30 agosto 2010

LA COSTITUZIONE ITALIANA. QUANDO LA SI DIFENDE CON ARMI SPUNTATE.

Si può definire la Costituzione della Repubblica Italiana una quasi inutile legge per gentiluomini. No, caro lettore fantasma non ho bevuto, sto solo cercando di sintetizzare a cosa portano le spuntate buone intenzioni dei nostri “ Padri costituenti” che hanno fatto una Costituzione piena di buoni principi, spesso inapplicati. Io non sono nessuno in confronto alle dotte scimmie che sanno di leggi e forse per questo cerco di documentarmi ogni volta che devo scrivere un post con l'argomento del contendere. Ogni volta che devo parlare di Costituzione mi trovo di fronte a grossi dubbi, per due serie di problemi diversi.

Un esempio, come già scritto nel post n.48 “Quando il telegiornale mente e la Costituzione dorme” è proprio l'art. 21 della Costituzione. I “Padri costituenti” nello stendere questo articolo sembra non abbiano neanche fatto caso che oltre alla carta stampata, proprio sotto i regimi dittatoriali che si erano combattuti fino a pochi mesi prima, avevano prosperato mezzi di comunicazione ben più dirompenti e micidiali (radio e cinegiornali) e stava nascendo il più micidiale mezzo di comunicazione di massa, la televisione. Ovviamente il neanche menzionarli quando si parla di libertà di stampa e di parola, con nome e cognome, la dice lunga sul livello di improvvisazione, sul pressapochismo, di chi ha stilato quell'articolo, e di quella frotta di politici che a loro si sono succeduti e che hanno potuto ben vedere le mancanze di questo articolo e che, malgrado le evidenti smagliature, mai vi hanno posto rimedio.
Il secondo problema, fondamentale, sta nella farraginosità delle sanzioni quando si emanano leggi che contrastano col il dettame costituzionale. La Costituzione italiana sembra fatta su misura per gentiluomini e non prevede, in maniera tassativa che ci possano essere dei mascalzoni. Si può pure approvare una legge anticostituzionale ma poi quando la Corte Costituzionale te la boccia e tutti ti indicano come il cattivo di turno comprendi di avere sbagliato e non ci provi più per il resto dei tuoi giorni, punto. Sanzioni per aver attentato alla Costituzione con una legge chiaramente anticostituzionale? Quando mai. Non solo, non solo la “geniale” architettura non contempla quasi nessuna punizione per chi scientemente attenta alla “Legge delle leggi”, ma la farraginosità con cui si attiva il processo di verifica se una legge è anticostituzionale è quasi demenziale.
In questo procedimento non c'è nulla di automatico. Il governo può fare una legge fortemente anticostituzionale e fintanto che il problema non viene sollevato da qualche giudice e successivamente affrontato dalla Corte costituzionale, quella legge, nei fatti contro la Costituzione, potrà operare con tutta la gravità del caso, per mesi e mesi. Ovviamente basta non essere un gentiluomo ed avere una forte volontà di promulgare reiteratamente leggi in contrasto con la Costituzione per comprendere che la frittata è quasi fatta, con rischi quasi nulli per chi scientemente ne attenta i dettami. Se poi si considera che il potere politico elegge i due terzi dei giudici costituzionali ( un terzo il Presidente dell Repubblica e un terzo il Parlamento) si può capire che in termine di 15/20 anni si possono eleggere tanti di quei giudici costituzionali ................che per legge saranno pure insindacabili nell'esercizio delle loro funzioni ma potrebbero essere pericolosamente riconoscenti nei confronti di chi li ha candidati.
C'è un filo rosso che collega l'incapacità dei “padri della patria” di stilare un articolo della Costituzione che avesse realmente chiaro i motivi del contendere e tutta quella pletora di piccoli uomini che ha fatto politica in tutti questi anni e chi si è occupata di favorire direttamente o indirettamente l'ascesa del nostro Lù. I più ostici al cavaliere hanno pensato bene di vietare ai possessori di televisioni la possibilità di avere anche giornali, ma poi si sono scordati, che sbadati! che gli acquirenti non potevano essere né i domestici filippini nè persone comunque legate alla famiglia.
Sempre con questa legge questi sbadati dei nostri politici si sono scordati che il nostro editava e edita milioni di copie di settimanali rosa per gente di un livello di alfabetismo tale che a malapena riesce a leggere le fotografie. Si vieta il possesso del Giornale che molti non comprerebbero neanche sotto tortura e poi si permette di entrare nella testa della gente con foto o articoli ammiccanti di apparentemente innocui settimanali di colore. Questa è la classe politica che ci governa, che ci ha governato e che ha fatto tutte le leggi, compresa la legge costituzionale. Era scritto che un giorno sarebbe arrivato un Silvio o magari solo un Pasquale che avrebbe tentato di occupare l'incredibile prateria lasciata libera da leggi piene di smagliature.

paolosenzabandiere

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