1 novembre 2009

IL DELITTO DI NAPOLI. IL RITORNO ALLE ORIGINI.

Novembre (71)
Introduzione alla lettura
01/11/09

Grande invenzione la civiltà. Come detto può riuscire a trasformare in poco tempo un popolo sommamente primitivo e violento come i vichinghi in un esempio di civiltà e di rispetto degli altri, come lo sono gli svedesi oggi.
IL DELITTO DI NAPOLI. IL RITORNO ALLE ORIGINI.


Ma la civiltà non è mai una cosa acquisita, per sempre, e per questo bisogna accudirla con amore, ogni giorno, se non si vuole risvegliare il suo lato oscuro, l'inciviltà che in pochissimo tempo ti può precipitare da dove eri venuto.
Ho visto il filmino sull'omicidio accaduto davanti al bar nel rione Sanità a Napoli e i comportamenti delle persone coinvolte nella storia, non solo dell'omicida e della vittima, la dicono lunga sul grado di inciviltà, di degrado, che permea tutta quella società. In una poesia postata quest'anno a maggio, post n. 38, “l'involuzione” parlavo delle similitudine tra gli umani e le scimmie e quello che è successo nella città partonopea ripropone in tutta la sua drammaticità questa equiparazione.
Quindi consiglio, se hai qualche ora di tempo libero caro lettore fantasma, fai un salto al giardino zoologico di Roma. Cosa c'entra? C'entra, c'entra. Ti chiedo solo di non portarci bambini, soprattutto se intelligenti e di andarci in un momento in cui il tuo spirito sia forte, perchè quello cha a un certo punto ti apparirà di fronte sarà l'esatta riproduzione di quel filmato, fatto da altre “comparse”. Sto parlando di quella cosa interessantissima che io chiamo la buca delle scimmie (peraltro e me ne scuso, non ricordo quali scimmie siano). In questo grande spazio che gli umani possono osservare dall'alto c'è lo scimmiottare indecente di una umanità assorbita dai suoi problemi primordiali. Dove leggi primitive ed immutabili non impediscono ai più forti di sopraffare con la violenza gli elementi più deboli, che sempre cercano di compiacere il potente, il “Don” di turno. Dove tutto è fatto per il potere e per il cibo, dove tutti pensano solo a se stessi, al massimo ai propri diretti discendenti, alla propria famiglia ristretta, ma a pensarci bene forse in una situazione di pericolo collettivo un branco di scimmie può forse fare quadrato contro il nemico, considerare l'esistenza collettiva più importante della propria stessa vita.
Sì, sono convinto che le scimmie possono avere degli slanci che gli uomini senza più cultura e civiltà, pieni di paura e rassegnazione, hanno forse perso per sempre.
1 novembre 2009
paolosenzabandiere

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