6 ottobre 2009

GLI ITALICI FURBI SON DIVENTATTI CRETINI

Ottobre (63)
Introduzione alla lettura
06/10/09

È uno di quei momenti che i furbi abitanti dello stivale non vorrebbero arrivasse mai. Loro così furbi, così pronti a svegliarsi un minuto prima degli altri per potersi vestire a loro scapito, si ritrovano come si dice in mutande. Sono così incapaci di vedere la realtà che chiedono, o meglio pietiscono, ai loro leader la soluzione dei loro problemi.
 

GLI ITALICI FURBI SON DIVENTATTI CRETINI

E così questo popolo di ex uomini liberi, si sottomette spontaneamente ai suo capetti che annunciano paradisi in terra non appena avranno distrutto, per ora solo verbalmente, l'odiato nemico di turno, magari dopo aver costruito l'ultimo ponte, ovviamente verso il paradiso. E forse per questo che “folte schiere” di liberali si sono affidati al più bulgaro degli imprenditori. A chi controlla praticamente tutte le televisioni italiane e sbraita se c'è ancora qualche giornale “ribelle” in giro. A colui che è il teorico della democrazia totalitaria, che non è una contraddizione in termini è solo il rifacimento di un sistema antidemocratico senza però le mostruosità dei campi di concentramento. Dove le coscienze delle persone sono annullate da una martellante propaganda di “giornalisti disinformatori”, altra contrad............
Che gli elettori di destra abbiamo abbandonato il mondo degli uomini liberi per essere servi di qualcuno non è storicamente una grossa novità. Non a caso una bella fetta di questi signori proviene dalla stessa parte politica che ha fatto della figura mitica del “capo” il gran risolutore di tutti i problemi del paese. Gente che si sentiva rassicurata dalla luce accesa fino a tarda notte nel suo studio, che si beava delle sue performance di gran amatore, che era pronta a seguirlo in capo al mondo certa delle sue capacità da super man in ogni campo. La storia ci dice come è andata a finire ma non chiedete mai ad un cretino di pentirsi per i propri errori, la colpa sarà sempre degli altri, come? Ah si! Delle potenze pluto-democratiche nonché della perfida Albione, per la serie “col culo per terra” senza capire perchè.
E la sinistra? La sinistra dovrebbe essere diversa, non dovrebbe avere il mito del capo vero? E allora Stalin o anche il solo Togliatti? Qualche mente fine potrebbe dire che la differenza tra destra e sinistra è sostanziale. Mentre il duce ha portato l'Italia nella polvere i leader della sinistra, baffone in prima fila hanno vinto e stravinto e quindi la riconoscenza verso il capo che ti fa vincere non è poi così scandalosa. Sarà ma io qualche dubbio lo conservo. Questi signori della sinistra avranno pure sconfitto i nazi-fascisti, ma qualche problemino, e non di poco conto lo hanno pur dato ai loro popoli.
La spiegazione sui leader vittoriosi dura però solo un secondo. E Uolter, e Maximo? gente che ha portato il popolo della sinistra di sconfitta in sconfitta. Ritorniamo punto a capo. L'amore smodato di questo popolo nei confronti del capo che lo porta nella polvere sta diventando quasi proverbiale, come appunto la sua incapacità di allontanare, quantomeno accantonare, i propri leader E così un popolo di furbi sciocchi completa l'opera tradendo ideali, anche giusti, per servire capipopolo incapaci o collusi, decennio dopo decennio, finchè morte non li separi.


paolosenzabandiere


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