22 gennaio 2014

(2) DAL PORCELLUM ALL’INCIUCIO MIGNOTTESCO, QUASI UN TENTATO SUICIDIO. MATTEO RENZI CHI? LA VOCINA NUOVA, IL GIOVIN FACCINO DI UNA VECCHIA POLITICA CHE SOLO FAVORI AGLI ALTRI FA.

(2)
Introduzione alla lettura
19/01/14



Premetto che una parte del post l’ho scritto a caldo prima che si sapesse del doppio turno, quando sembrava solo una brutta copia del sistema spagnolo. Alcune critiche restano validissime, ripescare il pregiudicato e farlo diventare un padre della patria, dopo aver contribuito (strumentalmente?) a farlo diventare pregiudicato, e il tutto in meno di due mesi, è a mio parere semplicemente vergognoso. Questo è un paese che se non fa i conti con  chi ha pensato di fare solo i propri interessi, in entrambi gli schieramenti, non potrà mai pensare di cambiare pagina. Ovviamente il doppio turno cambia in parte le mie critiche e ne scrivo nella seconda parte del post.


     Un popolo di imbecilli che si ritiene al contrario furbo si può bere tutto, lo sa Berlusconi Silvio e lo sa Matteo Renzi. Il nuovo che avanza a chi gli chiedeva di non incontrare Berlusconi perchè condannato spiegava, con quella sua falsa spontaneità a comunicare cose apparentemente ovvie, che il piddì con quel signore ci aveva governato fino a ieri. Al “giovin signore” della vecchia politica sfugge un particolare di non poco conto. Pure in un paese così poco etico, che permette ad un signore inquisito per vari reati di poter governare  fino al terzo grado di giudizio arriva un giorno in cui appunto un “aspirante” pregiudicato diventa un pregiudicato a tutti gli effetti perché c’è la condanna definitiva e il paese deve prendere atto, anche se tardivamente.

 

     E quel giorno il “giovin signore della vecchia politica”, pochi mesi e non secoli fa, era uno degli strenui sostenitori  del voto palese sulla decadenza di Berlusconi Silvio. Ovviamente sapeva benissimo che con quel voto palese non sarebbe stato possibile nessun inciucio sottobanco e il condannato per evasione fiscale sarebbe decaduto da senatore, ma a lui, per i suoi giochini stava bene così. Ora il giovin frequentatore di Arcore, si spera solo in diurna, ha incontrato di nuovo il pregiudicato Berlusconi che ha contribuito a far decadere con la sua richiesta di voto palese, perché per i suoi giochini sta bene così anche stavolta che fa una cosa contraria a quella fatta pochi mesi fa.

 

     Pensare che un pregiudicato possa contribuire a modificare la Costituzione e per questo essere considerato un “Padre della Patria” è una cosa che può succedere solo in un paese e in un partito che una volta andava famoso per la questione morale posta da alcuni suoi dirigenti e tra questi  Berlinguer ma non Napolitano, ma che oggi di quelle qualità non sa che farsene. Non mi ha di certo stupito che il nostro giovin faccino cercasse l’inciucio con una parte fortemente minoritaria del paese (piddielle) andando contro se stesso, i suoi alleati di centro , di centro destra, quelli di Sel e il M5S, forse anche contro la stessa Lega. Le percentuali ridicole per le coalizioni e quelle penalizzanti per chi vuol correre in solitaria confermano la voglia di inciucio con il piddielle, e la volontà di riportare sotto le bandiere dei due più grandi partiti i ribelli del centro e del nuovo centro destra. Comprendo che per il giovin faccino della vecchia politica l’etica è una cosa “che nun se magna” ma addirittura dare nuova linfa vitale al partito della Ruby nipote di Mubarak, mi sembra una delle troppe vergogne storiche di questo paese.

 

     Ma poi accade una cosa che spariglia e non di poco quello che sembrava un comportamento lineare e al tempo inciucista. Tutti i partiti di questa seconda repubblica hanno un nemico comune che a volte per motivi propagandistici possono blandire ma che è sempre e comunque un nemico mortale,  e questo nemico risponde al nome di M5S e l’aspetto tecnico della legge lo può favorire clamorosamente e questo mi lascia perplesso. Ho sempre pensato che i ladri di Pisa litigassero di giorno per spartirsi il bottino rubato insieme di notte ma qui stiamo all’assurdo che litigano durante il furto, a rischio di mandarlo all’aria, e non comprendo.

 

     Stanno correndo il rischio di fare un favore clamoroso al M5S. Se un partito non arriva oltre al 35% non ha diritto al premio di maggioranza e si torna a votare, con il doppio turno, per uno dei due partiti che hanno preso più voti. Pensare che coalizioni ben sotto al 30% abbiano la possibilità di superare tra qualche mese il 35% è ad oggi  velleitario. Ma un’accelerazione della crisi, o comunque qualcosa che va per storto e può accadere che tra i due partiti al ballottaggio ci siano i 5stelle e il pidielle e no il piddì inteso come partito di governo. Sarà così che il giovin Renzi sarà rottamato come neanche il peggior Dalema.

 

    A proposito. Gli inciucisti non si sono accorti del favore che forse stanno facendo a Grillo, e questo va bene, ma che almeno qualcuno lo avverta!

 

                                                                   paolosenzabandiere

 

 

 

 

 

 

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