12 dicembre 2011

EQUITALIA, GLI ANARCHICI, LE BOMBE E LE TASSE INGIUSTE. QUANDO UN PAESE INIQUO HA LA FISCALITA' CHE SI MERITA.

Dicembre (99)
Introduzione alla lettura
11/12/11
 
Neanche sotto tortura mi sentirete dire che le tasse sono sempre ingiuste e che per questo non bisogna pagarle. Al contrario sono un convinto assertore che le tasse sia un elemento fondamentale per qualsiasi civiltà. Meglio. Non esiste nessuna forma di civiltà in assenza di tasse e non esiste prosperità economica se queste non sono progressive, secondo il principio che chi più ha più contribuisce. Ma c'è un ma a tutto ciò e questo paese, la sua vergognosa classe politica tutta, lo ha da tempo superato con inaudita violenza e prevaricazione. Pagare tasse per un sistema che funziona e un piacere. Pagare tasse per un regime di avide Marie Antoniette tutte intente a depredare questo stato e i suoi cittadini onesti, non è la massima aspirazione per ogni contribuente. Pagare tasse per vedere la sanità pubblica vittima  delle voglie predatorie  delle varie lady L. o dei vari imperi economici della sanità privata sorti proprio perchè, con varie complicità, si è cercato in tutti i modi di non far funzionare la sanità pubblica non è proprio un bel vedere. Si deve continuare? Credo che quanto detto può bastare.  Alla base di questa vergognosa piramide di inefficienza per il pubblico e iper e vantaggiosa efficienza per le tasche di privati “spigliati”, c'è un sistema di riscossione crediti forte, prepotente con i deboli e quasi evanescente con i potenti.....

EQUITALIA, GLI ANARCHICI, LE BOMBE E LE TASSE INGIUSTE. QUANDO UN PAESE INIQUO HA LA FISCALITA' CHE SI MERITA.

     Premetto che chi non paga le tasse, soprattutto per somme cospicue dovrebbe andare in galera e pagare anche una multa salata, oltre al dovuto, allo stato a cui ha evaso. Questo per precisare che non ho alcuna simpatia per gli evasori. Debbo però dire che lo stato italiano non ha molta antipatia per i grandi evasori, visto che evadere le tasse è da decenni lo sport nazionale più praticato. Ma il nostro non è solo un fisco poco efficiente             ma anche classista. Vediamolo insieme. Non sempre colui che si dimentica di pagare qualcosa lo fa con la necessaria malafede che lo stato gli riconosce nei fatti. Avete mai pensato di fare un viaggio? A prendervi un anno sabbatico? A staccare la spina per 365 giorni? Pregustate già il viaggio tappa per tappa e non vi accorgete di essere seduti su una bomba ad orologeria che se non la vita vi potrà rovinare l'umore per molto tempo.

     Magari si è messo un moto un meccanismo perverso, che sò, una multa in arrivo, o delle tasse arretrate, magari per una situazione che neanche sapevate esistesse. Vi arriva l'accertamento a casa e se non ci siete incominciano i dolori. Le multe sono così salate, per chi paga in ritardo, da diventare dei multipli di quanto dovuto inizialmente. Ovviamente vengono messe in moto le cosidette ganasce fiscali, vi si blocca la macchina o vi si ipoteca la casa e se magari le raccomandate che arrivano continuano ad essere rispedite al mittente, perchè voi siete ancora in giro per il mondo, sono capperi vostri!

     Qualcuno potrebbe dire che comunque chi non è attento alle sue cose o peggio chi vuole fare il furbetto e non pagare le tasse deve essere esemplarmente punito, quando scoperto. Magari, fosse sempre così. Per chi evade grosse cifre, per chi esporta illegalmente capitali all'estero, magari dopo averli fatti con organizzazioni criminali, il fisco, che per i poveracci italici si è coniato il bel nome di Equitalia, si trasforma nel più hydiano iniquitalia, visto che i capitali scudati vengano trattati con i guanti bianchi ed estremo favore, pagando un ridicolo 5% e senza salatissime penali. Di tassarli con un più costituzionale 43%, magari senza multa non se ne parla proprio.

     Ma qualcuno potrebbe facilmente obiettare che non ci sarebbero stati capitali scudati con quelle aliquote. Vero, ma per una serie di fortuite coincidenze, con l'accordo fatto tra tedeschi, inglesi e la Svizzera, per la tassazioni secca dei capitali di quei paesi illegalmente detenuti nel paese di Guglielmo Tell, si dà anche all'Italia la possibilità di tassare, quasi sicuramente all'aliquota massima del 43, tutti i capitali lì presenti  in un determinato periodo. Si tratta di una cifra considerevole. Oltre  ai capitali anticostituzionalmente scudati al 5% è stato calcolato che nei quattro cantoni ci siano altri 100/150 miliardi di capitali italiani. Le cifre raccolte potrebbero avvicinarsi ai 100 miliardi di euro!!!!!

     E che cosa succede? Non il fisco sotto forma di Equitalia, che magari sarebbe contentissima di intervenire, ma addirittura il governo, meglio gli ultimi due governi, si rifiutano di recuperare al fisco queste cifre ingenti, accampando scuse incredibili. Concludendo. Abbiamo un sistema fiscale che nei confronti dei poveri cristi assomiglia a quello in vigore all'epoca dello sceriffo di Nottingham e purtroppo non c'è da stupirsi se qualche imbecille si crede Robin Hood.

                                                            paolosenzabandiere

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