4 marzo 2013

(14) LO STRANO CASO DI IDV. DE GREGORIO E GLI ALTRI. L’ITALIA DEI VALORI O DEI PORTAVALORI? I SILENZI ASSORDANTI

Marzo (14)
Introduzione alla lettura
04/03/13

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     Scrivo questo post perché  un articolo su Repubblica, su un tentativo non riuscito di corrompere il senatore Caforio di Idv,  mi fa capire che ci sono delle anomalie assordanti, anomalie che il giornalista e tutta la redazione del giornale non sono  riusciti a cogliere forse perché ancora assonnati, o per scarsa attitudine al ragionamento. Caforio fu contattato dal suo ex compagno di partito, De Gregorio, che nel frattempo era passato al piddielle e fu pregato di andare a trovarlo in una clinica dove era stato ricoverato a causa di una colica. Il senatore si consultò con il suo capogruppo e con Di Pietro, i quali lo consigliarono di andare e di registrare il colloquio. De Gregorio gli offrì 5 milioni per far cadere Prodi votando no alla fiducia e Caforio si accomiatò da lui riservandosi di pensarci durante la notte. La mattina dopo va, con il suo capogruppo, da Di Pietro e gli consegna la registrazione. Qui termina l’articolo del signor Giuliano Foschini. Chiedere al senatore Caforio del perché la registrazione di quel reato gravissimo non è mai uscita fuori da anni è forse chiedere troppo…..
 
LO STRANO CASO DI IDV. DE GREGORIO E GLI ALTRI. L’ITALIA DEI VALORI O DEI PORTAVALORI? I SILENZI ASSORDANTI.
     Prima di continuare con il caso Caforio e con il capogruppo Idv e Di Pietro, vorrei fare una breve storia delle strane, anomale defezioni che Idv ha vissuto dalla sua nascita. Forse definirle anomalie è poco, trattandosi di un partito che se la prende con chi infrange le leggi e che si ritrova puntualmente, in ogni legislatura, suo eletti che vanno a puntellare il partito di colui che definisce i giudici cancro della democrazia. “Bizzarro” vero?
     Nel 2001 Idv si presenta alle elezioni e prende il 3,9 non raggiungendo il quorum del 4%. Con i resti riesce comunque a prendere un parlamentare, il famoso farmacista di Varese che il giorno stesso dello scrutinio chiede di passare a Forza Italia insieme al suo collega di partito che si presentava come candidato sindaco a Roma. Qualcuno ha chiesto scusa per le “avventate” scelte dei candidati? Ma quando mai.
     Il caso De Gregorio. Io non voglio parlare di fisicità ma è evidente, a pelle, che c’era qualche problema tra il parlamentare e l’immagine che di se che avrebbe dovuto dare Idv. Candidatura improvvida? Sarebbe come se l’Avis mettesse a capo di una campagna per raccogliere sangue Dracula e i suoi dentini. Come si sa le manovre di Berlusconi/De Gregorio hanno successo, a detta dei giudici napoletani,  e il governo Prodi cade.
     Nella successiva legislatura accade che il governo di Berlusconi non ha più i numeri, dopo la cacciati di Fini, e in suo aiuto vengono i responsabili Scilipoti e Razzi dell’Idv, e il governo di Silvio è salvo.
     Ora torniamo al caso Caforio. Il giorno successivo, sempre su Repubblica, un articoletto senza firma, ci spiega che Di Pietro avrebbe fatto un esposto alla magistratura sul tentato caso di corruzione. Non viene ben spiegato se la registrazione del colloquio in suo possesso fu consegnata alla magistratura. Resta il fatto, grave, che un episodio di corruzione di un parlamentare della Repubblica non viene usato politicamente dal segretario di Idv per farne un caso politico. O mi sono perso qualcosa? Nel qual caso sono a disposizione per ospitare qualsiasi forma di chiarimento.
                                                                       paolosenzabandiere

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