16 aprile 2012

(37) LE DONNE SECONDO LA DANIELA GARNERO IN SANTANCHE'.

Aprile (37)
Introduzione alla lettura
16/04/12


     Deve essere ben semplice la vita della signora Daniela Garnero in Santanchè, con una filosofia spicciola, oserei dire primitiva, nella quale è sempre  presente  la subalternità delle donne all'uomo, soprattutto al maschio dominante di turno. Subalternità che viene esplicitata con frasi, per la felicità di cuori semplici almeno tanto quanto quello di chi le proferisce, in discorsi che dovrebbero essere elettorali, in cui la nostra eroina, tra il disinteresse delle persone normali rende noto a tutti i subnormali interessati al gossip che: “.....Berlusconi è ossessionato da me ma io non gliela do.....”. Sempre nel solco di questa interpretazione della storia dell'umanità, è naturale che per questa signora le donne che fanno carriera sono comunque donne che l'hanno data a qualcuno o che comunque l'hanno fatta desiderare molto,.....prima di darla. E così riesce ad accumanare in semplici storie di letto la Iotti di Palmiro Togliatti e la Minetti di Silvio Berlusconi, per lei sempre storie di......



LE DONNE SECONDO LA DANIELA GARNERO IN SANTANCHE'.

     La Nilde Iotti che è stata la compagna, amante è un termine che descrive una relazione semiclandestina, di Palmiro Togliatti, il “Migliore” come veniva chiamato a torto, dai suoi entusiati
sostenitori, può essere definita una donna che ha fatto carriera perchè si è trovata nel letto giusto? Solo una donna che odia le donne, ma come vedremmo che odia fondamentalmente se stessa, può pensarlo. La Iotti è stata innamorata, fedele al suo  uomo, e da questo amore nell' iper moralistico e bacchettone partico comunista di allora  non ne ha tratto molti benefici, al contrario ne ha ricavato molte ostilità. Questo per dire che quando si parla senza attaccare il computer si dicono un mucchio di stupidaggini. Poi diventare presidente della Camera, e per un periodo cosi' lungo, a 15 anni dalla morte del suo compagno, non può che significare un certo spessore culturale della signora in questione, che la sua detrattrice, paragonandola alla Minetti, vorrebbe ricondurre a pruriginose questioni di letto.

     Vogliamo invece considerare il livello culturale della Minetti eletta, lei si per questioni di letto, consigliere  presso la regione Lombardia, a 12.000 € al mese, pagante da noi contribuenti? Vediamo quanto scriveva alla sua amica Fagioli la signorina Minetti (Fatto Quotidiano del 15 aprile 2012): “.....Adesso fa finta di non ricevere chiamate, ma quando si cagherà addosso per Ruby si ricorderà di noi......Non me ne fotte un cazzo se è presidente del Consiglio. È un vecchio e basta. Si comporta da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido”. Un discorso da statista, non c'è che dire!

     Ma torniamo alla nostra eroina principale, la Daniela Garnero in Santanchè, non la Minetti, e alla mia affermazione che sia una donna che odia le donne perchè non ama se stessa. Sul fatto che le donne sia accomunate da “carriere di letto” ha già parlato troppo lei, può bastare,  ma cosa dire di una donna che abbandona il suo pur bel cognome per prendere il cognome dell'ex marito. Chi è disposto a negare la sua storia, della sua famiglia, della sua vita, per un ridicolo santadechè. Ma dove la signora in questione rasenta gli abbissi è nella sua subalternità allo stereotipo imperante del corpo perfetto di donna, evidente unica fonte di soddisfazione e lavoro. Per questo si sposa pure un chirurgo plastico (a Roma direbbero che s'è portata er lavoro a casa) e comincia a plastificarsi perchè nessuno ha insegnato a queste persone che ogni età ha la sua bellezza  e che il corpo di una bella donna che invecchia,  al contrario di quanto pensa la subcultura maschilista imperante può essere più interessante che aspirare a ciucciare e avere ciucciate due ridicole tette di plastica (a proposito avete mai provato con due buste da supemercato? Deve essere uno sballo!)

     Ma ogni cosa ci da una sua lezione e questa è stupenda. Come detto queste povere donne, vittime e al tempo stesso vestali, di un modo di vivere che è loro nemico, dietro gli ammiccamenti piacioni, si fanno e si rifanno di plastica mostruoficandosi, e un giorno, per caso, ti appare la foto di una bellissima donna, ma bella davvero, che evidentemente si odiava tanto, da non accettare la minima ruga e per questo era disposta ad affidare la sua stupenda faccia ai vari carnefici plastici di turno, che ovviamente ne hanno fatto  una caricatura orribile della bella donna che poteva essere a ogni età. Della serie gli Dei puniscono coloro che si non si amano, ma chi la pensa come lor signori non si preoccupi, siete così in buona compagnia.....con tutti quei culi flaccidi.

                                                                paolosenzabandiere

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