25 aprile 2011

L'ATTACCO ALLA COSTITUZIONE DI CHI NON COMPRENDE LA DEMOCRAZIA.

Aprile (29)
Introduzione alla lettura
23/04/11


     La Costituzione è la legge delle leggi. Regola il sistema di pesi e contrappesi, una rete di garanzie senza le quali non esiste la stessa democrazia. Non è una legge immodificabile, al contrario, spesso va, meglio deve andare, al  passo con i tempi, ma è la legge del condominio Italia e come tale è, deve essere a difesa delle minoranze.....

L'ATTACCO ALLA COSTITUZIONE DI CHI NON COMPRENDE LA DEMOCRAZIA.

     La Costituzione della Repubblica Italiana è una legge al passo con i tempi, talmente al passo che al momento della promulgazione vi fu inserita, per intenderci, la norma transitoria del divieto di ricostituzione del partito fascista. La Costituzione in uno stato democratico non è promulgata a difesa della maggioranza del governo del momento, al contrario in una democrazia avanzata è la massima legge di garanzia per le minoranze, questo a spiegazione degli imbecilli che non vogliono comprendere.. Stabilisce delle competenze da cui ogni potere non può tracimare pena gravi pericoli per la stessa democrazia.

    C'è quindi una magistratura indipendente che vigila anche sulle eventuali malefatte della classe politica, una Corte costituzionale che vigila sulla costituzionalità delle leggi emanate dal potere legislativo, una Presidenza della Repubblica che può anche rimandare leggi in Parlamento qualora  le ritenga contrarie ai dettami costituzionali e una Magistratura contabile che vigila sui conti e sulle spese fatte dalle varie amministrazioni statali. Se un'appunto si deve fare alla Costituzione è a mio parere che è stata pensata per galantuomini e non per mascalzoni.

     Mi spiego meglio. Tutti in buona fede possono, magari mal consigliati promulgare una legge che non superi poi l'esame della costituzionalità, ma in quel caso il governo dovrebbe dare le dimissioni.
Ancor più grave il comportamento di un esecutivo che sistematicamente proponga leggi poi bocciate come incostituzionali. Purtroppo in questo come in altri casi la Costituzione non ha nessun potere oltre quello di veto per obbligare un governo ad avere un comportamento che sia consono con la Costituzione. Su questo argomento ho scritto altri post nel 2010: La Costituzione e il condominio Italia; QUANDO IL TELEGIORNALE MENTE E LA COSTITUZIONE DORME; La Costituzione italiana. Quando la si difende con armi spuntate; Quando la Costituzione attenta la democrazia
   Ora c'è qualche buontempone che per ingraziarsi il capo del partito azienda propone di cambiare l'art. 1 della Costituzione come di seguito: “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa  mediante procedimento elettorale”. Una Costituzione non più a garanzia delle minoranze ma della maggioranza, appunto. Questi signori aborriscono i tempi della democrazia che sicuramente non sono così veloci come in qualsiasi dittatura. La democrazia bisogna di dialogo, di confronto, di scambi di idee, di rispetto dell'avversario. Al contrario, come dovrebbero sapere anche gli imbecilli i tempi di decisione di personaggi come Hitler sono  brevissimi, ma come dovrebbero imparare dalla storia drammatici a tal punto che al popolo tedesco sarebbe convenuto attardarsi con i tempi della democrazia. Ma chi glielo dice agli imbecilli cosa insegna la storia?

                                                            paolosenzabandiere

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