23 aprile 2011

SALLUSTI, SANTANCHE' E LA BANALITA' DEL MALE.

Aprile (28)
Introduzione alla lettura
21/04/11
Continuo a ritenere di avere un'intelligenza tardiva, alla tenente Colombo. Ci arrivo tardi ma ci arrivo, forse. A volte vivo situazioni di malessere senza apparentemente avere la possibilità di un quadro chiaro della situazione, ma poi..... Questa è una fotografia, di come vanno, male, le cose politiche su Stivalia. Proprio per questo lo voglio postare nella pagina dell'attualità perchè non riguarda più solo i politici ma tutti noi..........

SALLUSTI, SANTANCHE' E LA BANALITA' DEL MALE.

     Debbo fare una premessa che può sembrare gossip ma che gossip non è. Sallusti e la Santanchè stanno insieme, fotografati mano nella mano e, da quando è andato a  Libero, l'ex direttore del Giornale Feltri  ha affibbiato loro due soprannomi che più velenosi non potrebbero essere: Rosa e Olindo (ricordate la strage di Erba?).

     Ma non avrei scritto questo post se non avessi letto sul Fatto Quotidiano l'intervista ad “A” di Stefania Craxi, intervista nella quale oltre a invitare Berlusconi a uscire di scena, ritenendolo al  personale tramonto, dice una cosa nient'affatto scontata e  che è estremamente illuminante di come è stato trattato il caso Silvio Berlusconi anche dai suoi dipendenti a vario titolo, considerando che di dipendenti, anche se in senso lato, si tratta appunto visto che il nostro è a capo di un partito azienda con un un'unico padrone assoluto, se stesso.

     Stefania Craxi dichiara di essere amica di Veronica Lario e afferma: “la signora in questione ha amato infinitamente il marito ed è nella lista delle poche persone che gli vogliono ancora bene”. Viene chiesto alla Craxi cosa potrebbe fare una moglie che vuole ancora bene all'ex marito e lei risponde: “forse nulla e immagino che tutto sia successo per questo”. Ma lei, la signora Lario, dopo lo scoppiare del caso Noemi, la minorenne alla cui festa per i diciotto anni si era presentato Berlusconi con una preziosa collana, disse che era ora di finirla: “Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene”. Un discorso da donna innamorata.

      Ma a giustificazione del Berlusconi che frequenta le minorenni si erge l'epica figura della Santanchè. Che non trova di meglio che controbattere alla dichiarazioni della Lario sulle vergini che si offrono al drago, affermando che la moglie di B. abbia come amante il responsabile della sua sicurezza, altro che Noemi! Devo ricordare che la signora Santanchè fino ad un attimo prima, quando era candidata della destra di Storace diceva peste e corna del nostro e del suo condiderare le donne poco più di cose da mettere in “orizzontale”. Poi chiosava, con la classe che la contraddistingue sempre, che gliela aveva chiesta ma lei non gliela aveva data. Data cosa? E me lo chiedi a me caro lettore fantasma cosa gli aveva chiesto, ma fattelo spiegare da mammà o dalla Santanchè!

     Ovviamente, e con un signorilità che evidentemente è comune a molti esponenti del centro destra, lo stesso giornale dell'intervista alla Santanchè pubblicò nello stesso periodo una vecchia foto a seno nudo della Lario, della serie la signora la smetta con la storia delle minorenni e delle veline! Visto che anche lei.....

     Ma torniamo alla Santanchè. Il suo avere detto tutto e il suo esatto contrario su Silvio B. è un  esempio, purtroppo uno dei tanti, di una sedicente classe politica educata al machiavellico “il fine giustifica i mezzi”, dove tutto, e in maniera neanche velata, viene movimentato, giustificato appunto per il proprio tornaconto elettoral/personale. Questo è possibile per la morte improvvisa di ogni forma di intelligenza negli amorfi, idioti elettori che, nella loro infinita e squallida partigianeria, sono portati a sopportare tutto dai loro leader, anche l'essere presi per i fondelli (per inciso questo modo di essere cittadini mal votanti non riguarda solo gli elettori di centro destra) Chi abbia dato notizia alla nostra “pasionaria” di destra (la  Dolores Ibarruri mi perdoni) del tradimento della Lario è un ulteriore motivo di curiosità. Sospetti qualcuno caro lettore fantasma? Io sì.....

     Passa qualche mese e quello che poteva essere ancora giustificato  con il “va con le Noemi perchè la Lario.....”, diventa invece ingiustificabile con il caso Ruby.  Se comprovato, qui di tratta di decine e decine di ragazze. Siamo  eventualmente in presenza di una patologia, non dovuta certamente a ipotetici tradimenti della moglie. Eppure, con una  banalità che mette i brividi, il nostro Sallusti continua a sostenere le tesi, manifestamente giustificazioniste, del tradimento della moglie in una trasmissione sulla Sette. Per questa destra evidentemente non solo non esiste l'obiettività ma ne esiste una a uso e consumo personale del capo che è esattamente il contrario di quella che dovrebbe essere. Quasi che l'eventuale e non dimostrata storia della moglie fosse addirittura ben più grave dei suoi comportamenti, se provati.

      Resta il fatto che l'accorato appello  per aiutare il marito, una persona che non sta bene, viene bellamente disatteso da coloro i quali fino ad un attimo prima dell'esplosione dei casi Noemi/Ruby erano disposti a fare delle personalissime crociate, sulla sacralità della famiglia ecc, ecc,  e ora sono invece tutti scodinzolanti a giustificare i comportamenti del nostro, asserendo che fanno parte della sfera personale, che è stata a loro modo violata illegalmente dalle intercettazioni dei giudici. D'altronde questi signori non sono medici e non sono tenuti a curare nessuno soprattutto se questo nessuno li paga profumatamente per non farsi curare.

      Ma lasciar intendere che lo colpa di quanto  successo è di chi la situazione invece l'ha subita, non è solo una fervida trovata dialettica per far mantenere al nostro un successo che potrebbe diventare altrimenti traballante, ma è qualcosa di peggio, mi fa tornare con il pensiero a tanti anni fa. A immaginarmi cose già successe quando, in un paese del nord, tanti bravi padri e madri di famiglia, tornando a casa dopo una giornata di duro ma soddisfacente lavoro dai “campi”, carezzando i loro cari, magari anche le loro care bestioline, non avevano neanche un minimo pensiero per il male fatto nel corso della giornata a quelle cose lì, a quegli essere cosi diversi, e usando appunto anche  loro giustificazioni banali per le loro azioni malvagie. Quei cosi erano con una religione, con un pensiero così diversi dal loro modo di essere, così deformi e puzzolenti, che la loro eliminazione era un atto dovuto e non doveva suscitare nessuna emozione. E poi via come si poteva pensare che il capo che ci ama cosi profondamente possa decidere per noi e gli altri cose sbagliate? Si sa il capo, il fuher, ha ragione, sempre. Le colpe sono sempre degli altri, mogli comprese.

     Con questo non voglio definire che i sostenitori attuali del nostro siano  come i nazisti di allora, ma non posso non vedere che certe acriticità nei confronti del capo, il voler difendere tutto quello che il fuher fa, ieri come oggi sono alla base di un discorso estremamente pericoloso. Credo che anche allora ci fossero poetucoli con il prurito incensorio per il capo e il ringhio devastante per i nemici, bene ti assicuro caro lettore fantasma che questo ha poco a vedere con la democrazia anche se al posto dei baffetti ci sono, per ora, solo squallide barzellette, che fanno ridere altrettanto squallidi personaggi.

                                                                  paolosenzabandiere



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