27 luglio 2011

IL DOPPIO ATTENTATO IN NORVEGIA. TERRORISTA IN NOME DI DIO.

Luglio (66)
Introduzione alla lettura
25/07/11


    Non ne sentivo di certo il bisogno, ma questa è una conferma. La prova che la religione, le religioni possono essere qualcosa di estremamente pericoloso per il pensiero degli uomini, per le loro stesse  vite. Si parte dal non sopportare colui che la pensa in maniera diversa da te, che crede in un Dio diverso, e poi si arriva a giustificare qualsiasi cosa per combattere in nome della tua divinità. Ovviamente poche esaltati portano fino all'estreme conseguenze la loro lotta contro tutto e tutti ma stupirsi di ciò che è accaduto, affermare che la religione, le religioni sono sempre cosa diversa da questa violenza brutale, è semplicemente forzare la realtà, nasconderla.....



IL DOPPIO ATTENTATO IN NORVEGIA. TERRORISTA IN NOME DI DIO.

     Quando vai a catechismo ti raccontano tra le cose belle che possono essere rappresentate dalla religione (per esempio: gli uomini sono tutti eguali) anche di un Dio  vendicativo, che risolve i problemi che gli si pongono davanti con inaudita e inutile violenza.  Spiegare che per risolvere i problemi degli Ebrei in Egitto questa divinità non ha avuto meglio da fare che sgozzare tutti  i primogeniti degli egiziani o che per risolvere il problema della sodomia uccise tutti gli abitanti di Sodoma, bambini compresi non ne esalta certo le qualità di essere infinitamente buono. Al contrario lo si dipinge come un Dio maldestro e appunto violento. Può sembrare paradossale ma è come se la religione offendesse, mettesse in dubbio con le sue storie, l'intelligenza dell'unico Dio possibile degli uomini.

      Orbene è possibile che di fronte a questo doppio e contraddittorio  messaggio d'amore e d'odio senza limiti, qualcuno purtroppo si senta attratto dalla violenza. Fenomeno riconducibile a pochi pazzi esaltati che abbiano una visione del mondo in bianco nero? Noi assediati, i buoni, gli altri, tutti gli altri, i nemici da combattere con ogni mezzo. Quando ti accorgi che anche persone preposte a importanti incarichi scientifici usano un linguaggio che fa orrore perchè poi stupirsi che per alcuni la religione sia solo violenza contro gli altri? Mi riferisco a quanto detto qualche tempo fa dal vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, tale de Mattei

      Su Radio Maria  affermò che il terremoto in Giappone rientrava nel disegno divino e “.....che le catastrofi naturali sono i giusti castighi di Dio alla colpa del peccato originale a cui si aggiungono le nostre colpe personali e collettive....”. Allora mi chiedo come ci si può stupire che un fondamentalista religioso porti fino all'estreme conseguenze, fino alla preparazione/esecuzione di una strage in nome del suo Dio, la sua “personale visione del mondo”, e non comprendere che fa parte delle stesso mondo fanatico di chi  giustifica cataclismi con migliaia e migliaia di morti come atti voluti da Dio. Farneticazioni, è ovvio,  che portano validi argomenti  alle tesi di chi non crede.

                                                              paolosenzabandiere


1 commento:

  1. http://www.corrispondenzaromana.it/2011/08/01/editoriale-chi-e-veramente-il-terrorista-norvegese/

    Per onestà intellettuale, potrebbe riportare l'articolo e vedere se le teorie enunciate in questo post sulla figura di De Mattei, corrispondono al vero.

    Saluti
    vittobonomelli@libero.it

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