16 luglio 2012

(60) TAGLIATI I BUONI PASTO E TANTE ALTRE BELLE COSE. LE GRANDI MANOVRE SULL'ARIA FRITTA DELLA SPENDING REVIEW ALL'AMATRICIANA.

Luglio (60)
Introduzione alla lettura
07/07/12


    Apparentemente, ad una lettura superficiale, l'ultima manovra del governo Monti fa “anche” delle cose giuste, come tagliare province inutili, mandare a casa qualche costoso militare di troppo, ridurre i dirigenti e il personale del pubblico impiego. Solo apparentemente però, perchè proprio queste cose che ho elencato dimostrano invece quanto questa classe politica di incapaci ed inetti si stia servendo di “tecnici”, competenti quanto loro, per fare delle manovre economiche orribili, di sola macelleria sociale, senza andare ad incidere nei mostruosi costi reali di una spesa fuori controllo, per continuare a favorire un esercito di privilegiati, anche loro avidi e incapaci......

TAGLIATI I BUONI PASTO E TANTE ALTRE BELLE COSE. LE GRANDI MANOVRE SULL'ARIA FRITTA DELLA SPENDING REVIEW ALL'AMATRICIANA.

     Il nostro grande supertecnico fa una manovra economica per ridurre i costi dello Stato assolutamente vergognosa e ridicola. Pensare di portare i buoni pasti nella pubblica amministrazione a max 7 euro, non dovrebbe portare a grossi risparmi,  considerando che la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici percepisce tra i 4 e i 6 €.

     La riduzione delle  province farà risparmiare  lo Stato? Bisogna essere chiari. Questa classe politica ha permesso, nel corso dei decenni, che all'interno del pubblico impiego una pletora di leggine anticostituzionali permettesse a chicchessia di aumentare a dismisura gli stipendi  di alcune categorie di privilegiati a danno di tutta la collettività. A parità di  mansioni non lo stesso salario ma tutto e di più, alla faccia dell'art. 3 della Costituzione. Gli enti locali i paria, le province di più, le regioni ancor di più, i ministeriali e le municipalizzate che ne parliamo a fare, per arrivare alla famosa regione a statuto speciale  che risponde al nome di Sicilia, con il super bingo! Ora un bella domandina. Ma eliminare le province e passare le sue competenze, e i suoi impiegati alle regioni che pagano di più il loro personale, è un risparmio o un ulteriore costo? 

     Un tecnico che si rispetti, visto che è stato messo lì per l'emergenza economica,  non avrebbe dovuto azzerare tutto e tornare al rispetto della  Costituzione, a pari mansioni pari stipendio, equiparati agli stipendi più bassi, considerando che siamo in emergenza, con dei risparmi che lascio immaginare?

    Altra componente di questa spending review all'amatriciana sono le dimissioni/prepensionamento del 20% dei dirigenti e del 10% del personale della P.A., per i quali, a differenza dei poveri esodati privati, il privilegio di farla sempre franca deve essere evidentemente un diritto divino. Ma i risparmi dove sono considerando che i dismessi dello Stato continuerebbero a percepire una pensione dall'Inps? Più che risparmi solo costi, perchè prima due pratiche almeno le facevano.

     C'è inoltre un problema. Mandare via a casaccio il dirigente pubblico senza considerare le sue reali capacità non migliora di fatto il funzionamento della macchina pubblica, al contrario. Per questo motivo mi permetto di suggerire, a chi legge, un mio vecchio post in cui fotografavo un certo tipo di fauna dirigenziale presente nella P.A. “lettera aperta al sindaco Gianni Alemanno e non solo” (post n. 63 del luglio 2011). A Monti una domanda: Come si fa a riformare una realtà se non la si ha prima compresa?.

     Si vogliono mandare a casa un po' di soldati. Che dire, bene! Poi uno ci pensa, perche non si è un marziano e si ha un quadro completo di ciò che ti circonda, e a fronte di questo risparmiuccio vedi ancora l'incredibile spesa di 131 aerei  F35 al modico prezzo di 15 miliardi di euro. Da  considerare che anche gli Stati Uniti, paese che li produce hanno qualche problema sull'acquisto di aerei molto costosi e forse con qualche problema, noi invece di dubbi mai!  A proposito di risparmi tecnici nei confronti dell'esercito. Che dire di quell'ignobile e anticostituzionale legge che permette a chi lavora nelle varie forze armate di andare in pensione con  il grado immediatamente successivo e cuccarsi un privilegio che definire  medioevale è poco. Mentre i comuni mortali si vedono lo stipendio decurtato andando in pensione, i giannizzeri, i pretoriani, se lo vedono aumentare. Ha presente, signor tecnico Monti, i risparmi che ci sarebbero? Mi scusi se ho l'ardire, da ignorante in materia,ma io credo che una legge anticostituzionale lo è  anche quando una pletora di azzeccagarbugli, con laurea di giurisprudenza al seguito, sono disposti a giurare sui diritti acquisiti che non si toccano. A  proposito una domandina. Ma una rapina codificata per legge, con la complicità di una classe politica e sindacale, è un diritto acquisito? Ha idea di quanto risparmierebbe lo Stato, anche chiedendo, la solo eliminazione del “rapinoso”beneficio?

     E veniamo ad ulteriori risparmi e incassi che il supergoverno tecnico dell'emergenza economica continua inspiegabilmente a rifiutare. C'è una proposta dell'on.le Crosetto (pdl) di pagare le maxi pensioni pubbliche sino ad un massimo di 6.000 euro. Sembra che le maxi pensioni costino 13 miliardi annui alla Stato. Ci sono al governo ministri, sottosegretari, che percepiscono anche oltre 30.000 euro mensili di pensione. Questa è gente che negli ultimi decenni, essendo “classe dirigente”, qualche responsabilità dovrebbe averla in questo degrado economico. Resta il fatto che  l'on.le Crosetto è stato quasi minacciato da entrambi gli schieramenti.

     La Francia ci avvisa che la Tav Torino – Lione è in pratica inutile e il nostro Passera continua a dire che bisogna farla spendendo almeno 20 miliardi di euro iniziali, più i ricchi premi e cotillon che fanno sempre moltiplicare i costi iniziali di un opera nel nostro paese.

     La Germania e l'Inghilterra hanno fatto un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali dei due paesi illegalmente depositati nelle banche svizzere. Per noi si tratterebbe di importi di alcune decine di miliardi almeno, e anche qui il silenzio.

     Si potrebbe continuare con proposte, apparentemente meno importanti, ma che produrrebbero comunque risparmi significativi. Resta la rabbia per le cose giuste che non si fanno e per tutte le ingiustizie economiche, che pur hanno dato un enorme contributo al nostro debito pubblico, che invece non  si toccano, che continuano ad essere addirittura protette.

                                                           paolosenzabandiere
    


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