24 dicembre 2013

(71) DEMOCRAZIA O MORTE?

 (71)
Introduzione alla lettura
23/12/13
 

 

 
     La democrazia è il migliore dei sistemi imperfetti ma presa a forti dosi, non diluita, è fra le prime cause della propria stessa morte. Debbo ricordare a qualcuno che dare il voto agli imbecilli, o solo ai disinformati, ha dato dei risultati orribili. Forse qualcuno non comprende bene la natura umana. Quando l’uomo viene preso dal panico economico riesce a dare sempre il peggio di se. Mussolini ed Hitler prima di fondare due stati totalitari vinsero le elezioni nei rispettivi paesi. L’assurdo in questa storia umana è che nessuno vuole vedere i difetti enormi della democrazia e le necessarie correzioni. Dovrebbero esserci gli esami prima di poter votare. Se non sai chi sia il capo del governo o il capo dell’opposizione, perché farlo? Per dare il tuo voto al solito demagogo di turno? Ne ho fatto una poesia.



 

 

DEMOCRAZIA O MORTE?

 

Tra  l’omini, popolo de gran fresconi,

s’useno da sempre granni paroloni.

E lì se riempieno de frasi, suggerite da quarche anima pia,

pe’ descrive quanto è bella e granne ‘sta cazzo de democrazia. 

 

Democrazia, sistema tanto, ma tanto sospirato,

pe’ cui da sempre s’è puro combattuto.

Democrazia o morte, slogan  fatto apposta

pe’ da’ a’ ‘na vita grama ‘na gran bella risposta.

 

Ma co’ ‘n difetto granne come un montarozzo,

che dà er voto a tante teste de cazzo,

che in artre faccenne erano affaccennati

prima che dar parlar der voto fossero attizzati.

 

‘A democrazia è qua granne invenzione,

quer sistema ‘n forte “evoluzione”,

c’ha permesso all’omo, pieno de paura,

de votà pe’ Ben,  pe’Adorf,  e p’ogni avventura.  

 

Che permette ar cojone de turno, sempre abbandierato,

de schierasse e votà per peggio candidato.

De vince sempre a tutte l’elezioni

contro quei pochi e disperati omini boni.

 

Democrazia o morte? A che serve  sta’congiunzione

‘a morte è ‘a democrazia, è l’unica vera soluzione,

che da millenni c’ha l’umanità

pe’ risorve i problemi che da sola se va’ a creà.

 

La morte te permette de vedè quell’esercito de cojonati

sparì a uno a uno tutti ‘n fila, belli e crepati.

E se er tempo falli nun po’ in un baleno tutti fora

poi sempre sperà che armeno arivi presto ‘a tua urtima ora.

 

                  Paolosenzabandiere

 

 

 

 

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