Ottobre (59)
Introduzione alla lettura
15/10/13
Napolitano padre della Patria? È in politica da quando è nata questa
Repubblica. È dal 1953 che è parlamentare. Molte volte in posti di comando. È il
primo Presidente della Repubblica ad essere stato eletto per la seconda volta.
Vediamo nel frattempo cosa è accaduto.
La
Costituzione prevede che il carcere sia inteso come momento di rieducazione, di
riscatto di chi vi è detenuto e i parlamentari che si sono succeduti in questi
decenni hanno pensato bene di disattendere, con metodo, questo dettato
costituzionale.
Il
carcere dovrebbe essere il trionfo della legalità, il trionfo dello Stato,
contro ogni forma di delinquenza. In questi anni per troppo tempo è stato il
luogo dove comandavano, comandano, i prepotenti e la criminalità organizzata.
Il Pci, di cui Napolitano da sempre ha fatto parte, e i partiti che ne hanno
preso l’eredità, avranno qualche responsabilità nell’aver tradito le aspettative
che la Costituzione affida al sistema carcerario?
Ora
esiste un’emergenza sovraffollamento di cui anche i rappresentanti di quel partito
hanno enorme colpa Per ovviare al dramma della popolazione carceraria costretta
a condizioni invivibili si è pensato bene di portare avanti negli anni
sciagurate amnistie ed indulti che hanno prodotto danni enormi nel paese e sono
stati usati strumentalmente per alleviare, se non evitare del tutto, le pene ai
potenti/prepotenti condannati.
Ora con
Napolitano abbiamo il Presidente che vuole essere ricordato come colui che di
provvedimenti svuota carceri ne ha firmati addirittura due!!! E per questo
vorrei fare delle domandine ai seguaci di questa pratica che alcuni ritengono
necessaria e che io penso, al contrario, non solo diseducativa (non c’è la
certezza della pena) ma addirittura pericolosa.
Vorrei
sapere quando persone hanno subito violenze, sono state uccise, da persone che
una classe politica inetta ha fatto uscire con amnistie e indulti nel corso di
questi anni. Quanti femminicidi sono stati praticati nel frattempo dagli amnistiati/indultati?
Una
classe politica indecente, che non ha mai voluto affrontare realmente il
problema del sovraffollamento delle carceri, puntualmente affronta l’argomento
per proporre il liberi (parzialmente) tutti, con tutte le conseguenze negative
del caso, e soprattutto portando avanti un ragionamento che non ha nessun diritto
di esistere e che solo questa classe politica, che più che dare soluzioni crea
problemi al paese, poteva escogitare.
Qui siamo
arrivati al teatro dell’assurdo. C’è tutto un impianto legislativo che più che
difendere il cittadino che rispetta le leggi permette, consente delle libertà a
soggetti che non dovrebbero usufruirne. Quante persone sono morte perché leggi
superficiali hanno permesso l’uscita dal carcere di personaggi che dovevano
restare reclusi considerando la loro pericolosità? Il reo considerato più della
sua potenziale, possibile, prevedibilissima vittima!!! Forse perché molte volte
la vittima lo è in tutti i sensi e per questi signori vale il detto: “chi muore
giace e chi vive si da pace”.
paolosenzabandiere
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