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Introduzione alla lettura
16/01/14
Introduzione alla lettura
16/01/14
Non ho
elementi per valutare cosa sia il metodo Stamina. L’aria fritta di qualche
furbo ciarlatano come afferma gran parte della comunità scientifica o una
valida soluzione per combattere malattie finora incurabili, ma per me non è
questo il problema.
Ho per
formazione storica una certa diffidenza nei confronti della comunità
scientifica, diffidenza supportata dagli enormi danni che dotte scimmie hanno
perpetrato ai danni dell’umanità e non solo nel campo sanitario.
L’autorevolezza di una posizione scientifica è tale finchè non viene smentita
dopo anni, o secoli, da qualche contrarian che magari lo ha fatto, come è
capitato, anche a costo della propria vita.
Le dotte
scimmie tolemaiche che se la menavano sulla centralità della terra e sulla sua
piattezza non erano certo tenere con chi sosteneva il contrario. Andare contro
il comune sentire era pericoloso, si rischiava l’inquisizione, la tortura e di
finire a scottadito. Eppure bastava un marinaio per confutare le idiozie di
quegli scienziati. “Se io nei miei centinaia di viaggi, avvicinandomi alla
terra, vedo prima la cima della montagna
che è più lontana e poi la base che è più grande, e quindi più vicina, la terra non può essere
piatta, alla faccia di quello che dite voi dotte scimmie”. Leggere la poesia: E dottescimmie e er marinaro cor bonsenso. (post n. 33 del 2012)
Se la
religione è uno dei campi in cui sedicenti scienziati mettono a frutto le loro certissime
paranoie è comunque nel campo medico che sono riusciti a fare delle vere e
proprie stragi. So benissimo che la categoria medica ha salvato, salva molte
vite, ma sovente lo fa dopo aver fatto sbagli durati secoli. I medici che in
prima battuta praticavano il salasso per anni, per secoli, non si sono mai confrontati
con le reazioni dei pazienti che a causa della pressione bassa si vedevano
aggravate le condizioni di salute, quando non ci restavano secchi tout court. Non
confrontarsi con la realtà è un vizietto dei saccenti, a tutte le latitudini.
E
torniamo ora al metodo Stamina. Ci sono malati che vogliono quella cura
praticata nel reparto di Oncoematologia degli spedali civili di Brescia.
Disperati all’ultimo stadio che preferiscono il ciarlatano di turno al nulla?
Può darsi, resta il fatto che tra scienziati, o solo dotte scimmie, e i
pazienti che dicono di aver visto sensibili miglioramenti dalle cure col metodo
Stamina, starò sempre dalla parte del “marinaio” che ragiona contro il comune
sentire.
paolosenzabandiere
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