Agosto (51)
Introduzione alla lettura
29/08/13
Fritz Haber fu uno scienziato tedesco.
Nato nel 1868, ebreo, all’età di 24 anni decise di abbracciare la religione
luterana. Sviluppò prima della prima guerra mondiale un metodo per sintetizzare
l’ammoniaca e fu il paladino dell’uso dei gas tossici sui campi di battaglia
della grande guerra. Organizzò il primo attacco con questa nuova tecnica, con
l’iprite, con 5.000 soldati francesi morti su 7.000 contagiati. Le sue scoperte
contribuirono a dare ossigeno all’establishment tedesco che altrimenti si
sarebbe trovato a corto di molte materie prime, visto che era
assolutamente impreparato ad una guerra
di lungo periodo. Per la cronaca i gas
letali furono usati da entrambi gli schieramenti, anche se i tedeschi ne fecero
un uso ben maggiore.
Per le sue scoperte gli fu dato il nobel nel 1918, per aver in pratico sostituiti i concimi
naturali, quasi del tutto esauriti, con altri derivati dalla sintesi
dell’ammoniaca, ma scordandosi dei quasi 100mila morti per l’uso di gas chimici
di cui era stato uno strenuo promotore.
Sua moglie Carla Immerwahr non era una
donna comune. Fu la prima donna tedesca a ottenere un dottorato di ricerca con
lode per la fisica chimica, in un mondo
fino ad allora precluso alle donne. Collaborò in maniera significativa alle
ricerche del marito. Lo scoppio della guerra e la decisione del marito di usare la chimica
per fare una guerra sporca la portarono a prendere una decisa posizione contro
questa “perversione che usa gli ideali
della scienza per dare morte e non nuove forme di vita”.
Il suo matrimonio andò in crisi e tutto
questo fu alla base della sua scelta di suicidarsi. In un mondo dove la morte
era il gioco preferito non c’era spazio per chi portava e cercava la vita.
Ma la storia sa essere beffarda. Suo
marito continuò come prima, più di prima, a ideare nuovi prodotti. Nel 1933 il nazionalista
Haber comprese che non c’era più spazio per lui nella Germania nazista, che non
teneva in nessun conto la sua “conversione” luterana, e andò in Inghilterra. Poi
un anno dopo, quando aveva deciso di andare in Palestina, morì per un attacco
di cuore a Basilea La Germania nazista
utilizzò la sintesi dell’acido cianidrico, da lui scoperto, denominato zyklon
B, per le camere a gas in cui sterminare gli ebrei.
Le ceneri dei due coniugi sono state
riunite, probabilmente dal figlio, in un cimitero di Basilea. L’estremo
tentativo di riunire quello che la vita e le idee avevano diviso.
Paolosenzabandiere
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