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Introduzione alla lettura
08/03/14
Non esiste
categoria più settaria e partigiana degli economisti. Sono schierati come non
succede a qualsiasi altra categoria e guai a confutare le loro idee.
Statalisti, liberisti, monetaristi ultra liberisti, anarco capitalisti, sono
così innamorati di quanto dicono da non comprendere minimamente che le loro
idee, nella migliore delle ipotesi, vanno bene per una stagione e non possono
essere imposte per sempre. Solo uno squilibrato o un economista possono pensare
che un abito o un’idea economica possano andare bene per tutte le stagioni
dell’anno e dell’economia.
I
keynesiani sono stati sempre e comunque a favore dell’intervento statale e
questo a mio
parere è una clamorosa stupidaggine. Un’economia prossima al collasso per la troppa euforia esplosa a causa del mostruoso debito complessivo in circolazione non può vedere risolti i suoi problemi da uno stato che si indebita a sua volta. Così la situazione diventa ancor più esplosiva. Keynes ebbe ragione perché qualcuno prima di lui fece il lavoro sporco di ripulitura della arterie economiche intasate e ridiede valore al dollaro e mantenne integro lo stato
parere è una clamorosa stupidaggine. Un’economia prossima al collasso per la troppa euforia esplosa a causa del mostruoso debito complessivo in circolazione non può vedere risolti i suoi problemi da uno stato che si indebita a sua volta. Così la situazione diventa ancor più esplosiva. Keynes ebbe ragione perché qualcuno prima di lui fece il lavoro sporco di ripulitura della arterie economiche intasate e ridiede valore al dollaro e mantenne integro lo stato
Questo
quanto era da dire nei confronti degli statalisti “sempre e comunque". Ma
che dire dei liberisti di tutte le specie. Non è forse un eccesso di liberismo
che, negli anni ’20 come oggi, ha prodotto quel laissez faire che ha poi
portato alle due crisi. La deregulation, il meno tasse per i ricchi, cosa hanno
prodotto ieri come oggi, ricchezza per tutti o solo immani squilibri che sono
poi esplosi fragorosamente? Una società che avesse frenato i suoi eccessi (dico
una bestemmia per alcuni pensatori) avrebbe prodotto le stesse crisi e di
eguali intensità? Ovviamente le due risposte sono due no secchi ma dubito che
qualcuno si voglia confrontare con l’evidenza. L’ideologia umana è molto più
forte di qualsiasi evidenza. In certe menti il buonsenso non allignerà mai.
Ovviamente
anch’io mal sopporto uno stato predatore e parassita, ne conosciamo qualcuno
vero?, che sia così rapace da prenderci gran parte dei nostri soldi per darci
in cambio servizi pessimi. Ma lo stato siamo noi che lo votiamo ed uno stato
iniquo deve essere combattuto, se necessario abbattuto. Da qui a dire che ogni
stato deve essere eliminato per dare ai cittadini la possibilità di vivere
senza essere oppressi da alcuno ce ne corre, anche perché non sono convinto che
sia questo che accada quando lo stato non c’è.
Lo stato
con i suoi monopoli frena la ricchezza ed eliminare lo stato è un bene per
tutti? Strano questi americani, non si ricordano neanche la loro breve storia.
Il ranchero arrivato per primo e quindi nei fatti proprietario di gran parte
della vallata, per il suo strapotere economico imponeva la sua visione del mondo
agli altri abitanti, corrompendo e minacciando giudici, sceriffi, ecc (peraltro
senza stato ci sarebbero queste autorità?) e a nessuno fu permesso di fare
l’agricoltore o l’allevatore di ovini. Questo per qualcuno significò ricchezza
per la vallata? E se non è quello un monopolio, imposto peraltro con la forza,
cos’è un monopolio allora? Nessuno stato dunque? Devo ancora trovare una
persona sana di mente che rifiuti di pagare una tassa equa del 30% ad uno stato
che per questo gli garantisca una vita migliore, più lunga, più sana e la quasi
certezza di poterla vivere senza subire le violenze del prepotente di turno.
Purtroppo devo riconoscere che di persone non sane di mente sono pieni i libri
di storia.
paolosenzabandiere
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