Aprile (26)
Introduzione alla lettura
22/04/13
Introduzione alla lettura
22/04/13
Il
mestiere del notaio non è proprio il massimo, anche se devo ammettere che è un
mestiere ben retribuito. Può sancire la nascita di società, la loro morte, può
raccogliere testamenti ed esserne esecutore, testamentale appunto. Un po’ il
ruolo del Presidente della Repubblica. Alla giovine età di 87 anni Napolitano
Giorgio è stato rieletto per altri sette anni, ma non credo che questo incarico
durerà per l’intero periodo, e non mi riferisco alla veneranda età del
personaggio, ma alla precarietà della situazione economico/politica.
Resta il
fatto che Napolitano è stato chiamato a fare da notaio, ad assistere all’ultimo
tentativo di mettere insieme una classe
politica che si trova nel punto più basso della sua credibilità. È la prima volta, da quando esiste la
Repubblica, che partiti sotto tenda d’ossigeno chiedono di essere aiutati dal
vecchio presidente rinominandolo per un secondo mandato. L’Italia diventerà una
repubblica a presidenza ereditaria, a monarchia elettiva? Ovviamente chi
applaude il settennato bis di Napolitano non vuol sentir parlare di inciuci tra
i partiti.
Chi ha
vinto e chi ha perso in questa rielezione del giovin presidente? Chi ha perso
senza se e senza ma è evidentemente il piddì, apparentemente anche il M5S non è
riuscito a portare avanti i suoi obiettivi, ma li voleva veramente portare
avanti in questa legislatura? Il vincitore assoluto è ovviamente il piddielle,
e il suo capo Silvio Berlusconi, ma vi ricordate la storia di Pirro, il re
dell’Epiro? Non credo che ci sia un governo, soprattutto se fatto da personaggi
della vecchia, indecorosa, classe politica,
che possa dominare la tempesta economica mondiale. Pazienterei prima di
definire vincitore di questo momento politico che rappresenta l’ancien regime.
Due
paroline su coloro che non hanno festeggiato il “nuovo che avanza”. I deputati
del movimento 5 stelle, sono stati redarguiti dai “colleghi” del centro destra
con l’epiteto di buffoni per non aver partecipato all’applauso inciucista. Ma
forse il futuro è proprio loro, dei comici e dei buffoni di nome contro i
comici e buffoni di fatto.
paolosenzabandiere
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