6 dicembre 2011

QUANDO CONCITA RACCONTA DI TRADIMENTI E TRADITORI.

Novembre (96)
Introduzione alla lettura
29/11/11


    Qualche giorno fa Concita de Gregorio fa delle dichiarazioni ad una assemblea dell'associazione Tilt che la dice lunga sul livello di inciucio, di vero e proprio tradimento, presente all'interno del piddi. L'ex direttrice dell'Unità in quell'occasione afferma che un altissimo dirigente del pìddi le spiegò, a suo tempo, che al suo partito conveniva la sconfitta della Bonino..... 

QUANDO CONCITA RACCONTA DI TRADIMENTI E TRADITORI.

     Dunque la Concita de Gregorio afferma di aver ricevuto le dichiarazioni di un altissimo dirigente del pìddi che le spiegava, candidamente, che al suo partito sarebbe convenuta la sconfitta della Bonino nella tornata elettorale che la vedeva contrapposta alla Polverini, nelle elezioni regionali per il Lazio.

     Il gerarca del pìddi parla, sarebbe il caso di dire straparla, in vena di confidenze, con la giornalista, giustificando l'appoggio con il desiderio di dare una mano a Fini, perchè secondo questo von Clausewitz della politica, la vittoria della Polverini avrebbe rafforzato il predidente della Camera e lo avrebbe indotto a rompere con Berlusconi, creando così il terzo polo.

      A me sembra che le cose non siano andate come si aspettavano quelli del pìddi, addirittura, ed è paradossale, la Polverini litiga con Fini e si allea con Berlusconi. Accade che in Parlamento invece di perdere voti i seguaci di Silvio recuperano.

     Ma io ho un'altra spiegazione per la sconfitta della Bonino. La signora in questione, quando è stata commissaria europea ha dimostrato di essere  all'altezza del compito affidotole, ma ha anche evidenziato quello che per certi dirigenti pìddi è sicuramente un gravo difetto. Non avere nessuna voglia di fare pastette e inciuci. Se  a “questo grave difetto” aggiungiamo il fatto che la Bonino è radicale, abbiamo il perchè del probabile ostracismo di questa dirigenza “traditora”.

      I radicali denunciano la cosa e individuano in Fioroni “l'arguto” dirigente inciucista e a pensarci bene l'anima cattolica del pìddi sicuramente non gradiva una radicale  a Roma nella città che ospita il Vaticano. Il Fioroni smentisce il tutto ovviamente senza denunciare nessuno e anche il pìddi nega. Io invece qualche dubbio continuo ad averlo. Comunque se la storia fosse vera sta a dimostrare che quelli del pìddi non si smentiscono  mai. Come scrivevo in una poesia  in dialetto proprio di quei giorni e sugli stessi argomenti:

INCAPACI AR PUNTO CHE, VOLENNO PERDE, N'ARTRO PO' VINCEVENO

Commenti in itajano de bona grazie nun ce ponno sta' de prima acchitto, verranno dopo. Mo' so' troppo incazzato co' 'sto monno de' pupazzi pe pensà de parlà e scrive carmo e forbito.


Hanno sudato a freddo fino all'urtimo minuto 'de 'sta competizzione elettorale
pe la paura che je se stampava in fronte de corre er grosso rischio in Itaja e nella Capitale
de dà ar capo der governo Sirvio Berlusconi
'na sporta gonfia de sconfitte  e  preoccupazioni.
Pè la verità a toje le castagne dar foco a Berlusconi
non so' stati solo l'amichi nostri, veri fresconi,
ma puro l'alleanza sozzosetta che è nata da tant'anni tra er Cavaliere nero
e quelli che 'na vorta forse ereno cristiani, ma ora so' sortanto preti e clero.

E a proposito de 'st'alleanza indiavolata pe' tenè lontana 'a radicale Emma Bonino,
de fatto l'unica cristiana dentro a 'stò gioco brutto e malandrino,
accade  proprio a Roma 'n'evento  granne, quasi eccezionale.
Le armate de l'omo bianco proprio all'ombra de la Capitale,
co tutti li conventi, li preti e le monachelle in giro,
riescheno a perde chiaro e senza raggiro,
perchè li cattolici apostolici romani
ner momento der voto s'aricordano de votà i veri cristiani
e no chi predica bene e poi bazzica li malandrini.
Tutto questo co' li finti tontarelli der piddì
che fanno da palo, complici, ar silenzio sur fatto dei vari tiggì.

Riepiloganno.

Li amichetti nostri che nun volenno vince,
mai hanno chiesto alla Polverini  de spiegà e convince
come s'è comprata le case co' pochi quatrini.
E che fusse 'na questione mica tanto pellegrina
se capisce dar fatto che sarebbe potuta costà ar Piddielle e all'avversara
quarche bella percentuale de voti para, para.

E poi, come già detto, 'sti personaggi un po' farlocchi se sò aritrovati senza volello
a scongigge l'armate der papa a casa loro e proprio sur più bello,
cò la Binetti sempre acciliciata,
che grazie a Dio, come avversaria se semo aritrovata.
Co l'armate pretigne e manco un po' cristiane, dell'Udc e der Piddielle
che hanno preso certe pezze calle, calle.
So'  riusciti malgrado tutto a fa a Roma 'na cosa granne
e co' tutte 'e forze che c'hanno, mò 'a vonno nisconne.

1 aprile 2010
                                       paolosenzabandiere








                                             

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