9 luglio 2011

LA MANOVRA ECONOMICA. IN ATTESA DI DRAGHI' DRAGO' E DI.....QUALCOS' ALTRO.

Luglio (61)
Introduzione alla lettura
7/07/11


     Come è strana la finanza, a volte. Meglio, come spesso sanno di manovra i movimenti finanziari. Accade che un'agenzia di rating annuncia che metterà sotto osservazione il debito pubblico italiano e la borsa perde oltre il 2%. Poi viene fuori la incredibile manovrina che invece che tranquillizzare i mercati li dovrebbe eccitare visto che tale finanziaria è fatta di quasi nulla oggi e tanto, ma soprattutto  troppo tardi domani, e i mercati prendono in due giorni poco piu 4%. Tutto risolto?.....

LA MANOVRA ECONOMICA IN ATTESA DI DRAGHI' DRAGO' E DI.....QUALCOS'ALTRO.

     Certo che Soros è un grande maleducato. Dopo tutti i favori che gli sono stati fatti mai un pensiero, un ringraziamento, un regalino a chi gli facilita la vita e la speculazione. Vi ricordate l'inutile difesa della lira, ai tempi del governo Ciampi, che ci è costata 35.000 miliardi di vecchie lire e ha permesso al nostro eroe di fare un'enorme speculazione al ribasso contro lira e sterlina portandosi a casa mille miliarducci tondi, tondi? Oggi siamo alle solite. Dopo aver fatto finta di nulla per qualche giorno, anzi di più, dopo aver fatto una finta festa, i mercati cominciano a menar fendenti alla borsa degli italioti e ai suoi titoli di stato, con botte di meno due, e poi meno due, e ancora meno tre e rotti per cento, facendo di Milano di gran lunga la peggiore  piazza europea.

     I rendimenti con i bund tedeschi sono arrivati ad un differenziale di 245 punti e queste anime candide, che tra loro si danno del cretino, sono così furbetti da fare una manovra finanziaria i cui effetti ci saranno tra due tre anni e poi, per far vedere che sono seri e pensano solo al bene paese, la infarciscono con provvedimenti che guarda un caso vanno sempre a favore del Presidente del Consiglio di turno. Uno a caso.....

     Eppure qualcosa mi dice che siamo di fronte a un malessere fortissimo, ma non ancora di fronte al redde rationem, che questa crisi proseguirà tra alti (pochi) e bassi (molti) almeno fino all'insediamento a capo della Bce del signor Draghi. Sarà eventualmente colpa sua, di un italien, se ci sarà una vera e propria crisi dell'euro. Vedere i due post precedenti sull'argomento: I regali di Sarkozy. Silvio, Draghi e la divisa da federale  e Silviò e Dragò Draghì finalmente ci sono riusciti. Speriamo di sbagliarci, ma ne dubito.

                                                                 paolosenzabandiere

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