Giugno (40)
Introduzione alla lettura
25/06/13
Introduzione alla lettura
25/06/13
Se la
sentenza sul caso Ruby sarà confermata anche in Appello e Cassazione questo
processo entrerà a pieno diritto nella storia come il processo in cui un
signore, per difendersi da un piccolo reato, questo è l’accusa che gli poteva
essere inizialmente fatta, entra in un finale wagneriano, vittima di un
crescendo di onnipotenza pataccara ma non per questo meno odiosa, dove tutti è
tutte sono stati servilmente pronti a soddisfare e giustificare ogni suo
desiderio, non accorgendosi, anche chi lo dovrebbe tecnicamente consigliare, che il
reato iniziale era appunto nulla di fronte ai comportamenti messi in atto per
tentare di nasconderlo.
Da un
reato quasi da nulla, anche se moralmente riprovevole, considerando che per i
giudici milanesi il Berlusconi è stato sì con una minorenne, ma comunque con
una minorenne già abbastanza esperta, certamente
non una ragazzina indifesa, si è arrivati a comportamenti che se provati potranno
essere per lui e per il suo entourage molto più forieri di conseguenze negative.
Forse
qualcuno ha consigliato male l’ex presidente del Consiglio ma è del tutto
evidente che se i giudici, in tutte le istanze processuali riterranno che
Berlusconi abbia corrotto diversi testimoni per far loro testimoniare il falso,
come sostiene la Bocassini, i reati perpetrati per nascondere il primo, sono
appunto ben più gravi. La linea difensiva del nostro si avvale di testimonianze
di persone che negano che ad Arcore si siano svolti fatti di cui però accennano
in alcune loro telefonate, dando anche
dei consigli operativi su come ci si doveva comportare. Diciamo una linea di
difesa muro contro muro che non so quanti
studi legali sarebbero stati disposti a praticare e che, se sconfitta su
tutta la linea, può produrre macerie per chi l’ha praticata.
Paolosenzabandiere
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