1 luglio 2011

CORTE SUPREMA USA. QUANDO LO SCERIFFO UBBIDISCE AL RANCHERO.

Giugno (58)
Introduzione alla lettura
30/06/11


     Per un italiano potrebbe essere un motivo di soddisfazione, di magra soddisfazione, sapere che anche uno dei paesi più liberi al mondo ha giudici che neanche nel paese più antidemocratico..... Ma il mal comune mezzo gaudio non è mai stato il mio modo di pensare e la sentenza dei giudici cow boy della Corte Suprema Usa  mi ha quasi fatto perdere la lucidità tanto sono indignato contro coloro che l'hanno emessa. Una rabbia come neanche il miglior Lù, il padrun de quasi tutto, sa scatenare.....


CORTE SUPREMA USA. QUANDO LO SCERIFFO UBBIDISCE AL RANCHERO.

     La legge, ogni codice, serve per dare ordine alla complessità di rapporti in qualsiasi comunità, e per proteggere la stessa organizzazione sociale da comportamenti criminali. La Corte Suprema Usa, nel solco di “tradizioni ignobili” provenienti dall' epopea assassina del  Far West (lo sterminio quasi completo degli indiani d'America), ha deciso di assogettarsi, come giudici o sceriffi compiacenti, agli attuali rancheros, ai padroni della vallata, contro gli interessi dei suoi cittadini, a danno soprattutto delle nuove generazioni.

    I fatti. Lo stato della California, governatore Schwarzenegger, su pressione delle associazioni dei genitori vota una legge che vieta la vendita di  videogiochi violenti ai minori, comminando una multa salata per chi lo fa. La legge viene impugnata da rancheros prepotenti delle varie società di entertainment e arriva la sentenza dei 9 giudici della Corte Suprema. Sette di loro sostengono che la legge in questione va a ledere il Primo emendamento della Costituzione sulla libertà d'espressione. Come se educare ad uccidere per banalità, per gioco,  fosse un diritto inviolabile.

     Non solo. Siccome lor signori sono “ispirati” dal loro bieco conservatorismo pensano bene di motivare il loro operare con pretestuose e ridicole argomentazioni. La violenza di questi giochi non è diversa dalle fiabe dei fratelli Grimm, dagli orchi, dai lupi cattivi della loro/nostra gioventù. Un piccolo particolare. Non so quale effetto abbiano avuto nelle loro testoline, a giudicare dai loro ragionamenti direi devastanti, le favole loro raccontate tanti anni fà, ma tra le favole e questi video giochi c'è una differenza fondamentale. Le favole con l'orco e il lupo cattivo, in un bambino normale, avevano, hanno  una funzione educativa. Esiste il male, il cattivo, ma poi è sempre il bene a trionfare.

     Il video gioco al contrario uccide, squarta, solo per il gusto della violenza per la violenza, e l'unico messaggio che ti manda è che tutto è possibile. È nel campo di queste possibilità ci sta anche  l'invincibile minorenne che, dopo aver giocato per ore a questi giochi criminali, risolva i suoi problemi con gli altri con la stessa violenza praticata, esaltata nei video giochi. I Cto di vari ospedali sono pieni di ragazzi che hanno inteso la guida di un mezzo come un videogioco dove anche nel peggiore dei casi puoi sempre ripartire incolume. La vita si incarica di insegnare loro quanto è diversa la realtà da un video gioco. Ma la vita insegna qualcosa ai giudici di una Corte Suprema?

     Tre brevi riflessioni. Se fossi nei panni di questi giudici non dormirei la notte. La mia coscienza me lo proibirebbe. Essere complici, per un malinteso senso di libertà, di giochi violenti che possono produrre comportamenti altrettanto violenti in chi li pratica. Di grazia “vostri onori” se qualche giovane in vena di emulare i video giochi commette un omicidio è giusto per voi condannarlo come l'unico responsabile delle sue azioni, vero? E la pena di morte è una cosa sacrosanta? Chissà come vi sentirete onnipotenti. Avere nelle vostre mani la vita delle giovani generazioni. Dalla culla dell'educazione alla violenza alla bara della giustizia, se poi quella violenza la pratichi.

     Seconda riflessione. Mi sembra di vedervi. Quando volte nelle vostra ridicola ma non per questo meno scalfibile visione della vita addossate ai genitori tutte le colpe di questo mondo per come educano i loro figli. Questa vostra decisione è un modo di aiutarli?

     Terza riflessione. Molti di voi sono ultra conservatori, credono in dei improbabili, rifiutano il Darwinismo. È per questo che rifiutate la pornografia. Quella è una cosa da proibire perchè le vostre ridicole religioni lo vietano mentre educare i vostri figli, i vostri nipoti alla violenza è possibile. Personalmente penso che una bella “sega” non abbia fatto mai tanti danni. E sarebbe stata grandiosa se i vostri genitori  l'avessero praticata nove mesi prima della vostra nascita.

                                                      paolosenzabandiere

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