16 ottobre 2013

(59) NAPOLITANO E L’INDULTO. PROPOSTE NUOVE O VERGOGNE VECCHIE? MA IN QUESTI ANNI DOVE ERA?

Ottobre (59)
 Introduzione alla lettura
 15/10/13
 
 
 
 
    Napolitano padre della Patria? È in politica da quando è nata questa Repubblica. È dal 1953 che è parlamentare. Molte volte in posti di comando. È il primo Presidente della Repubblica ad essere stato eletto per la seconda volta. Vediamo nel frattempo cosa è accaduto.
 
     La Costituzione prevede che il carcere sia inteso come momento di rieducazione, di riscatto di chi vi è detenuto e i parlamentari che si sono succeduti in questi decenni hanno pensato bene di disattendere, con metodo, questo dettato costituzionale.
 
     Il carcere dovrebbe essere il trionfo della legalità, il trionfo dello Stato, contro ogni forma di delinquenza. In questi anni per troppo tempo è stato il luogo dove comandavano, comandano, i prepotenti e la criminalità organizzata. Il Pci, di cui Napolitano da sempre ha fatto parte, e i partiti che ne hanno preso l’eredità, avranno qualche responsabilità nell’aver tradito le aspettative che la Costituzione affida al sistema carcerario?
 
     Ora esiste un’emergenza sovraffollamento di cui anche i rappresentanti di quel partito hanno enorme colpa Per ovviare al dramma della popolazione carceraria costretta a condizioni invivibili si è pensato bene di portare avanti negli anni sciagurate amnistie ed indulti che hanno prodotto danni enormi nel paese e sono stati usati strumentalmente per alleviare, se non evitare del tutto, le pene ai potenti/prepotenti condannati.
 
    Ora con Napolitano abbiamo il Presidente che vuole essere ricordato come colui che di provvedimenti svuota carceri ne ha firmati addirittura due!!! E per questo vorrei fare delle domandine ai seguaci di questa pratica che alcuni ritengono necessaria e che io penso, al contrario, non solo diseducativa (non c’è la certezza della pena) ma addirittura pericolosa.
 
     Vorrei sapere quando persone hanno subito violenze, sono state uccise, da persone che una classe politica inetta ha fatto uscire con amnistie e indulti nel corso di questi anni. Quanti femminicidi sono stati praticati nel frattempo dagli amnistiati/indultati?
 
     Una classe politica indecente, che non ha mai voluto affrontare realmente il problema del sovraffollamento delle carceri, puntualmente affronta l’argomento per proporre il liberi (parzialmente) tutti, con tutte le conseguenze negative del caso, e soprattutto portando avanti un ragionamento che non ha nessun diritto di esistere e che solo questa classe politica, che più che dare soluzioni crea problemi al paese, poteva escogitare.
 
    Qui siamo arrivati al teatro dell’assurdo. C’è tutto un impianto legislativo che più che difendere il cittadino che rispetta le leggi permette, consente delle libertà a soggetti che non dovrebbero usufruirne. Quante persone sono morte perché leggi superficiali hanno permesso l’uscita dal carcere di personaggi che dovevano restare reclusi considerando la loro pericolosità? Il reo considerato più della sua potenziale, possibile, prevedibilissima vittima!!! Forse perché molte volte la vittima lo è in tutti i sensi e per questi signori vale il detto: “chi muore giace e chi vive si da pace”.
 
                                                                  paolosenzabandiere
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento