8 settembre 2011

PROFUMO, PROFUMO CHI?

Settembre (75)
Introduzione alla lettura
08/09/11


     Qualche giorno fa un signore, un tale Profumo, ex banchiere, dichiara che per risolvere i problemi italiani è necessaria una patrimoniale di 400 miliardi di euro, e che c'e bisogno di un governo tecnico, e all'occorrenza lui non si tirerebbe dietro. Profumo, Profumo banchiere e non bancario, il nome non mi è nuovo.....Ma stai a vedere che è l'ex amministratore di Unicredit.....

PROFUMO, PROFUMO CHI?

     A volte ritornano. Forse non  te lo ricordi caro lettore fantasma, il Profumo amministratore delegato dell'Unicredit. No? E allora è necessaria una ri-presentazione. Il brillante amm. del. dell'Unicredit fa comprare alla sua banca, a prezzi di affezione, banche del nord est europeo. Arriva la crisi e l'Unicredit ne è parzialmente travolto, grazie anche e soprattutto agli incauti acquisti. Incomincia una discesa verticale che da oltre 7, 5 euro porta il titolo ai prezzi attuali vicini a 0,80€.

     Il nostro, anche per una lotta di potere  con altri potenti  dell'Unicredit (Geronzi e company) viene fatto dimettere e se ne va con una piccola liquidazione di 40 milioni, di euro, ovviamente! Rilascia delle dichiarazioni che gli fanno onore per la sua non comune sincerità, anche se al contempo denotano in quali mani stiamo. Dichiara, quasi a sua scusante, che lui la crisi che stava arrivando non l'aveva proprio vista.

      Se ci fosse un premio nobel per la sincerità, quel premio dovrebbe essere il suo, ma anche il nostro non comprende che, sia pur sincere e da applauso,  le sue dichiarazioni non sono per questo meno gravi. Come possa un mega dirigente di banca non prevedere che dopo un eccessivo boom economico, e quindi anche di prezzi, dovuto ad un eccessivo indebitamento, si avrà una crisi economica direttamente proporzionale ai debiti conseguiti, personalmente risulta incomprensibile. Piccoli debiti piccola crisi, grandi debiti grande crisi, debiti mostruosi si salvi chi può, se può.

     Ovviamente nessuno, in qualsiasi facoltà, e quelle economiche non fanno eccezione, insegna il buon senso, o anche manuali di psicologia di massa, anche a piccole dosi, che permetta ai giovani studenti di comprendere che gli eccessi si pagano sempre. Le dotte scimmie, piene di nozioni e di capacità mnemoniche, ma senza nessuna possibilità di comprendere il momento da loro vissuto, insegnano alla dotte scimmie del futuro la loro visione del mondo essendo spesso più cieche di una talpa.

     Ma fin qui poco da ridire. Ma che questo signore, che ha dimostrato di non comprendere a fondo il perchè della crisi, il suo insorgere, si permetta poi di dare consigli sul come risolvere la situazione a mio parere sembra eccessivo. Non ne faccio un problema morale, al sottoscritto non interessa  che Profumo abbia avuto una signora liquidazione per lasciare Unicredit, dopo che la banca ha avuto enormi difficoltà a causa  della sua ignoranza (letteralmente colui che ignora). Un dottore che sbaglia diagnosi e rovina l'esistenza ad un suo paziente non viene certo premiato con un ricca liquidazione, al contrario subisce una causa certa. Questo per dire che il nostro è stato sicuramente fortunato e potrebbe fare il tranquillo e ricchissimo pensionato senza ulteriori consiglii su cosa sia giusto fare. Ha già dato.

     Far pagare una patrimoniale di “soli” 400 miliardi di euro a chi magari ha il solo torto di avere fatto le cose alla luce del sole, senza sotterfugi, senza ruberie, furti, esportazione illecita di capitali ecc. non solo è sbagliato, ma è semplicemente odioso.

     Come scritto nel post “E se lo scudo fiscale fosse anticostituzionale?”   scudare i capitali illegali, o comunque illegalmente costituiti all'estero, con un vergognoso 5% è oltretutto anticostituzionale. Far loro pagare un 30%, e fare un accordo con la Svizzera che permetta agli ancora ingenti capitali non scudati di sanare la loro situazione, rimanendo nell'anonimato, con una forte tassazione, così come hanno fatto altri paesi, produrrebbe entrate per centinaia di miliardi.

      Che dire delle ingenti spese dovute alle incredibili inefficienze di questo stato, dei pensionati giovani che pesano ancora sulle sue casse, della vergogna di una sanità pubblica e privata che sembra abbiano come  unico scopo quello di sperperare denaro pubblico.

     Solo dopo aver perseguito questo priorità, all'occorrenza, si potrebbe pensare ad una patrimoniale, ma dopo, non prima, caro signor Profumo.

                                                                paolosenzabandiere

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