23 marzo 2012

(26) CASO DEI DUE MARO'. VOGLIAMO DICHIARARE GUERRA ALL'INDIA?

Marzo (26)
Introduzione alla lettura
22/03/12

    Sono apparsi sui muri di Roma dei manifesti di un gruppo di estrema destra che dire farneticanti è poco. Si riferiscono all'arresto di due marò di scorta ad una petroliera nell'oceano indiano, che in acque internazionali sparano a dei pescatori, credendoli dei pirati, mentre stavano solo protestando perchè la stessa petroliera, la Enrica Lexie, avrebbe tranciato loro delle reti. In questi manifesti si chiede  di riportare a casa i due militari, e si afferma che sequestrare soldati di un paese sovrano è un atto di guerra, sul resto, che per loro evidentemente sono cose insignificanti, il silenzio assoluto.....


IL CASO DEI DUE MARO'. VOGLIAMO DICHIARARE GUERRA ALL'INDIA?

    

     Mi preme sottolineare un aspetto del problema. Questo senso incredibile, quasi mafioso, di appartenenza ad una comunità, peggio ad un clan, per cui tutto quello che fa anche un singolo membro della propria setta è ben fatto o comunque da difendere, e le ragioni degli altri non esistono, mai.



     Un ragionamento da pianeta delle scimmie, da primitivi, che dietro questo apparentemente smodato amore per i propri cari sortisce, al contrario, l'effetto opposto. Se io amo smodatamente il mio gruppo, la mia famiglia, e degli altri non mi interessa nulla, non posso non comprendere che lo stesso sarà per i diversi da me. E se per me conta solo la vita dei miei cari e quella degli altri è niente, quando capirò che anche per i diversi da me la mia vita, e di coloro che mi sono cari, non conta nulla,  e che quindi quelle vite che amo così smodatamente, sono il primo a metterle a repentaglio con i miei ridicoli comportamenti.



     D'altronde questi signori le lezioni della storia non le hanno comprese, mai. Ve lo ricordate il regime che voi ancora tanto rimpiangete? La sua voglia di un posto al sole, per fare grande la comunità, il clan, a scapito ovviamente degli altri  e delle vite di tutti coloro che a quel progetto si opponevano?  Lo sappiamo tutti come è andata a finire. La vostra amatissima gioventù costretta a fare una guerra che ha portato a devastazioni incredibili e a centinaia di migliaia di giovani, così amati a parole, due metri sotto  terra.



     Ritornando ai due marò. Io non sò cosa accadrà, cosa stabiliranno i giudici indiani. Però un'idea me la sono fatta. Se sarà comunque provata la colpevolezza dei nostri due soldati ci sarà una sentenza che, considerando la non volontarietà* di quanto accaduto, sarà molto, molto lieve. Questo, abbinato ad  un indennizzo per le famiglie dei due pescatori morti, porterà i due soldati in Italia molto prima di quanto uno pensi. Resta, nel caso sia accertata la loro colpevolezza, che non sono passati con il rosso, non hanno fatto una sciocchezza  senza conseguenze, hanno ucciso due persone. Quindi prima di dichiarare guerra all'India cominciamo magari a chiedere scusa per  quanto accaduto.



     Un'ultima domandina a questi giovani “patrioti” a senso unico. Cosa avreste scritto se fossero stati due soldati indiani ad essere accusati di aver ucciso due pescatori italiani, pur in acque internazionali?



                                                               paolosenzabandiere



5 commenti:

  1. Scusa se mi permetto di scriverti. Mio marito si trova su quella petroliera. Sei così sicuro che i nostri soldati siano colpevoli? Pensa che nemmeno gli Indiani ne hanno le prove!!!! Ti consiglierei di leggere un paio di articoli di libero reporter. Forse ti daranno delle delucidazioni sulla vicenda.
    Ps: Tutti, e dico tutti, i membri dell'equipaggio della petroliera (anche gli ufficiali indiani) hanno testimoniato che il peschereccio non è la barca che ha tentato l'assalto alla nave. Il barchino era bianco e il peschereccio è blu....

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  2. Non rispondo in questo spazio a questa lettera, lo faccio
    direttamente in un altro post (I DUE MARO'). paolosenzabandiere

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  3. Il dirottamento di una nave battente bandiera di un'altro paese che navigava in acque internazionali, la cattura di due MILITARI in servizio, il sequestro di armi senza alcun titolo... sono gia' tre atti di guerra dichiarata e se intervenissimo non violeremmo neanche l'art. 11 della costituzione in quanto cio' non sarebbe una "offesa" ma una "difesa".
    Questo ci si apetterebbe da un governo serio, come fece Craxi obbligando l'atterraggio a Sigonella di un'aereo USA che stava scappando con a bordo i terroristi dell'Achille Lauro, strappandoli alla nostra autorita', ma che ci si puo' aspettare da questi pavidi ottantenni senza ne palle ne dignita?

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  5. Ho scritto il post sui due marò accusati di aver ucciso non due pirati ma due pescatori indiani per un manifesto in cui si richiedeva il ritorno in patria
    dei nostri soldati definendo il sequestro della nave, e l'arresto dei due, un atto di guerra nei confronti del nostro paese. Badi bene che quanto richiesto
    nel manifesto aveva, ha, una sua valenza giuridica, anche se nessuno ha obbligato il comandante della Enrica Lexie ad entrare in acque indiane. A quel
    punto cosa crede che potesse fare la magistratura indianan di fronte alla morte di due suoi cittadini, dopo la sciocchezza fatta dagli ufficiali della nave?
    Per fare un esempio. Che cosa avrebbe fatto la agistratura italiana nel caso che fossero stati uccisi due nostri pescatori da due soldati libici?. Resta il
    vizio antico e gravissimo di movimenti politici che delle ragione degli altri non sanno che farsene e che non sentono, come italiani, di dover dire due
    parole per due pescatori indiani, uccisi in un sparatoria di cui il loro governo accusa i nostri due marò. Per chiudere, in maniera spero definitiva sull'argomento. Il brutto episodio è avvenuto in acque internazionali ed è quindi competenza del paese di
    cui la petroliera batteva bandiera, quindi dell'Italia. E altrettanto certo, se verrà provata la colpevolezza dei due marò (e tutti sappiamo che accertarla è tecnicamente possibile), che questi hanno commesso un gravissimo errore di valutazione che è costata la vita a due persone innocenti. La terza
    possibilità, quella di finti marinai e di pirati veri la escluderei a priori, come è stata esclusa da coloro che hanno indennizzato le famiglie dei due morti
    in quanto vittime. Credo che dopo gli accertamenti sulle responsabilità dei nostri due soldati le autorità indiane non possano che tener conto che quanto accaduto è di competenza italiana e lasciare che sia la nostra magistratura a vagliare il caso.

    paolosenzabandiere

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