29 agosto 2009

UNA STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA

Agosto (56)
Introduzione alla lettura
29/08/09

Storia di un rinnovo per un permesso invalidi. E' già difficile avere rapporti con un ufficio per qualsiasi pratica figuriamoci se per “convenienza”, per un problema di vicinanza, uno inizia una pratica in un ufficio che poi dovrà comunque consegnarla a coloro che dovranno rilasciare la documentazione.
UNA STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA
Basta una svista, un impiegato che non sappia disbrigare la cosa magari perchè se ne fanno poche e le complicazioni possono esplodere con una facilità estrema. Si caro lettore unico, lo so cosa pensi. Già un ufficio è un problema, addirittura volerne affrontare due per lo stesso motivo, vuol dire proprio essersela cercata.
Allora iniziamo. La pratica cammina, cammina ed arriva all'ufficio dell'Atac, quello che rilascia i permessi invalidi e qualcuno si accorge che il richiedente non ha pagato 1 euro per non so quale cosa. E li si scatena la burocrazia di cui è capace un ufficio pubblico. Il mancato pagamento appena è stato rilevato è stato discusso da una squadra di esperti? Non si sa. Di certo viene scritta e poi spedita una lettera al titolare del permesso invalidi chiedendogli di pagare una reversale di un euro all'ufficio cassa comunale del Municipio o direttamente tramite bancomat presso lo Sportello al Pubblico dell'Atac. Notate la finezza contabile. Per pagare un euro, che giuro nella lettera non si capisce cosa sia e perchè sia dovuto, se non sei fortunato e lo fai con una banca diversa della tua dovrai pagare alla tua tre euro della serie paghi uno e te ne accolli quattro. Dunque per pagare un euro o uno va in giro per almeno due uffici oppure uno può optare per un solo ufficio e pagare una soprattassa bancaria del 300 per cento.
Non ti sembra di trovarsi di fronte all'ennesimo ufficio complicazioni cause semplici? Qualcuno deve scrivere una lettera e poi spedirla per richiedere un euro e si chiede al cittadino di adempiere ad una serie incredibile di passi per poter pagare quella cifra. Ma tutto ciò non ha dei costi incredibili e comunque ben superiori della cifra che si vuol riscuotere? Non sarebbe stato più semplice richiedere “l'ingente somma” di un euro alla consegna del rinnovo richiesto?
Una nota di colore. Essendo l'Atac preposta anche al controllo del bollino blu in una cartolina di accompagno della suddetta lettera si rammenta che non rinnovare il bollino blu può avere dei costi superiori di 10 volte al suo semplice rinnovo. Tutto questo per dire di una campagna per una città con l'aria più pulita e allora, mi chiedo, mandare i cittadini di ufficio in ufficio rende l'aria più tersa?

paolosenzabandiere

Ps. Mai mettere un limite alla fantasia perversa che può esprimere la burocrazia. Una persona di più di ottanta anni incarica il figlio di espletare tutte le pratiche necessarie per ottenere il rinnovo per il permesso invalidi e la cosa è talmente chiara all'ente che deve rilasciare la domanda, visto che la varie carte in possesso c'è appunto la delega della signora in cui la stessa specifica di demandare appunto tutto quanto necessario per l'ottenimento del famoso permesso. Pensate che la cosa possa finire lì? Illusi! Per il ritiro del tagliando si dovrà fornire ulteriore delega.
paolosenzabandiere




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