Settembre (56)
Introduzione alla lettura
29/09/13
Il
pericolo che ci sia una riforma costituzionale
e della giustizia con il piddielle vista la crisi di governo sembra al
momento svanita, ma gli stessi che la sostenevano, a destra e a sinistra, non
sono stati spediti su Marte, ma stanno li, oggi magari silenti, ma pronti, alla
prossima occasione a modificare, meglio deformare la Costituzione e la
giustizia italiana, secondo i loro interessi personali e di partito.
I padri
costituenti fecero una Costituzione con enunciati stupendi dimenticandosi però
di fornirla di strumenti che le permettessero di non essere attaccata,
snaturata, dal potere politico (2 terzi dei giudici della corte Costituzionale
sono eletti dai politici) e di avere validi strumenti repressivi qualora
qualcuno, reiteratamente, avesse come obiettivo di violarla per propria
convenienza. Altra mancanza gravissima è stata la volontà di non far passare
ogni legge emanata al vaglio della Corte costituzionale.
Ma tutti
questi errori fondativi gravi erano stati fatti da una classe politica che pur
in presenza di vedute politiche lontanissime, aveva ben presente il bene
comune. Immaginatevi come si possa ritoccare la Costituzione oggi in presenza
di un fortissimo partito di destra la cui unica aspirazione è salvare, come ha
cercato di fare, con leggi ad hoc e altre orribili giustificazioni (le nipotine
egiziane), il suo padre padrone dalle patrie galere. Se a questo aggiungiamo che
al centro e anche a sinistra ci sono persone che per salvare alcuni loro degni
compari, moltiplicatori di ricchezza per se e per il proprio partito, sono
disposti a tutto, sono proprio curioso di sapere come ci possano essere
personaggi che ritengono opportuno la riforma della Costituzione e della
giustizia in presenza di una siffatta
maggioranza.
Costoro più che avere il ruolo di “Padri
Fondatori” o “padri rifondatori”
dovrebbero essere chiamati con il sostantivo e l’aggettivo che a loro si addice
di più: “Padri Sfondatori” della Costituzione italiana.
paolosenzabandiere
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