26 luglio 2011

NAPOLITANO E LE EMERGENZE NON VISTE O SOTTACIUTE.

Luglio (65)
Introduzione alla lettura
23/07/11


    Art. 90 della Costituzione Italiana: Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.” Bene. Affermare che gli atti del presidente della Repubblica sono insindacabili non significa però che siano condivisibili e le ultime dichiarazioni del presidente della Repubblica sulla giustizia lasciano molto a desiderare.....



NAPOLITANO E LE EMERGENZE NON VISTE O SOTTACIUTE.

     Ogni persona ha le sue preoccupazioni e questo riguarda anche il presidente della Repubblica, e le emergenze ovviamente non sono per tutti eguali. Una delle cose che lo preoccupano sono i forti contrasti tra la classe politica e una parte della magistratura, anzi peggio, ritiene ci sia una parte minoritaria  di magistrati che vuole combattere una battaglia contro una parte della politica. Qualcuno a sentire queste parole si è diciamo risentito, si un poco risentito.  Non si può mettere sullo stesso piano il disonesto, anche se parlamentare e il magistrato che combatte la disonestà. Passa un giorno e il nostro presidente dice quasi l'esatto contrario parlando degli attacchi ingiustificati di politici contro i magistrati. Quasi un voler dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

     Personalmente credo che non si possa essere equidistanti tra chi lotta per riportare la legalità e chi invece si fa un punto d'onore il non rispettarla mai. Proprio per questo ritengo che il paese sia di fronte a delle emergenze che gran parte della classe politica fa finta di non vedere. Gente che usa il potere politico per i suoi fini personali. I tentativi spezzo rintuzzati ma soventi andati in porto di semplificare, addolcire, le complicazioni giudiziarie, le leggi, sempre a favore del soliti noti, sono o non sono di una gravità assoluta?

     Far entrare in parlamento una pletora di avvocati che abbia come scopo primario quello di escogitare leggi a favore di chi sai tu, è o no  un'emergenza per la democrazia? I tentativi di accorciare i processi o paradossalmente  allungarli con la possibilità per la difesa di ascoltare tutti i testimoni che si desidera sono o no un'emergenza per il paese visto che migliaia di processi per un motivo o l'altro non arriverebbero a sentenza?

     Il fare eleggere a colpo sicuro qualsiasi persona che abbia avuto a che fare con  questi signori e sia nel mirino dei magistrati, oltre ad essere un originale mezzo di impunità, è concepibile in un paese democratico?

     Vedere il proprio gruppo costretto in appello a pagare 560 milioni di € perchè si ritiene che il tentativo di corruzione dei giudici a favore della Fininvest sia stato fatto con la consapevolezza di chi ne era ai posti di comando, è un'emergenza di cui parlare o si è così garantisti da spettare ancora la Cassazione e poi chissà cosa?

      Vedere giudici che hanno una facilità estrema a farsi corrompere, che sono funzionali ad organizzazioni di potere come le varie P2, P3, P4, ecc., sono o non sono un problema per la democrazia?

     Credo che queste e non altre siano le vere emergenze che il paese dovrebbe affrontare sul tema della giustizia.


                                                              paolosenzabandiere

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