13 gennaio 2009

Alitalia. Tra sogno, “miracoli” e colpi di fortuna.


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Introduzione alla lettura
13/01/2009


È notte fonda, non ho sonno. Il silenzio intorno a me ingigantisce le parole del giornalista televisivo che sta conducendo il telegiornale. Alle ore 2,30 in punto parte un servizio. “Il tribunale di primo grado è uscito dalla sua camera di consiglio, dopo un’interminabile riunione durata due giorni ed ha condannato in solido l’ex presidente del consiglio, l’ex capo dell’opposizione e attuale capo del Governo e, in concorso con loro, alcune dirigenti sindacali per il disastro economico della nostra compagnia di bandiera che ha prodotto un danno per l’ erario di svariati miliardi.

 

Alitalia. Tra sogno, “miracoli” e colpi di fortuna.


In pratica il tribunale ha sposato in pieno la richiesta dei magistrati economici e i signori di cui sopra saranno chiamati a concorrere in solido al pagamento, fino alla completa soddisfazione dell’erario, del danno economico subito dallo Stato. Le argomentazioni che portano a questa condanna sono differenti. Al capo del vecchio governo si imputa la responsabilità di non aver portato avanti, e chiuso, la trattativa con Air Gallia (Air Gallia? Ma non era……., bah!) come era suo dovere. I giudici si permettono anche una reprimenda politica, verso il signore in questione, affermando apertamente che l’affare non è stato chiuso per la paura che l’eventuale conclusione dell’accordo poteva contribuire a una loro sconfitta elettorale. L’attuale capo del governo viene condannato per aver usato in maniera strumentale la polemica contro i Galli di Air Gallia, per fini esclusivamente politici, contro gli avversari, per mero interesse elettorale. La strumentalità dell’operato dell’attuale capo del Governo e di alcuni dirigenti sindacali viene evidenziata sottolineando che l’accordo impossibile con Air Gallia (bah!) per questi signori solo 6 mesi fa, diventa invece possibilissimo oggi, a condizioni meno onerose per la società gallica, e onerosissime invece per il nostro erario”.
Una folla incredibile, stretta in spazi così angusti, scoppia in un fragoroso applauso ed anche io mi ritrovo a gioire della sentenza. Il giudice infastidito da questo tifo da stadio, intima il silenzio e minaccia di far sgomberare l’aula come tutti i presidenti di tribunale in qualsiasi parte del mondo. Poi prosegue “…………….e pertanto condanna gli imputati in nome del popolo di Civil sul pianeta di …”
Ma che caz….., che significa Air GALLIA, Civil, il pianet….Una sveglia, quella maledetta sveglia mi riporta alla realtà. Era tutto un sogno. I magistrati economici che fanno pagare i politici per comportamenti così dannosi per lo Stato, sciocchezze, solo sogni. Certo che non poteva essere vero. Che stupido che sono stato! Ma che grande sogno! Bentornato in Italia e all’incubo quotidiano. Un po’ di ginnastica, la colazione e poi dal giornalaio.
Almeno lì si ride o meglio si sorride. Vi ricordate la Lega che della lotta ai romani dell’Air France ( non è un refuso, per certi signori chi fa accordi con Roma diventa automaticamente un Romaladrona, ovviamente unica eccezione la Lega e i suoi temporanei alleati) vi ricordate dicevo? Di questa battaglia aveva fatto un vessillo elettorale. Ora avere sui giornali e con clamore la certificazione della propria sconfitta poteva essere una cosa indigesta per i propri elettori e allora voilà il miracolo la botta di fortuna. In prima pagina non la sconfitta subita per colpa dei romani di Air France ma le tasse sui permessi agli stranieri e quello che è proprio ridicolo una fideiussione di 10.000 € per chi, non italiano volesse aprire un’attività economica. Una cosa che non ha possibilità di passare ma che appunto serve. Quando si dice il caso vero? Ovviamente questo succede quando si considera chi ti vota un cretino da prendere in giro quanto ti pare.
Qualcuno può spiegare all’eroica partita Iva nordica che le tasse gli aumenteranno di un par di cento e più euro a famiglia, oltre al rincaro dei biglietti aerei per una concorrenza imbavagliata? Altro che diminuzione! Continuo a sfogliare il giornale di sabato e subito il mio cuore impazzisce. Ma che succede, siamo ancora nel sogno? Il titolo sotto gli occhi è molto chiaro: “ Lunedì la corte dei Conti chiederà la condanna di tutti gli imputati che hanno provocato (non posso crederci) un’enorme lesione all’erario ed al mondo ……..sportivo”. Fine al tentativo di ripristinare un sogno. Semplicemente la Corte dei Conti, la nostra Corte dei Conti chiede 120 milioni di euro agli arbitri coinvolti in calciopoli. Meglio di niente vero?
Ma questa cosa ha comunque dei risvolti positivi. Da oggi i Francesi credono di più ai miracoli “des italiens” visto che per entrare nella stessa società dove pochi mesi fa erano stati bloccati, in nome dell’italianità, saranno costretti a spendere 300 milioni di euro e non 1500 milioni. Il colmo della punizione per loro è non dovere pagare neanche un euro del debito Alitalia (un altro miliardo e rotti di euro). Inoltre, ai regali non c’è mai fine invece di sobbarcarsi 2000 esuberi si troveranno settemila persone in cassa integrazione, senza pagare un euro, e fino a un periodo massimo di otto anni. Si per loro decisamente un miracolo all’italiana.
Un’ultima cosa che vale più di mille parole, “ce matin”, siamo arrivati a martedì 13 gennaio, il giornale parigino les Ecos ha fatto un titolo di due parole che riassume splendidamente il senso della vicenda: Merci Silviò (l’accento l’ho messo io). Titolo sintetico e graffiante come pochi ma c’è una cosa da aggiungere, aussi: Merci Romanò.
Per finire questa notte andrò a letto presto, dopo aver guardato il cielo sopra di me. Chissà dov’è Civil ed il suo pianeta. Alcuni dicono che i sogni ritornano, altri che si avverano. Non so, comunque buon sogno a tutti.
13 gennaio 2009
Paolo s.b.



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