1 settembre 2013

(51) FRITZ HABER E CLARA IMMERWAHR. UNA STORIA ESEMPLARE.

Agosto (51)
 Introduzione alla lettura
 29/08/13
 
 
 
 
     Fritz Haber fu uno scienziato tedesco. Nato nel 1868, ebreo, all’età di 24 anni decise di abbracciare la religione luterana. Sviluppò prima della prima guerra mondiale un metodo per sintetizzare l’ammoniaca e fu il paladino dell’uso dei gas tossici sui campi di battaglia della grande guerra. Organizzò il primo attacco con questa nuova tecnica, con l’iprite, con 5.000 soldati francesi morti su 7.000 contagiati. Le sue scoperte contribuirono a dare ossigeno all’establishment tedesco che altrimenti si sarebbe trovato a corto di molte materie prime, visto che era assolutamente  impreparato ad una guerra di  lungo periodo. Per la cronaca i gas letali furono usati da entrambi gli schieramenti, anche se i tedeschi ne fecero un uso ben maggiore.
 
     Per le sue scoperte gli fu dato il  nobel nel 1918,  per aver in pratico sostituiti i concimi naturali, quasi del tutto esauriti, con altri derivati dalla sintesi dell’ammoniaca, ma scordandosi dei quasi 100mila morti per l’uso di gas chimici di cui era stato uno strenuo promotore.
 
    Sua moglie Carla Immerwahr non era una donna comune. Fu la prima donna tedesca a ottenere un dottorato di ricerca con lode per la fisica  chimica, in un mondo fino ad allora precluso alle donne. Collaborò in maniera significativa alle ricerche del marito. Lo scoppio della guerra  e la decisione del marito di usare la chimica per fare una guerra sporca la portarono a prendere una decisa posizione contro questa  “perversione che usa gli ideali della scienza per dare morte e non nuove forme di vita”.
 
    Il suo matrimonio andò in crisi e tutto questo fu alla base della sua scelta di suicidarsi. In un mondo dove la morte era il gioco preferito non c’era spazio per chi portava e cercava la vita.
 
     Ma la storia sa essere beffarda. Suo marito continuò come prima, più di prima, a ideare  nuovi prodotti. Nel 1933 il nazionalista Haber comprese che non c’era più spazio per lui nella Germania nazista, che non teneva in nessun conto la sua “conversione” luterana, e andò in Inghilterra. Poi un anno dopo, quando aveva deciso di andare in Palestina, morì per un attacco di cuore a Basilea  La Germania nazista utilizzò la sintesi dell’acido cianidrico, da lui scoperto, denominato zyklon B, per le camere a gas in cui sterminare gli ebrei.
 
    Le ceneri dei due coniugi sono state riunite, probabilmente dal figlio, in un cimitero di Basilea. L’estremo tentativo di riunire quello che la vita  e le idee avevano diviso.
 
                                                           Paolosenzabandiere
 
 
 
      

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