30 aprile 2011

RAI. MASI SE NE VA. IL GOLPE RESTA.

Aprile (33)
Introduzione alla lettura
27/04/11

In un paese normale basterebbe questo titolo per spiegare una situazione, senza aggiungere altro. In un paese normale, appunto. Ma questa e la terra dei imbecilli che si sentono furbi e dei  furbi che fanno gli imbecilli, e quindi la cosa va spiegata.....

RAI. MASI SE NE VA. IL GOLPE RESTA.
     Per lo Chevalier la democrazia è un concetto ben preciso. La possibilità di poter fare i propri comodi senza che nessuno possa dire cose diverse, almeno nelle trasmissioni televisive da lui controllate. Quindi senza curarsi tanto della forma fa editti bulgari contro giornalisti che non la pensano come lui e,  in pieno conflitto di interessi, comanda di fatto nella televisione pubblica, forse di più che nelle televisioni di cui è proprietario. Elegge chi lo aggrada di più, lo assilla poi come viene provato  con le intercettazioni telefoniche in Puglia nei vari tentativi di eliminare giornalisti a lui sgraditi. È il suo concetto di democrazia. A cui i suoi scodinzolanti sottoposti  si adeguano prontamente.
 
    Guardiamo il caso Santoro, tanto inviso al capo di tutti i capi. È  sicuramente un giornalista schierato ma a differenza di tanti suoi colleghi del centro destra non usa manganelli, sia pur mediatici, con cui bastonare gli avversari politici. Primo perchè non ha capi, e poi perchè pur essendo schierato appunto, permette a chi non la pensa come lui e sia in possesso di buona lingua e buoni argomenti di fare delle ottime figure. Vi ricordate Fini, negli anni 90, nei dibattiti elettorali per diventare sindaco di Roma condotti dal nostro, contro il suo avversario Rutelli?

     Santoro? In qualsiasi televisione del mondo sarebbe una risorsa da coccolare, considerando i milioni di telespettatori che seguono le sue trasmissioni, e non tutti orientati a sinistra. Qui invece i dirigenti della Rai sembrano interessati solamente a mettergli costantemente i bastoni tra le ruote e se possibile sospendere le sue trasmissioni, per soddisfare la concezione bulgara che questi signori tutti hanno della democrazia.

      Comprendo benissimo che per difendere l'indifendibile c'è bisogno di una coralità appunto bulgara, e che per fare questo non ci si può permettere nessuna forma di dissenso reale, ma in una democrazia che sia tale nella sostanza, e non solo nella forma, tutto ciò sarebbe intollerabile. E invece dobbiamo assistere ogni giorno a questo golpe mediatico che non sopporta un bravo giornalista che si confronta con persone che la pensano diversamente e poi assistiamo a telegiornali, non solo Rai, che nascondono le notizie che possono dare fastidio, a dirigenti che firmano contratti milionari per programmi con signori che di confrontarsi, con chi la pensa diversamente da loro, non hanno nessuna voglia. Con ciò arrecando un doppio danno. All'azienda Rai che si vede mettere i bastoni tra le ruote proprio nelle sue trasmissioni di maggior successo e deve pagare per  mettere in onda dei veri e propri flop e, cosa più grave, questo modo di fare è un vero e proprio attentato  alla  concezione stessa della democrazia.

     Come è stato possibile tutto ciò? Dare la colpa di quanto accaduto al solo Chevalier è assolutamente ridicolo. Non ha stilato lui la Costituzione LA COSTITUZIONE ITALIANA. QUANDO LA SI DIFENDE CON ARMI SPUNTATE e le varie leggi che regolano, meglio che “sregolano” l'informazione in Italia. Lui è solo entrato in una prateria lasciata colpevolmente senza leggi  e regole e l'ha occupata,  metro dopo metro,  con la complicità di chi colluso o semplicemente imbecille non ha mai pensato di sanare le evidenti lacune delle leggi in merito all'informazione televisiva e non solo.

     Il problema, caro lettore fantasma, è che questi signori, che hanno contribuito alla altrimenti resistibilissima ascesa di Lù, il padrun de quasi tut,  sono quasi tutti lì, in Parlamento,  a far finta di fare opposizione. Domandina finale. Colui che per imbecillità o peggio ha steso nei fatti tappeti rossi al nostro personaggio, può essere posto alla guida di questa opposizione per vincere?

                                                           paolosenzabandiere
    

    

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