24 ottobre 2009

CASO MARRAZZO, TRA INCUBO E SOGNO

Ottobre (68)
Introduzione alla lettura
24/10/09

Come detto andare con un trans non è un reato, ma devi essere in grado anche di giustificare il tuo comportamento senza tentennamenti, senza paure, senza vergogne per quel che si sta facendo. Da come sembra stiano le cose invece il Presidente della regione Lazio di vergogna ne ha avuta parecchia.
CASO MARRAZZO, TRA INCUBO E SOGNO

Viene sorpreso in una casa con un transessuale e viene ripreso illegalmente con un telefonino, senza che abbia la forza e il coraggio di ribellarsi e poi sembra ricattato dagli stessi carabinieri intervenuti nella perquisizione.
Se i propri gusti sessuali e l'assunzione o meno di piccole quantità di droga non sono un reato il sottostare a un ricatto da parte di chicchessia è questo si intollerabile con la funzione di presidente di regione e per questo, se la cosa sarà provata definitivamente, il Presidente Marrazzo dovrà dimettersi. Fin qui siamo dentro appunto un incubo in cui un paese anormale si barcamena attonito tra i gusti sessuali della propria classe politica che sembra privilegiare rapporti con escort e/o transessuali.
Ma per la prima volta da tanto tempo sento ritornare la diversità di questo popolo di sinistra che è come un barlume di speranza, di luce in questo brutto tunnel specchio fedele di altrettanti brutti tempi. C'è una differenza fondamentale tra l'esser di sinistra e l'esser di destra che apparentemente era sparita negli ultimi tempi e che proprio con questo incubo marrazziano ritorna invece prepotentemente alla ribalta. Esser di sinistra significa essere intolleranti di fronte a tutti i disonesti, a tutti i ladri e soprattutto essere in gran numero uomini liberi che non hanno nessuna intenzione di difendere l'indefendibile solo perchè il discusso di turno è nel nostro schieramento.
Oggi, per la prima volta da tanto, troppo tempo, mi trovo completamente d'accordo con i vertici del Pd nel chiedere le dimissioni di un uomo che non ha saputo resistere alle pressioni del ricatto e mi sento di ringraziare tutti quei giornalisti che con le loro battaglie contro una destra tronfia e sfascista chiedono le dimissioni di Marazzo proprio in totale coerenza con le idee per cui combattono ogni giorno. Agli altri, ai livorosi di sempre, a questa destra fatta di servi sguaiati nel difendere il loro padrone, capace solo di offendere gli uomini liberi che non la pensano come loro, il compito di rappresentare quest'Italia partigiana e faziosa.
Oggi malgrado tutto, malgrado tante cattive compagnie, purtroppo ancora attive, sento quanto sia diverso questo popolo che combatte la disonestà negli altri non per invidia come dicono i falsi ed interessati commenti di giornalai che si sono dati alla penna, ma perchè è nel suo Dna il rispetto delle proprie idee di giustizia e di se stesso. Prima di ogni schieramento.

paolosenzabandiere

Ps.Nel frattempo il Presidente della regione Lazio, Marrazzo, si è sospeso dalla carica

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