2 settembre 2010

PERCHE' LA PERINA SI STUPISCE DELLE GHEDDAFINE?

A proposito delle centinaia di ragazze pagate per sentire l'indottrinamento di Gheddafi sulla superiorità dell'Islam sul cristianesimo, la direttrice del Secolo d'Italia, Flavia Perina, sostiene che negli anni 70 questo non sarebbe potuto accadere. “Impensabile trovare 200 ragazze che andassero a fare non so ......la corte a Videla.....”, le sue parole.
Già impensabile. Allora non c'era questo consumismo becero, questo inchinarsi sempre al dio denaro come è in voga oggigiorno. Allora si andava con l'eskimo, se lo ricorda cara direttrice?. Poi passano gli anni. Qualcuno da anti sistema, forse da finto anti sistema si è ritrovato a pappacicciare con il peggio del potere e del modo di vivere è ora si scopre schifato dalle gheddafine? Non si riconosce più in un mondo che ha contribuito a creare? Dove si era quando un certo tipo di televisione ha volutamente creato un'idea di successo dove l'importante è apparire? Dove ogni aspetto, ogni comportamento, anche il più deteriore, è benvenuto se ti porta al successo. Dove le donne sono considerate, scusami l'espressione forte, caro lettore fantasma, un ciuffo di peli tra una voragine da perdersi e due colline da sogno.
Non si era accorta signora Perina che una certa televisione stava mignottizzando l'universo femminile e marchettizzando quello maschile, raggiungendo così, nel peggio, la parità sessuale? E ora ci si scandalizza perchè duecento ragazze per poche decine di euro fanno finta di stare al gioco di un despota e qualcuna, per qualche euro in più, scimmiotta un'improbabile conversione?
Stavolta si è in buona compagnia. Anche la chiesa cattolica freme di sdegno per lo spettacolo del teatrante libico. Chissà dov'era anch'essa quando quel certo tipo di televisione devastava le coscienze dei ragazzi, riempiendo la loro testa di falsi miti, di piccoli grandi fratelli, ecc. Forse a sostenere politicamente qualcuno che la direttrice Perina conosce molto bene?
Resta comunque il fatto che questo è il risultato di quanto seminato. Che centinaia di ragazze, quasi sempre con una famiglia alle spalle e quindi senza i morsi del bisogno, hanno deciso per ottanta euro lordi di partecipare a un triste spettacolo. Il grande Mou l'avrebbe chiamata “prostituzione intellettuale”. Un'ultima osservazione. La maggioranza delle ragazze era consapevole di fare una cosa ritenuta non buona. Lo si evince dal fatto che molte all'uscita nascondevano il volto ai fotografi.

paolosenzabandiere

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