7 luglio 2009

LA CRISI STA FINENDO? LO DICE LU'

Luglio (49)
Introduzione alla lettura
07/07/09

Mi viene in mente una canzone di tanti anni fa, che se non vado ricordo male faceva così: „L'amore sta finendo, l'estate se ne va” parlando appunto di brevi amori che duravano uno solo estate. A pensarci bene ritengo che anche questa ripresa non durerà molto di più di una stagione. È vero , la discesa non è così repentina come qualche mese fa, anzi ci sono degli apparenti segnali di risveglio, il sentimento non è poi così nero, le borse hanno quasi tutte fatto un rally tra il trenta e il quaranta per cento, i prezzi delle case scendono, non crollano più, le case automobilistiche respirano un po', tutto vero.
LA CRISI STA FINENDO? LO DICE LU'


Ma ci si scorda di dire, e Lù il padron di quasi tut, è tra i prima a farlo, che questa ripresina è dovuta esclusivamente a quell'ingente fiume di denaro che quasi tutti i paesi industrializzati hanno immesso in maniera incredibile, parossistica, per evitare la deflazione. Come già scritto nel precedente articolo (47) Silvio nelle responsabilità di questa crisi c'entra, come si dice a Roma, „con tutte le scarpe”. Non solo perchè come politico è stato uno dei fautori di meno stato e meno tasse, ma anche perchè come fulgido rappresentante di questa classe è stato tra i primi a non vedere o meglio, a non voler vedere che il suo parossistico benessere era ed è insostenibile nel lungo periodo, sopratutto perchè la mostruosaricchezza dei pochi fa da contraltare alla ovvia povertà dei molti.
Il nostro vede un miglioramento della situazione economica? Ma certo, è evidente, è sotto gli occhi di tutti e per caso sa quante ingenti somme di denaro dovranno essere utilizzate ancora per vendere più macchine o più case nei prossimi mesi? Io ho ormai una mia teoria, semplice, semplice. Quando si arriva a queste grandi crisi per incapacità di chi ci governa, il pensare di poter controllare la situazione è mera presunzione, peggio ritenere che gli stessi responsabili di questo stato di cose siano gli stessi che risolvano i problemi da loro creati può essere solo frutto di un disperato ottimismo, quasi certamente foriero di nuovi e peggiori disastri. Nel 1929 l'ingente indebitamento ha prodotto la deflazione, ora con un indebitamento ben maggiore , si cerca di evitare il pericolo deflazionistico, stampando a più non posso carta su carta. Avremmo solo la cosa peggiore , che una classe dirigente di inetti, destra e sinistra in buona compagnia, ci regalerà probabilmente. Il peggiore dei mali economici, la stagflazione.
Per chiudere una domandina, dal sottoscritto, che ovviamente l'avrà capito anche Lei, si è inscritto al partito che lei definisce dei disfattisti. Mi fa un'elenco delle persone, e le semplifico la vita, un elenco solo di italiani, che essendo ai massimi livelli hanno continuato a non capire per quale motivo la crisi stava arrivando e si sono comportati di conseguenza. Non capendo hanno cioè continuato a consigliare e ad erogare mutui, consigliare debiti, a tutti i livelli in quanto banchieri, o hanno pensato a progetti faraonici in quanto politici, ecc. Nessuno, nessuno di quelli, in pratica tutti, che non ,mi scusi ma mi viene voglia di usare il romano, tanto me la canto, me la scrivo (e neanche io me la leggo) da solo. Dicevo nessuno c'ja capito un cazzo eppure ancora tutti a pontificà su come si esce dalla crisi? Ma jatevinne!


 
paolosenzabandiere

Nessun commento:

Posta un commento