21 dicembre 2011

A PROPOSITO DI QUANTO SUCCESSO A FIRENZE.

Dicembre (101)
Introduzione alla lettura
20/12/2011


     Questo che ripropongo è un vecchio post del 2010 sul fascismo e su Blocco Studentesco, movimento che fa riferimento a Casa Pound. È di questi giorni la notizia che un militante/simpatizzante di questo movimento ha ucciso, a Firenze, due uomini  di colore e poi si è suicidato. Non era un giovane, aveva 50 anni, ma tale evidentemente era rimasto dentro, non essendo mai cresciuto.....


A PROPOSITO DI QUANTO SUCCESSO A FIRENZE.

     Sbagliare senza conoscenza è umano ma ripetere l'errore avendo tutti gli elementi per comprendere è mostruoso. Come si possa inneggiare ad una ideologia della differenza, della diversità, della difesa ridicola delle proprie altrettanto ridicole “cosette” non riesco a comprederlo all'alba del terzo millennio.

     Non sono un buonista, né della prima né dell'ultima ora, e penso che i flussi migratori debbano essere governati, ma da qui ad uccidere coloro che hanno una pelle di diverso colore, o semplicemente parlano una lingua diversa, ce ne corre. È un modo di pensare animalesco che ha trovato fertile terreno in ideologie farneticanti che hanno praticato anche lo sterminio di massa e non mi riferisco solo alle ideologie di destra. Come ci si possa sentire uomini dopo aver praticato l'eliminazione scientifica del proprio avversario e dei suoi cari, figli compresi,  o anche solamente giustificato i movimenti che lo hanno fatto, mi risulta incomprensibile. Eppure, come allora, anche oggi vivono tra di noi questi mostri, che sanno dare (o solo giustificare) con “tranquillità”, con metodo, la morte a giovani vite e poi carezzare senza problemi i propri figli.

     Questi signori non riescono nemmeno a comprendere che, come la storia ci insegna, le incredibili violenze perpetrate ai danni di interi popoli, si rivoltano sempre contro chi quelle violenze ha praticato. Ma per loro è arduo comprendere che la distruzione nei fatti della Germania nel 1945 è frutto proprio di quella farneticante ideologia.

Di seguito il vecchio post:


Maggio 2010
“GIOVINEZZA AL POTERE”
Nella pagina dell'attualità     #     (31)


“GIOVINEZZA AL POTERE”?
Mettere questo post nella pagina della politica o in quella dell'attualità? Purtroppo la cosa non è importante. Dedico questo mio scritto ai ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina, di blocco studentesco. Oggi La Repubblica ha pubblicato decine di foto di magliette che questi ragazzi indossavano. Il messaggio che emerge leggendo queste scritte è un malinteso senso dell'onore e soprattutto un mistificante messaggio per cui la gioventù, la vita e la morte sono belle a prescindere. Lo dedico a voi ragazzi perchè altri giovani,  belli come il sole in quanto giovani come voi, illusi da una propaganda mistificatrice, si sono trovati in una storia più grande di loro e ne sono stati travolti..............................
Nella pagina dell'attualità     #     (31) 


“GIOVINEZZA” AL POTERE?

Chi non vorrebbe dei giovani a decidere, dei giovani a governare le sorti del proprio paese, a modificare un sistema politico ed economico che sembra fatto apposta per non garantire nulla alle nuove generazioni? Credo che quasi tutti siano d'accordo nel volere una ventata di aria nuova nell'asfittico panorama politico italiano.

Allora tutto bene?  Giovinezza al potere? Certo è un bello slogan, non c'è che dire e tra non molto, a maggio, i signori che lo hanno ideato faranno una manifestazione nazionale sul tema. Tutto a posto dunque? Non proprio.

Se questo mondo governato da molti vecchi e da pochi giovani, spesso vecchi dentro, non è un gran chè, il mondo a cui si richiama la “giovinezza” di Blocco Studentesco, peraltro con scarsissima fantasia, è lo stesso a cui parlava, forse sarebbe il caso di dire straparlava, il regime fascista, a questi signori sì caro. Qualcuno vuole ricordare a questi epigoni di “giovinezza giovinezza” come sono finite le illusioni della gioventù di allora?

Dopo anni in cui il regime, come in un'ignobile tragicomica commedia, incitava gli italiani tutti a prepararsi alla guerra “fottendo” per dare più braccia per le famose otto milioni di baionette e  dopo che nei sabati fascisti si scimmiottava la guerra con i moschetti di legno, arriva il redde rationem. Perchè mentre il regime di Pulecenella si preparava alla guerra con queste buffonate, il suo alleato tedesco, con mostruosa serietà teutonica, non solo non straparlava di guerra ma la preparava, purtroppo, con criminale determinazione.

Vogliamo dire cari dirigenti di Blocco Studentesco, anche ai vostri ragazzi, di come è finita la giovinezza e la gioventù italiana di allora? Vogliamo parlare delle centinaia di migliaia di ragazzi morti nei campi di concentramento, perchè colpevoli di essere solo di un'altra religione o di professare idee diverse? Vogliamo parlare dell'onore dell'esercito italiano, condotto dal maramaldo nostrano, che riesce a rimediare brutte figure anche con l'esercito francese in rotta?

Vogliamo parlare delle centinaia di migliaia di giovani morti per una patria che li aveva illusi, magari combattendo in Russia con le scarpe di cartone e d'inverno, per la gioia truffaldina dei  soliti italici profittatori di regime?  Di un paese provato dalla fame e dalla guerra civile? Vogliamo parlare delle vittime dei bombardamenti? Di un terzo delle abitazioni distrutte dai bombardamenti, appunto, o perchè fatte saltare nel corso della ritirata nazi-fascista?

Ma una domanda voglio fare a voi dirigenti, solo a voi dirigenti di Blocco Studentesco,  perchè sono convinto della buonafede di molti vostri ragazzi. Voi che nei vostri comportamenti, nelle vostre parole non perdete occasione di rimpiangere quel regime che questi disastri ha prodotto, ma veramente rimpiangete quella “giovinezza al potere”? Un regime che scatenando con altri una guerra mondiale portò, per le sue assurde brame di potere, milioni di giovani due metri sotto terra.
                                                                 

7 maggio 2010
                                                         paolosenzabandiere            


Nessun commento:

Posta un commento