9 ottobre 2013

(57) STRAGE DI LAMPEDUSA. IL LUTTO NAZIONALE E LE TANTE VERGOGNE. DAI BUONISTI DELL’ACCOGLIENZA AI CATTIVISTI DEI RESPINGIMENTI.

Ottobre (57)
 Introduzione alla lettura
 05/10/13
 
 
 
     Puntualmente, ad ogni tragedia del mare dovuta all’immigrazione, c’è qualcuno che, colpito dai rimorsi, ci dice cosa sia giusto fare e non fare, ma che si guarda bene dall’analizzare i molti problemi, le molte vergogne che portano, hanno portato, a queste tremende e vergognose stragi. A questi signori dalla vergogna a senso unico non sembra vero scrivere articoli, fare dichiarazioni e suscitare rimorsi,  vergogne appunto.
 
    Questi personaggi, a pieno titolo i buonisti della situazione, hanno fatto di un paese di emigrati, di un paese fondamentalmente antirazzista, un paese che non sopporta più, e tutto questo per i silenzi omertosi di questi esponenti del dolore a senso unico. Non ho mai visti professionisti del dolore altrui, con i loro begli articoli, già pronti per i giornali, con le loro belle dichiarazioni, lamentarsi al contrario del continuo stillicidio di violenze, di furti, di morti, di corpi mutilati, violati da  una criminalità straniera che spesso pratica una violenza feroce, a noi sconosciuta, che fa vivere nell’angoscia e nella rabbia vasti territori del nostro paese. Forse dai buonisti è giudicato disdicevole parlare di queste cose. Ma è proprio questa lassismo criminale, questo silenzio complice, che ha portato, per reazione, alla formazione di certe maggioranze politiche, ad altri criminali comportamenti, con la chiusura totale nei confronti dell’immigrazione, e non solo quella clandestina.  
 
Destra e sinistra giocano con il loro elettorato per confermare quanto sono brave  ad evidenziare le pulsioni, le paure, le indignazioni dei loro elettori, ma stando però ben attente a non affrontare realmente i problemi per risolverli, in ciò aiutate dai professionisti dell’accoglienza che prosperano sul problema ma che non hanno nessun interesse a che gli stessi  vengano risolti,  perché il farlo metterebbe in discussione la loro stessa esistenza.
 
     Ci sono alcune cose che dovrebbero essere chiare a tutti, l’Abc di un paese civile. Prima cosa. Come possono paesi europei rifornire di armi dittatori sanguinari che massacrano i loro popoli, che per questo sono costretti a fuggire, e poi lesinare a quei fuggitivi il diritto d’asilo? Seconda cosa. Come possono i paesi europei quasi disinteressarsi al problema vissuto da alcuni paesi membri solo perché non avvengono sul proprio territorio? L’immigrazione clandestina, o per fuggire da situazioni politiche impossibili, è un problema di tutta l’Europa. Terzo problema. Ogni persona che viene ospitata in un paese dovrebbe comportarsi con una correttezza ben maggiore di chi li ospita. In Italia accade il contrario. Lo sanno tutti che molti criminali hanno deciso di venire qui perché grazie al buonismo cialtrone questo è il paese del “se po’ fa”, con ottime possibilità di farla franca o comunque pagare un ridicolo pegno.   
 
 
    Un paese effettivamente civile e democratico, non tollererebbe comportamenti criminali da chi viene ospitato e potrebbe essere poi molto più accogliente nei confronti degli immigrati, che al contrario vengono ospitati in  condizioni spesso disumane.
 
    So che spero in una soluzione dei problemi quasi impossibile considerando che ci sono organizzazioni  nazionali ed internazionali che spendono di più per pagare i profumatissimi stipendi dei  loro impiegati che per risolvere i problemi del mondo.
 
 
                                                        paolosenzabandiere
 
 

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