9 settembre 2010

BONANNI. TRA TONI ALZATI E PANTALONI ABBASSATI.

Che strana epoca siamo attraversando. Il vice di Greenspan, Bernanke, uno dei responsabili di questa Grande crisi, diventa l'attuale presidente della Fed e noi lo dobbiamo stare a sentire. Forse è nato sotto a un cavolo o ha contribuito, con la sua vicepresidenza a questo disastro? L'ex presidente della Fed di New York , Geithner, diventa ministro del Tesoro e noi dovremmo, secondo il nostro buon Bonanni stare a sentire coloro che, insieme al loro ex nume tutelare, questo po' po' di casino hanno provocato.
Il signor Gordon Brown, nel duemila, in qualità di ministro dello Scacchiere, fa vendere alla banca centrale inglese 400 dell 700 tonellate d'oro possedute, con l'assenso della banca centrale inglese e sicuramente del primo ministro Blair. Questa vendita sui minimi dal 1980 produce un danno, ai prezzi odierni di oltre 10 miliardi di dollari alle casse inglesi, ed è forse per questa clamorosa incapacità di gestire risorse della nazione che il nostro è diventato primo ministro e il suo ex capo scrive e pontifica di non so cosa? La democrazia è la possibilità, sbagliando clamorosamente, di restare sul ponte di comando sempre e comunque, a prescindere?
Veniamo a noi. Il nostro caro Marchionne, minaccia di trasferire alcune linee di produzione in Serbia, perchè i nostri operai hanno troppi soldi e garanzie e Lei non ci vede nulla di male? Lo sa che c'è una scuola di pensiero che vede nel violento, aggressivo attacco alle condizioni di vita della classe media in America, e nel suo inevitabile fortissimo indebitamento, la causa principale, non una delle cause, di questa crisi. E cosa si propone? Per uscire dalla crisi si ripropongono in peggio le stesse ricette che l'hanno provocata. Geniale! Come deve stare un giovane con la disoccupazione devastante che gli ipoteca il futuro, nel sentirsi dire da tutti coloro che hanno contribuito a questa crisi, di cosa fare per uscirne fuori, sempre con lorsignori a comandare, sempre pronti col dare soluzioni sbagliate.
Certo ci sono segnali allarmanti. Chi va con un fumogeno a un dibattito, di certo non ha tanta voglia di dibattere, confrontarsi. Quanto meno ha tanta rabbia da annebbiargli la testa come e più del fumogeno che si è portato da casa. Ma ha sempre mille volte più ragione di quella casta di incapaci, restauratori dell'ancien regime, che ha contribuito in tutti i modi a rovinargli la vita.
Due parole su Fassino e il miracolo della parola. Ve lo ricordate quando al telefono chiedeva “se avevamo una banca?”. Poi per tanto tempo il silenzio. Anche clamoroso. Ti ricordi caro lettore fantasma quando Repubblica esce con le intercettazioni di Ricucci nel lontano agosto del 2005. Ricucci al telefono asserisce di avere avuto pressioni da Prodi, Fassino e D'Alema per l'affaire BNL UNIPOL e loro prontamente smentiscono pressioni. Ricucci afferma anche una cosa devastante per la democrazia. Asserisce di aver avuto l'ok da Lù, il padrun de quasi tut, per la scalata al Corriere della Sera. Uno di coloro che avrebbe dovuto partecipare alla scalata conferma che il progetto era stato accarezzato e da lor signori un silenzio assordante. Perchè?
Personalmente avrei preferito un silenzio sugli “squadristi” di oggi e urla sovrumane contro il golpe o tentato golpe mediatico di allora. Ma non si può avere tutto da questa classe mondiale di incapaci a fare.

paolosenzabandiere

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