Maggio (41)
Introduzione alla lettura
20/05/11
Questa tornata elettorale non ha prodotto vincitori certi al cento per cento. Per questo bisognerà aspettare il secondo turno, anche se quanto accaduto sembra tanto una “cronaca di una sconfitta annunciata”, ma uno sconfitto lo ha già certificato, è il nostro Lù, il padrun de quasi tut.....
BOCASSINI – SILVIO = 3 SCHIAFFONI A ZERO.
Ve lo ricordate Lù e la sua litania buona per la piccola claque di prezzolati, plaudenti appunto, di fronte al Palazzo di Giustizia, sul cancro per la democrazia rappresentato dai giudici comunisti?
Ve la ricordate la sua spocchiosa sicumera che questi suoi interventi nei suoi processi gli avevano fatto recuperare almeno 5 punti percentuali e anzi, di più, che avrebbe vinto al primo turno? E che le lezioni sarebbero stato un referendum a suo favore e contro i giudici? E che avrebbe preso più di 53.000 preferenze?
Ve lo ricordate quando paragonava i giudici ai terroristi e quanto con la Santanchè difendeva a spada tratta il Lassini dei manifesti di “via le B.R. dalla procura”?
Ve la ricordate la signora di cui sopra definire la Bocassini un cancro per la democrazia?
Ve lo ricordate di quando giustificava la Moratti dopo quel vero e proprio attacco proditorio della signora al suo avversario politico, nell'ormai famoso dibattito televisivo su Sky, scordandosi che nel suo partito, di ex estremisti di destra e di sinistra ce n'erano e ce ne sono a iosa, e qualcuno di quelli di destra non è nemmeno un ex?
Ve lo ricordate di quando diceva che i suoi avversari politici puzzano, ovviamente perchè non si lavano, e la Santanchè a pontificare, come santa prezzemola televisiva: “Vede Casini io Lei la so pulito e profumato ma gli altri.....”?
Ve lo ricordate il Lassini alla festa per lo scudetto del Milan, assiso su uno dei pullman scoperti, messo lì chissà da chi, per dargli un'ulteriore visibilità, per fargli vincere senza sforzo le elezioni?
Sappiamo tutti come è andata. Tutti questi signori, compresi i loro giornali, le loro televisioni, anche quelle pubbliche che in un paese democratico non avrebbero neanche potuto avvicinare e dove invece comandano con un strapotere incredibile, hanno cercato come una divisione di panzer di fare terra bruciata, di non fare prigionieri tra i loro avversari e invece…..
Silvio il grande ha preso quasi la metà delle preferenze che auspicava per sè. Lassini il favorito di Silvio e della Santanchè costretto, dai pochi voti conquistati, a tornare il signor nessuno che era solo un mese fa. Il referendum sui giudici perso alla grande, a tutto favore dei terroristi delle procure e dei cancri togati della democrazia. Silvio che non parla più da giorni, ore, minuti, che rimurgina sui tradimenti dei leghisti e, cosa per lui insopportabile, sui milanisti che lo hanno in gran parte accoltellato alle spalle, nel chiuso della cabina elettorale.
Ma quella di cui si sono perse le tracce è la signora Santanchè, santa del prezzemolo televisivo. Ogni Stivaliano immagina il dramma che sta attraversando la testa e il cuore di questa dama di altri tempi, nata politicamente tanti interventi fa (chirurgici ovviamente). Si teme per la sua salute visto che il silenzio della sua mitologica bocca ciarlante non può durare che pochi attimi, pena una devastante crisi che la porti dal parlare troppo (a vanvera), al silenzio e al pensare, cosa che per lei può essere,questo sì, devastante.
Si stanno organizzando manifestazioni delle opposizioni nel paese di Stivalia al grido: “Aridatecela!”. Santa (der prezzemolo) subito! Torna da Santoro!
paolosenzabandiere
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