Agosto (68)
Introduzione alla lettura
14/08/12
Introduzione alla lettura
14/08/12
In questi decenni si sono succeduti governi di vario colore che con la scusa di non compromettere i livelli occupazionali all'Ilva di Taranto hanno contribuito, nei fatti, a reiterare una strage che ha provocato decine, centinaia, migliaia di morti correlate all'inquinamento e un numero imprecisato di malati. I problemi dell'inquinamento non hanno riguardato solo gli operai dell'Ilva ma hanno coinvolto anche la popolazione tarantina, soprattutto quella che abita nei quartieri più vicini alla fabbrica. I governi che si sono succeduti e che non hanno fatto nulla, o quasi, per evitare questa strage ora che un magistrato vuole far rispettare la legge, costi quel che costi, si arrogano il diritto di poter decidere loro e non la magistratura, sentono minacciati i livelli occupazionali e le loro “scelte di politica industriale” dal magistrato di turno e vorrebbero interrogare anche la Corte Costituzionale. Una domandina. Dove eravate mentre la gente moriva di tumore per i provvedimenti che i vostri governi non prendevano? A fare affari con i Riva com'è è capitato a due attuali ministri o a prendere i soldi dai Riva come è capitato al piddì e a farsa itaja.....
TARANTO E LA STRAGE DI STATO.
In qualsiasi altro paese, non solo europeo, avrebbero costretto un'industria altamente inquinante, a prendere tutti i provvedimenti del caso, per evitare che continuasse a sopravvivere come fabbrica di morte. Decenni di inquinamento avrebbero creato e magari risolti problemi anche in un paese come la Cina, che non è stato certamente in prima fila nella lotta all'inquinamento.
Oggi coloro che sono idealmente i continuatori, i responsabili, di questa strage di stato che dura da decenni, hanno l'ardire di sostenere che è solo loro il diritto di decidere nelle scelte di politica industriale e che non dovrà essere un giudice a stabilire se i livelli di inquinamento sono tali da rendere improrogabile l'adozione di provvedimenti che portino alla salvaguardia di tutti i soggetti interessati al caso, come se i diritti alla salute e a un lavoro pulito fossero tra di loro incompatibili.
paolosenzabandiere
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