4 marzo 2011

LA FINANZA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Marzo (9)
Introduzione alla lettura
04/03/11


     Cosa succede in un paese fortemente indebitato quando viene paventato un  aumento dei tassi per paura dell'inflazione? La risposta in un paese normale è una sola, ma nella finanza delle meraviglie la risposta da accendere è il suo esatto contrario.....


LA FINANZA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE.

    
La finanza nel paese delle meraviglie non ha nulla di razionale è anzi il suo esatto contrario. Aumentano i tassi in paesi indebitati, o meglio viene minacciato un aumento dei tassi, a causa delle possibili fiammate inflazionistiche, in paesi che hanno grossi problemi di indebitamento e cosa succede? Una cosa apparentemente ben argomentata. Salgono e alla grande le borse europee dei paesi, chiamiamoli così virtuosi e scendono quelle dei Piigs. Tutto normale dunque?

     A me sembra proprio di no. Non siamo di fronte a stati separati gli uni dagli altri e se poi analizziamo il fortissimo rialzo dell'euro , per la stessa questione,  rischiamo le comiche finali, altro che giustificati rialzi.. In questo periodo di ristrutturazione forzosa del debito dei Piigs, si è volutamente sottostimato l'indirizzo economico dato al rientro dagli enormi debiti statali accumulati. Il rientro dei debiti è stato imposto a paesi come la Grecia con una ulteriore spinta deflattiva, dovuta a licenziamenti di personale, a fortissime riduzioni dei costi che si somma alla  fortissima tendenza deflattiva presente in tutti  i paesi occidentali. Come si possa pensare che un aumento del costo del denaro in paesi che già sono fortissimamente penalizzati con il loro debito pubblico, per il quale debbono pagare tassi elevatissimi rispetto ai costi sostenuti dai paesi più virtuosi, dicevo, come si possa pensare che le cose non possano prendere una china pericolosa è una cosa inspiegabile solo a pensarla.

      Quindi ci troviamo di fronte alla possibilità di un aumento dei tassi, alle borse dei Piigs che sulla notizia scendicchiano ma non crollano, alle borse dei virtuosi che invece salgono da matti e all'euro che sembra impazzito dalla gioia. Penso di aver chiarito che l'eventualità di un aumento del costo del denaro può essere una jattura per i paesi indebitati, ma cosa accadrebbe ai paesi virtuosi?

      Bisogna capirci sul significato di paese virtuoso. La virtuosissima “Krande Cermania” ha un debito pubblico privato al 270 % del pil. Vedi, caro lettore fantasma, una grande differenza con il quasi 300% della porcellona e cicalona Italia? Io no. Nella “Krande Cermania” c'è una banca, fosse solo una, la Deutche Bank che ha passività per 2.000 miliardi di €, in pratica quasi i tre quarti del pil di quel paese, e i suoi problemi  le derivano, in gran parte, per avere in portafoglio titoli del debito pubblico dei Piigs.

     E fanno festa? E l'euro più di tutti? Dimenticavo. Tutte quelle spinte deflattive che tanto aiutano il debito pubblico dei Piigs vengono bellamente aiutate dalla innaturale forza della moneta europea, della serie esporteremo sempre meno, guadagneremo di meno e rimborseremo pure i debiti dei Piigs. La casalinga di Voghera, economicamente parlando, è avanti anni luce,  di fronte al ridicolo pensiero di questi economisti.

                                                                       paolosenzabandiere

1 commento: