7 novembre 2011

SIRVIO B. CON QUESTA OPPOSIZIONE CADRA' SEMPRE IN PIEDI.

Novembre (89)
Introduzione alla lettura
06/11/11

     Il nostro “chevalier” sembra arrivato alla fine dei suoi giorni e non mi riferisco alla sua età anagrafica, eppure dal suo punto di vista la situazione non è poi così drammatica, anzi. Certo non dimettendosi ora l'apertura dei mercati di lunedì può suscitare qualche timore anche se quando sta succedendo in Grecia può contribuire momentaneamente a rasserenare il clima. Resta il fatto di questa evidente, voluta lentezza nel prendere i provvedimenti economici per tranquillizzare i mercati, quasi a volerli esasperare. Perchè? La risposta è facile.....


SIRVIO B. CON QUESTA OPPOSIZIONE CADRA' SEMPRE IN PIEDI.

     Silvio è il “promettun” per antonomasia. Meno tasse per tutti e non solo per Totti, via l'ici, il ponte sullo stretto e tante altre belle promesse, che con lui sono rimaste sempre sulla carta, a parte le famose leggi ad personam, che addirittura sono state votate nei primi 100 giorni del suo governo e con la quale ha, per esempio, potuto risparmiare centinaia di milioni eliminando la tassa di successione. Oggi i mercati ci hanno preso di mira, non sempre a ragione, considerando che altri paesi, apparentemente messi meglio, in realtà hanno anche loro grossissimi problemi.

     Comunque, a torto o ragione, i mercati ci impongono degli interventi e il Promettun che fa? Fa il vago, s'inventa operazioni che poi nei giorni successivi saltano. Dice di intervenire sulle pensioni e il suo compagno di governo smentisce prontamente ogni intervento, pena la crisi. Si vede chiaramente che non hanno nessuna volontà di intervenire per salvare il paese per un preciso calcolo politico, a mio parere. Non vogliono essere i fautori di una manovra lacrime e sangue, come richiestoci. L'uomo che prometteva il ribasso delle tasse e che ha contribuito personalmente, e come appartenente alla sua classe sociale, all'insorgere della crisi, non ha nessuna intenzione di assumersi le sue responsabilità di governo.

     Ma non potrebbe sfuggirne se non arrivassero in suo soccorso i famosi “toglitoridicastagnedalfuocoadisposizionediSilvioB.” dell'opposizione. Loro sì che saranno disposti ad appoggiare un governo tecnico che faccia tutte le manovre possibili, che si metta bene in mostra come il partito delle tasse e dei sacrifici. Lo faranno con un governo che per la sua debolezza politica, non solo non risolverà una dei cancri di questo paese, il conflitto di interessi, visto che al suo interno ci saranno dei partiti e uomini che sono stati dei veri e propri yes men del cavaliere.

     Ma la storia sarà peggiore di quello che uno può immaginare. Il governo di Casini, Bersani e di Pietro, ma anche di Straquadanio  e company, il governo dei sacrifici, alla fine farà manovre vane. Da questa crisi da troppo debito non si uscirà mai stampando denaro e imponendo sacrifici enormi ai cittadini per cercare di salvare banche che comunque non potranno essere salvate. Per evitare il 1929 si stanno creando i presupposti per una crisi  ben più devastante. 1929/2009: dalla crisi delle banche alla crisi delle monete.

    Quando tutto questo sarà chiaro i Silvio, o i neo Silvisti, torneranno come i salvatori della patria e molti di coloro che oggi se ne stanno allontanando torneranno a lui per lottare contro i sacrifici dei comunisti che sanno solo aumentare le tasse (già li sento urlare) con il beneplacito giulivo dei tanti coglioni che non sapendo neanche perchè sono al mondo figuriamoci se riescono a comprendere di chi sono le responsabilità dell'insorgenza di questa crisi. Tutto questo non sarebbe possibile se gli imbecilli e i collusi dell'opposizione non sapessero fare bene l'unico lavoro in cui eccellono: fare sempre e comunque gli interessi di Silvio, portandogli sempre, come disse Guzzanti, “l'acqua co' le recchie”.

                                                                     paolosenzabandiere

    

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