11 febbraio 2014

(7) I DUE MARO’. IL TERRORISMO E LA VERGOGNA INDIANA.

(7)
Introduzione alla lettura
 10/02/14
 
    Nei post precedenti non sono stato di certo tenero nei confronti dei due marò che quantomeno hanno commesso un enorme errore di valutazione quando hanno preso per pirati due pescatori indiani. Faccio questa affermazione con la logica in cui si sono succeduti i fatti. Lo stato italiano con l’indennizzo economico alle due famiglie indiane  non ha messo mai in discussione il fatto che i due marinai uccisi potessero essere altro.
 

    Di motivazione  per cui dei marinai si avvicinano pericolosamente ad una nave straniera con il rischio di essere scambiati per pirati ce ne può essere solo una. Qualsiasi marinaio che si veda tranciare le proprie reti, o a rischio di esserlo, certo può non prenderla bene.
 
     L’episodio è avvenuto in acque internazionali? La cosa è molto importante perché se così fosse i due marò dovevano essere processati dal paese per cui la nave batteva bandiera, e qui credo che l’Italia non faccia una bella figura. Se le cose stavano così le autorità indiane avrebbero fatto un vero e proprio abuso e le autorità italiane  avrebbero dovuto richiedere l’intervento di organismi internazionali.
 
    Con le moderne tecnologie non è difficile localizzare una nave ad un’ora precisa, soprattutto quando ci sono messaggi audio a supporto, ed è grave che le autorità italiane non si siano fatte sentire in campo internazionale, ammesso che le cose stiano come da loro sostenuto.
 
    Restano le tante vergogne dell’India che per anni ha rinviato il capo d’imputazione  e poi si permette di accusare soldati a difesa di navi, naturale bersaglio dei pirati, di essere terroristi. I due marò tutto possono essere ma sicuramente non dei terroristi. Qualcuno dovrebbe ricordare alle “autorità indiane” che la scorta a navi commerciali in quell’area è necessaria per l’incapacità dei paesi dell’area di eliminare il problema dei pirati, eppure nessuno si sogna di accusare quei paesi, India compresa, di essere un covo di pirati.
 
      Resta il sospetto che tutto questo semplicemente sia una ritorsione per lo scandalo delle tangenti per gli elicotteri Augusta che hanno gettato un bel po’ di fango su certe “autorità” indiane.
 
                                                     paolosenzabandiere
 
 
 

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