16 marzo 2010

I GIUDICI E I BAMBINI NELLA CATTOLICA ITALIA.

Volevo mettere questo articolo nella pagina dell'ignomia, ma di inventare una nuova pagina non ne ho voglia. I giudici di Cassazione hanno deciso che un genitore di un bambino che frequenta la nostra scuola deve essere allontanato dall'Italia se non ha più il permesso di soggiorno, perso per mancanza di lavoro. Che la madre del ragazzo sia invece in regola e stia ottenendo la cittadinanza italiana a lor signori non interessa. L'albanese non in regola deve essere allontanato perchè prima di tutto bisogna difendere i “sacri confini patri” dai barbari irregolari che premono alle porte.
Se i giudici avessero avuto qualche problema per colpa dei grandi, quando erano piccoli, non avrebbero, ripeto, non avrebbero mai emesso quella sentenza. Quando si è bambini non esistono differenze di razze, di nazione, di religione. E quando sei in quella classe, quando parli italiano come gli altri le maestre ti insegnano la storia di quello che tu ritieni il tuo paese, perchè come molti bambini non ne conosci altri, perchè quel mondo è il tuo mondo e quello di cui vagamente ti parlano, se te ne parlano i tuoi genitori, è troppo lontano dai tuoi occhi e dai tuoi pensieri.
Non voglio parlare dei genitori. Della grande fortuna di perdere il lavoro o di vedersene offrire solo uno in nero che non ti garantisce la permanenza in Italia, e questo ad un straniero adulto può capitare in qualsiasi momento. Voglio parlare delle speranze dei ragazzi e degli uomini neri, che magari rispettando le leggi, quelle speranze spazzano via in un attimo. Un attimo fa ti sentivi, eri italiano, quello era il tuo inno, gli azzurri nel tuo cuore e poi tutto questo ti può crollare addosso. Se i tuoi genitori decidessero di tornare al loro paese diventeresti un ragazzo senza patria. Non più italiano ma neanche cittadino del tuo impronunciabile paese d'origine, un disadattato forse, con davanti una vita di rimpianti o di rancori o di entrambi questi orribili sentimenti.
Tutto questo perchè “il sacro suolo patrio” deve essere difeso da quelli come te, da quelli come i tuoi genitori, a proposito, quanti saranno i senza permesso con figli nelle italiche scuole? Così tanti da dovergli fare una guerra così crudele?
A proposito di guerra, di vinti e di vincitori. Chissà se la sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito tutto questo è stata fatta in un'aula con la presenza del crocefisso. Quante volte si uccidono ancora le sue idee in suo nome. Non sono pratico di citazioni religiose ma non era sua la frase: “Chi farà loro del male sarà come se lo avesse fatto a me”.
Questo accade oggi nella cattolicissima Italia.

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