Marzo (15)
Introduzione alla lettura
08/03/13
Introduzione alla lettura
08/03/13
Due giorni fa la signora aspirante giornalista vicino al piddì, tale
Lilli Gruber, intervistando un vanitoso e impreparato parlamentare del M5S, gli
chiedeva con fare imperioso della governabilità, della responsabilità che aveva
nei confronti del paese, dell’urgenza delle risposte considerati i problemi
economici, e tante belle cose di questo
tenore, confortata in questo da un suo pari grado, anche lui aspirante
giornalista al servizio del regime dei partiti, con il neo parlamentare in
evidente difficoltà anche se sarebbe stato facile rispondere per le rime. Quando
parlo di aspiranti giornalisti so benissimo che questi signori hanno tutti
sostenuto gli esami da giornalista e sono dotati di tesserino sempre pronto al
seguito, ma il possedere questo supporto cartaceo non li trasforma in giornalisti indipendenti. Questi signori
che hanno assistito in colpevole silenzio all’esplosione del debito pubblico
dovuto ai partiti per cui hanno fatto, fanno il tifo, sono diventati dei
rigoristi in economia e si preoccupano se il Movimento 5 Stelle non usa i suoi
eletti per fare il governo con Bersani o con chicchessia. Non conoscono
vergogna. Non sono stati capaci di smascherare leader improponibili di entrambi
gli schieramenti, anzi al contrario hanno sempre dato loro credibilità, li
hanno difesi, giustificati, anche quando i loro comportamenti erano
indifendibili, li hanno forniti di lavagnette al seguito per le loro false
promesse, li hanno sempre incensati e mai,
dico mai, sbugiardati per i loro comportamenti. Poi arriva il vanitoso neo
parlamentare del M5S e giù impietose domande sull’emergenza economica che non
aspetta nessuno, tantomeno i grillini, loro che di questa emergenza economica
sono stati complici servili e ben
retribuiti….. Paolo. S.
M5S E I
GIORNALISTI. ATTENTI AGLI SCRIBI!
Ve lo immaginate Berlusconi che spiega il
caso Ruby ai giornalisti americani o discetta di togliere l’Imu, dopo averla
introdotta, ai giornalisti inglesi? Sarebbe sommerso da un coro di proteste e
fatto letteralmente a pezzi, e in meno di un nano secondo sarebbe un politico
disoccupato.
Si deve a questa compiacente e corrotta
casta di manipolatori dell’informazione se personaggi simili possono continuare
a fare i vari re travicello nell’italico
stagno televisivo. Ora si scoprono preoccupatissimi per il paese e per
l’economia, in pratica hanno rifondato il partito dei responsabili! Dov’erano
quando il mondo politico, che di questo sfascio è colpevole, li pagava per non
essere attaccato?
paolosenzabandiere
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