15 dicembre 2009

QUANDO UN PAESE NON VUOLE CAPIRE

Dicembre (89)
Introduzione alla lettura
15/12/09

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Scrivere d'impatto su argomenti scabrosi può essere pericoloso. Per scrivere seriamente di un argomento c'è bisogno di averlo pensato e ripensato altrimenti si corre il rischio di fare la fine di quei tanti signori che in televisione ci ammorbano con il loro parlare fluente e l'altrettanto devastante vuoto pneumatico in testa.
QUANDO UN PAESE NON VUOLE CAPIRE
Per qualche ora ragionerò, penserò, sarò imparziale, come un marziano, non parteciperò agli eventi. Cercherò di fotografare semplicemente la situazione senza interpetrarla. Iniziamo. C'è una parte del paese che trama in maniera violenta contro l'altra. Può sembrare una cosa grossa, una boutade messa là dal solito imbecille, in questo caso il sottoscritto, ma l'ovvietà di questa mia affermazione mi sembra, da marziano, talmente evidente che solo degli italioti più cretini del solito non riescono a comprendere..
Quando dico questo non parlo delle gratuite offese personali, dei “coglioni a chi non mi vota”, della “sinistra di merda” e altre facezie simili che evidentemente per qualcuno invece di essere cose gravi da neanche pensare diventano, altrimenti, lessico nuovo per uso e consumo dei propri militidioti, a cui si risponde a sinistra con toni molto, ma molto più blandi, salvo rarissime eccezioni (Con queste affermazioni sono poco marziano, poco imparziale? Scherziamo? Ho detto che voglio fare il marziano, non il cretino che non vede). Dicevo, cose di per se molto gravi ma che ancora non mettono a fuoco il motivo del contendere e che purtroppo è invece di una banalità evidente. Da una parte c'è il nostro che asserisce essere perseguitato da un gruppo di giudici comunisti, disposti sempre a tramare contro di lui in combutta con l'opposizione e una parte della stampa. Ovviamente che il nostro sia l'attuale Presidente del Consiglio, Berlusconi Silvio, non cambia la situazione, in questo caso si tratta di una semplice e dovuta constatazione.
Caro lettore fantasma, la cosa ti sembra normale? Capisco che non tutti, per affrontare il problema, debbano vestirsi o travestirsi da marziani, ma anche a occhio digiuno da qualsiasi rudimento giuridico la cosa messa così è di una tale gravità. C'è un Presidente del Consiglio, nella fattispecie il Berlusconi Silvio di cui sopra, che fa queste accuse, e che in pratica sostiene che una parte dei poteri dello Stato operano, tramano contro il premier del maggior partito italiano e per giunta attuale Presidente del Consiglio e non siamo al limite del colpo di stato istituzionale? Ragionando da marziano se fossi il Berlusconi Silvio non solo mi difenderei in tutte le sedi preposte dagli attacchi dei magistrati, ma travalicherei anche i confini del paese per chiedere ragione alla giustizia europea di questo e proprio arbitrio perpetrato nei miei confronti, convinto che sicuramente in Europa mi troverei di fronte a dei giudici imparziali e soprattutto non comunisti. Ovviamente sono convintissimo che la maggior parte dei suoi sarebbe soddisfatta da questa soluzione. Anche io, da marziano ovviamente.
Ed ora veniamo all'altra campana. C'è un altrettanto bella fetta di persone che ritiene Berlusconi Silvio un sistematico, uno splendido aggiratore di leggi, che fa di tutto, quando poi viene scoperto dai magistrati, per non essere processato, per portare avanti i processi fino alla prescrizioni, malgrado le promesse di voler entrare nel merito dei dibattimenti, e se proprio non può farne a meno per depotenziare le pene per i reati in cui è inquisito e, ultimo ma non per ultimo per tutta una serie di leggi ad personam, che per una parte di cittadini sono un vero e proprio attentato continuo alla Costituzione.
Avete sentito molti giornalisti da un tanto a riga, fare una fotografia più nitida della situazione italiana? Eppure le cose stanno così. O c'è un Capo del Governo costantemente attaccato da magistrati golpisti o c'è un Capo del Governo che intende regolare le sue pendenze con la giustizia in maniera diversa da qualsiasi altro cittadino, diventando al tempo stesso lui il vero golpista. Non ci sono altre soluzioni. Chi siano gli italiani e chi gli italioti in questi frangenti non sta a un marziano dirlo, ma dire che gli italioti, da quei gran furbi idioti che sono, stanno dando un grosso contributo alla costruzione di un clima da guerra civile non è un'ipotesi campata in aria, è una triste realtà.

Paolo s.b.

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