum era del 4 e riesce a prendere con i resti solo un deputato, un tale farmacista di Varese. Quanto avrebbe portato la mia idea a livello locale e a livello nazionale? Come puoi vedere anche i decimali avrebbero fatto comodo. Tutto qui? Magari! Il farmacista di Varese e il candidato sindaco di Roma, il lunedì dell'elezioni chiedono entrambi di poter entrare in Forza Italia. Ovviamente nessuno ha chiesto scusa agli elettori per questi comportamenti.
IL PROPOSITORE FOLLE E ROMANO PRODI.
Si era alla vigilia delle elezioni del 2006, mi sembra. C'era già fissato un dibattito tra B. e Prodi. Con la solita follia che ormai è parte del mio pensiero visto che continuo a credere nell'intelligenza degli uomini, con la mia brava letterina scritta, bene, bene, perchè con le parole non mi trovo poi tanto, vado nella sede del comitato per Prodi che neanche a farlo apposta se non vado errato era allora nella stessa strada di Forza Italia, via dell'Umiltà. Il tenore della lettera era grosso modo questo. Il sogno di ogni leader politico è sbugiardare pubblicamente l'avversario, figuriamoci se questo accade in televisione. Nella lettera consigliavo di portare il discorso su Contrada e Pannella che lo difendeva e davo questo preciso consiglio: “Considerando come si comporta il signore in questione (il B.) di fronte a queste affermazioni, sono portato a pensare che il nostro negherà anche l'evidenza di quanto precedentemente asserito, per questo la consiglio di portarsi il giornale di proprietà del fratello per smentirlo in maniera plateale”.
A quella trasmissione fu paradossalmente il Berlusconi a entrare nel merito del caso Contrada,. Pensai: “E' fatta!”, ma da Romano Prodi solo un silenzio imbarazzato. Non bastò una telefonata al mio amico Luigi per farmi sbollire un violento attacco di rabbia. Per la cronaca il Prodi vinse le lezioni con 25.000 ridicoli elettori in più. Vorrei chiedere a qualche testa d'uovo, di quelle che vengono pagate profumatamente per far sbagliare il proprio candidato quanto vale un consiglio gratuito che ti permetta di sbugiardare in pubblico il tuo avversario. Non hai capito, caro lettore fantasma, non in soldi, in voti in più. La risicata vittoria di Prodi crea le basi del fallimento del suo governo.
IL PROPOSITORE FOLLE E EMMA BONINO
Altra lettera, altra corsa. Magari fosse una lettera sola, questa volta. Un diluvio di lettere, in italiano e una pure una in dialetto. La prima al comitato elettorale di Emma Bonino. In sintesi dato i precedenti me la prendo sempre con i sagrati delle chiese. Ritengo che in un clima di quasi parità saranno proprio gli elettori cattolici a fare la differenza e proprio usando argomenti cristiani la radicale Bonino può vincere. Mi hai risposto tu? Vado di persona al partito radicale dove un certo Diego mi sta a sentire quando parlo ancora di sagrati delle chiese nel Lazio e delle case della Polverini , ma comprendo che sono preoccupati per le liste e uno sciopero della fame nell'aria.
Un inciso sulla signora in questione, la Polverini. Comprare case a prezzi bassissimi può essere fatto senza raggiri, in maniera legale. Il problema è che quando il caso in questione è sollevato, non ce la si può cavare con una denuncia per tacitare gli scomodi. Chi aspira a posti di rilievo deve avere un atteggiamento specchiato e chiarire tutto gli apparenti lati scuri sperando, per lei in questo caso, di aver fatto le cose in regola. Resta il fatto che se fosse sollevata la cosa degli appartamenti e magari non chiarita potrebbe costare la vittoria alla Polverini e forse per questo che non creano il caso. Un dubbio mi coglie, come spesso ultimamente. Ma questi vogliono vincere?

5 marzo 2010

QUANDO GOVERNANO I SENZA LEGGE

Una precisazione. Il potere, tutto il potere è portato ad escludere esterni che vogliano entrare nel palazzo, anche perchè la loro entrata è propedeutica ad un ridimensionamento o addirittura ad una sparizione di chi detiene attualmente il potere. Cosi, piano piano, quasi come se non dovesse accadere nulla, i partiti presenti metti in un parlamento regionale si fanno, tutti, ripeto tutti, una bella leggina, con la quale loro non debbono sottostare ad una serie di pratiche per presentare le proprie liste. Agli altri, agli esclusi di oggi tutte le difficoltà possibili e immaginabili nella ricerca delle firme necessarie per rendere possibile la partecipazione alle elezioni.
Guardate bene che in qualsiasi democrazia compiuta si cerca di dare un freno alla presentazione di liste. Paradossalmente se non ci fosse un minimo di firme da raccogliere tutti gli elettori potrebbero presentare una lista e non mi sembra un caso. La cosa ignobile è chi si è passato da un giusto freno ad una aumma aumma dei partiti al potere a danno degli altri, ledendo un principio costituzionale dell'esser tutti eguali di fronte alle leggi.
Nel frattempo i radicali che sono maestri del rispetto delle leggi hanno subito denunciato che tutta una serie di incombenze che dovevano essere, come da legge, prerogative di una serie di istituzioni chiamate a informare e a dotare tutti i partiti, compresi quelli fuori dal giro dei “soliti noti”, dei necessari strumenti per informare e poter far firmare i cittadini, denunciano appunto la televisione che non informa, i documenti che latitano o ritardano e i comuni con i pubblici ufficiali necessari alla raccolta delle firme che non sempre sono disponibili. Parte anche lo sciopero della fame (che cosa ti puoi aspettare da dei radicali?) nel completo silenzio, nel menefreghismo compiaciuto dei soliti noti e quando i radicali non riescono ad ottenere le firme in Lombardia, nessuno si straccia le vesti, neanche i radicali.
Poi, poi succede l'impensabile. Le truppe cammellate a supporto della Polverini e di Formigoni, fanno di tutto e di più. L'una non presenta in tempo utile le liste, l'altro produce un sacco di firme non valide. Risultato entrambe le liste sono per ora escluse. Apriti cielo. Incominciano a gridare che stanno perdendo la pazienza, che non rispondono più dei loro militanti. Che questo è un attacco alla democrazia e nel loro esser usciti di senno dalla rabbia non pensano di prendersela con la dabbenaggine dei loro funzionari incapaci, ma al contrario se la prendono con gli altri partiti, soprattutto con i radicali ma non solo, che li hanno smascherati. Secondo questi tristi personaggi le leggi che loro stessi hanno contribuito a fare non devono essere applicate nei loro confronti. E via di nuovo contro chi le leggi le rispetta, contro i magistrati, soprattutto quelli che non si fanno corrompere, che odiano da sempre perchè le leggi le rappresentano e loro i senza legge, i nazional socialisti all'amatriciana, i sostenitori del a noi tutte è concesso, proprio per questo non sono mai andati giù.
Un'ultima cosa. È indubbio che una cosa nei fatti assolutamente ridicola e che dimostra la loro discutibile capacità a governare, come l'esclusione per colpa del Pdl nella provincia di Roma è un episodio che tiene sulle spine Fini che la Polverini ha proposto, ma anche Berlusconi e il suo governo che avrebbero seri problemi da una vittoria della Bonino nel Lazio. Malgrado ciò sul palco, a sostegno della Polverini loro non c'erano, solo le seconde e le terze file. Credo che dopo queste elezioni ci sarà una resa dei conti nel Pdl.

2 marzo 2010

DOLLARO DELLE MIE BRAME CHI E'.....

Qualcosa è cambiato e di molto da qualche mese fa. Quanto meno ci sono operatori che incominciano ad avere un ventaglio di posizioni che vanno dalla futura parità tra dollaro e euro ad un dollaro a 2 e forse oltre contro euro. Personalmente ho la sensazione che lo spauracchio di un dollaro debolissimo sia messo li a bella posta per permettere ai soliti noti di poter operare tranquillamente in direzione opposta e non perchè non ci siano elementi di estrema debolezza per la moneta americana, al contrario; il problema è che anche l'euro non sta certamente meglio, anche se l'establishment della speculazione lo ha già messo nel mirino per sferragli contro un fortissimo attacco.
I pretesti non mancano. Oggi il debito pubblico greco, domani la Spagna e poi l'Italia. Ovviamente in questo discorso manifestamente strumentale non devono trovare spazio obiezioni, peraltro validissime, che alcuni stati degli Usa, in primis la determinante California, hanno più problemi dei paesi europei. Il problema, a mio parere, è devastante per tutte le monete. Per una politica economica che io ritengo assurda e foriera di una più che probabile e non lontana fuga dalle monete si è andati in aiuto dei moltissimi cittadini indebitati, indebitando in maniera incredibile i singoli stati. Ovviamente in questa situazione, pur in presenza di bilance commerciali ipernegative da parte americana se dovessi avere ragione non si intravede il motivo per cui la moneta europea debba valere un terzo in più del dollaro. Due monete estremamente deboli non possono avere valori estremamente diversi per parecchio tempo. La crisi che le coinvolgerà entrambe dovrebbe portarle a valori molto simili. Se poi non ci sarà una crisi di fiducia tale da far insorgere una violentissima iperinflazione per la già accennata fuga dalle monete, perchè in quel caso il loro valore sarebbe vicino alla zero.