7 novembre 2009

GORDON BROWN E LE PROPOSTE DI CHI NON COMPRENDE

Novembre (76)
Introduzione alla lettura
07/11/09


Tassare una rendita finanziaria con un'aliquota appropriata è sicuramente una cosa giusta ma farlo nel momento sbagliato può essere devastante.

GORDON BROWN E LE PROPOSTE DI CHI NON COMPRENDE

Una tassazione equa può contribuire a non surriscaldare l'economia ma quando si è in presenza di una crisi non capita, non percepita da nessun di questi somari da corsa che hanno governato e governano l'economia mondiale, proporre una tassazione equa delle rendite finanziarie può avere degli effetti devastanti. Comprendo che il nostro per fare quelle proposte deve necessariamente pensare che la crisi economica sta finendo ma io al contrario non solo non ritengo che siamo alla fine del tunnel ma che ci siamo appena entrati e che questa sarà la più grande e devastante crisi degli ultimi cento anni.
Il lettore fantasma, oltre a fare gli scongiuri se fantasma superstizioso, si domanderà e tu chi sei per dire di avere ragione te e non........................................
Ah Gordon! Gordon! Il nostro è una vecchia conoscenza. Quando nel duemila pensavo che l'oro fosse da comprare a 300 $ l'oncia, il nostro era ministro dello scacchiere e, con la fattiva collaborazione della Banca Centrale d'Inghilterra e certamente con l'avvallo del primo ministro Blair, decise di vendere 400 delle 700 tonnellate possedute dalla stessa banca per comprare, se non ricordo male anche asset denominati in dollari e sicuramente più remunerativi (sic!), secondo questi grandi economisti. Con il loro comportamento riuscirono a portare l'oro ai minimi degli ultimi 20 anni, a 250$. Solo 20 anni prima il metallo giallo aveva toccato gli 850 dollari. L'oro fu liquidato a 275$ di media con un ribasso nominale di quasi il 70% dai suoi massimi e senza considerare la fortissima inflazione di quegli anni che porta la perdita reale a percentuali ben più alte. Un velo pietoso, per inciso, su quegli investimenti in dollari considerando quello che ha perso a tutt'oggi quella moneta.
Non tutti hanno una cultura finanziaria appropriata ma vi assicuro che tenere sui massimi e vendere sui minimi con perdite ingenti non può essere un sistema operativo di una banca centrale in collaborazione per giunta con un primo ministro e un ministro del bilancio, è solo una cosa scandalosa che difficilmente fanno anche i risparmiatori più incapaci. Comprare o vendere oro rientra nei compiti di una banca centrale quello che non si comprende è però come i responsabili di questo fatto invece di pagare per i loro gravi errori sono stati promossi, almeno nel caso di Brown, a incarichi più importanti. Oggi, con l'oro a quasi 1,100 $, le perdite sono di poco superiori ai 10 miliardi di dollari.
Insisto, per fare la proposta di aumentare la tassazione delle rendite finanziarie, Brown deve per forza ritenere di essere alla fine della crisi io, invece continuo a pensare all'esatto contrario e a ritenere che fra qualche tempo di guadagni da tassare in borsa ce ne saranno ben pochi e se le mie idee sono giuste anche di guadagni sui titoli di stato se ne vedranno pochini. Allora una domandina, avrà ragione colui che ha venduto oro sui minimi, che sicuramente ha contribuito ad ingigantire le varie bolle ora esplose e che non ha mai capito che la crisi stava arrivando. Non ti chiedo, caro lettore fantasma, una risposta immediata, puoi prenderti tutti il tempo che vuoi. Sarà l'economia a parlare e a dare le risposte, a tutti noi.
   paolosenzabandiere

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